Capitolo 26

5 2 0
                                    

La cena era stata organizzata in un ristorante elegante, scelto con cura da Jace, che conosceva i posti migliori in città. Il locale, con luci soffuse e un'atmosfera raffinata, sembrava essere l'ambiente perfetto per impressionare. Il gruppo di amici di Claire si era riunito attorno a un tavolo rotondo, sistemato in un angolo appartato del ristorante, con il chiacchiericcio allegro che riempiva la sala.

"Questo posto è pazzesco," esclamò Taylor, guardandosi attorno con occhi brillanti. "Sembra che tu abbia davvero un bel gusto, Jace."

"Beh, quando si tratta di cibo... devo dire che mi piace fare le cose per bene," rispose Jace con un sorriso sicuro. Si appoggiò alla schiena della sedia, osservando il gruppo con uno sguardo tranquillo.

Becca, sempre pronta a farsi notare, non poté fare a meno di lanciargli un'occhiata più lunga. "Hai davvero una buona idea di cosa piace alla gente, Jace. La cena è stupenda," disse, sorseggiando il suo bicchiere di vino rosso.

Kyle, che sembrava un po' più distaccato, si appoggiò alla sedia e guardò il suo piatto. "Sì, ma è un po'... troppo raffinato per i miei gusti," disse, schivando la sua tazza di vino. "Preferisco qualcosa di più semplice, qualcosa che sa di casa, sai?"

Jace lo guardò senza scomporsi. "Capisco, Kyle," disse con calma. "Ma qualche volta è bello uscire dalla zona di comfort, giusto?"

Claire, seduta accanto a lui, sorrise e alzò il bicchiere. "A volte bisogna concedersi il lusso," disse, alzando lo sguardo su Kyle. "E oggi abbiamo deciso di farlo."

"E quanto a me," aggiunse Trevor, ridendo mentre alzava il bicchiere di vino. "Sono totalmente a favore di questo tipo di lussi."

Il gruppo rise, ma Kyle non sembrava del tutto convinto. Il suo atteggiamento era più distante, un po' scontroso, come se fosse infastidito dal tipo di ambiente.

"Ehi, ma non è che siamo tutti qui per il cibo, ragazzi," disse Becca, osservando Claire e Jace. "Perché non ci organizziamo una festa sabato? Ho sentito che tua madre e Jack sono fuori città, Claire. Sarebbe il momento perfetto."

La proposta sollevò immediatamente l'interesse di Taylor. "Una festa? Sarebbe fantastico!" aggiunse, sorridendo con entusiasmo. "La casa sarà nostra, vero?"

"Beh, non vedo perché non dovremmo," rispose Claire con un sorriso divertito, lanciando un'occhiata a Jace.
Jace, sorridendo in modo rilassato, annuì.
"Mi piace l'idea."

La conversazione continuò mentre il cameriere serviva i piatti. Alla fine, la festa venne fissata per il sabato successivo, con tutti che concordavano sul fatto che sarebbe stato un evento da non perdere.
"Perfetto," disse Claire, con un sorriso malizioso. "Sarà una serata interessante."

Claire una volta tornata a casa entrò in salotto, dove Alex stava rilassato sul divano, e con un sorriso deciso gli parlò. "Sabato organizzo una festa a casa. A tema bikini, visto che abbiamo la piscina e i nostri genitori non ci sono."

Alex non alzò lo sguardo da quello che stava facendo, ma la sua voce tradiva un leggero tono di fastidio. "E io dovrei preoccuparmi di questo perché...?"

Claire lo guardò con aria provocante. "Non preoccuparti, non ti sto chiedendo il permesso. Volevo solo avvisarti, visto che non voglio che ti prenda di sorpresa quando troverai metà università qui."

Alex, ancora impassibile, scrollò le spalle. "Fai quello che vuoi. Non è affar mio."

Claire gli lanciò uno sguardo curioso, ma poi decise di non insistere. "Bene. Allora ci vediamo sabato."

Senza aspettare una risposta, si girò e si allontanò, sentendo la solita tensione tra di loro, ma ormai abituata a ignorarla. In questi giorni, qualcosa in Alex era cambiato. Tornati a casa, aveva mantenuto le distanze da Claire, come se un confine invisibile fosse stato tracciato tra loro. Non le parlava quasi mai, e quando lo faceva, le sue parole erano asciutte, prive di quel tono pungente che lo aveva sempre contraddistinto.

Claire, inizialmente, non gli aveva dato troppo peso. Era sollevata, in un certo senso: Alex che si allontanava significava meno tensione, meno momenti carichi di quell'energia che non sapeva come gestire. Ma col passare dei giorni, il suo silenzio cominciò a pesarle.
Lui, invece, sembrava sempre impegnato, trovando mille modi per non incrociarla: partite di basket con Kyle e Steven, ore chiuso in palestra, serate fuori fino a tardi. Anche in casa, si confinava nella sua stanza, lasciando che il vuoto tra loro diventasse sempre più evidente.
Gemma, come al solito, non notava nulla. Era troppo presa dall'organizzazione di cene e eventi. Eppure, Claire percepiva che qualcosa ribolliva sotto la superficie. Alex non era il tipo da lasciar correre, e il modo in cui evitava anche solo di guardarla quando si trovavano nella stessa stanza parlava più di mille parole.

La distanza tra loro diventava insopportabile. Ogni volta che Claire si avvicinava, Alex si ritraeva, mantenendo un controllo glaciale su se stesso. Era evidente che stava lottando contro qualcosa, ma Claire non riusciva a capire cosa fosse .

Il giorno della festa era finalmente arrivato. Claire era davanti allo specchio nella sua stanza, sistemando i capelli biondi con cura. Indossava un costume intero rosso con un mini perizoma che metteva in risalto la sua figura, facendola sentire come sempre: potente, sicura di sé, e pronta a dominare la serata. La festa in piscina era tutta sua, e l'idea di essere al centro dell'attenzione le strappò un sorriso soddisfatto.

Nella stanza accanto, Becca e Taylor si preparavano insieme. Becca aveva scelto un bikini nero semplice, elegante, ma ogni tanto si rigirava davanti allo specchio con aria insicura, tirandosi su le spalline o cercando di sistemare il pezzo di sotto. Taylor, al contrario, era in pieno stile esuberante: un bikini coloratissimo che sembrava gridare "guardatemi!" anche da lontano.

Claire entrò nella stanza. "Becca, se ti tocchi ancora quel bikini lo farai a pezzi con le mani. È perfetto, smettila di agitarti."

Becca sbuffò, incrociando le braccia. "Non è quello. È solo che... Trevor e io abbiamo rotto. E... insomma, mi ha tradita di nuovo, ma ragazze questa volta mi sono fatta forza è l'ho lasciato. Abbiamo chiuso."

Taylor spalancò gli occhi mentre si girava verso di lei. "Becca sono davvero fiera di te. Chi sarebbe la ragazza in questione?"

Becca alzò le spalle, abbassando lo sguardo. "Con una tipa che lavora al bar dove va sempre. Credo si chiami Lisa."

Claire rise sarcastica. "Lisa? Quella con i capelli decolorati male e il rossetto sbavato? Be', complimenti a lui per il downgrade."

Taylor annuì con una risata. "Sì, letteralmente, Becca. Hai scampato un enorme cliché con quella storia del farsi tradire con la barista. Onestamente, non dovresti nemmeno pensarci."

Becca scrollò le spalle, lanciando un'occhiata malinconica allo specchio. "Non lo so. Mi sento comunque stupida."

Claire le si avvicinò, mettendole una mano sulla spalla. "Tesoro , lascia perdere Lisa. Guarda dove sei: una festa fantastica, circondata dalle tue migliori amiche. Lei? Starà di sicuro impegnata a infilarsi nei drammi degli altri. Non siete nemmeno sullo stesso livello."
"Veramente," aggiunse Taylor, "Trevor ti ha fatto un favore. Ora puoi flirtare senza sensi di colpa."

"Beh, Claire," rispose Taylor con un sorrisetto, "e tu, invece? Jace non sembra proprio una tua scelta casuale."

Claire alzò un sopracciglio, guardando Taylor dallo specchio. "Jace è perfetto. Educato, ricco, interessante... il pacchetto completo. E non faccio scelte casuali, Taylor."

"Interessante? Cioè, fa beneficenza e colleziona arte moderna," ribatté Taylor ridendo. "Non esattamente il tipo da cui ti aspetti scintille."

"Le scintille me le faccio bastare," replicò Claire con un sorrisetto enigmatico.

Becca sospirò. "Vorrei avere il vostro coraggio, davvero. Sembra tutto così facile per voi."

Claire si girò verso di lei. "Tesoro, la fiducia si finge finché non diventa reale. Ora finisci di sistemarti, abbiamo una festa da dominare."

Le tre ragazze scoppiarono a ridere, pronte per scatenarsi. La musica era già iniziata, e la piscina illuminata sembrava una promessa di caos e divertimento. Claire uscì per prima, accolta dagli sguardi di approvazione di tutti i presenti, mentre Becca e Taylor la seguivano, pronte a divertirsi e a mettere da parte i problemi, almeno per una notte.

Ossessione proibitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora