La sera della cena organizzata da Jace, il gruppo di Claire si ritrovò davanti all'ingresso del suo attico, un edificio moderno in pieno centro città. L'aria era frizzante, e l'attesa era palpabile. Taylor, impeccabile come sempre in un vestito rosso aderente, si lisciava i capelli con gesti studiati, mentre Becca si mordeva nervosamente il labbro, stringendo il braccio di Trevor. Alex, con la sua solita espressione impassibile, guardava l'intero gruppo con un'aria distante, ma non perdeva di vista Claire, che sembrava stranamente rilassata.«Quindi, il famoso Jace,» disse Steven con un sorriso ironico. «Scommetto che è il tipo che offre champagne e tartine al caviale. Non male, Claire.»
«Steven, almeno stasera prova a comportarti bene,» replicò Claire con un tono tagliente, mentre suonava il campanello.
La porta si aprì quasi immediatamente, rivelando Jace in una camicia in seta nera e pantaloni eleganti. Aveva un'aria disinvolta ma impeccabile, e il sorriso caloroso che rivolse al gruppo sembrava sincero. «Benvenuti, ragazzi. Accomodatevi. Spero abbiate fame.»
Mentre entravano, l'attico li lasciò senza parole. Ampie vetrate offrivano una vista mozzafiato sulla città illuminata, mentre l'arredamento minimalista e di lusso parlava di uno stile di vita a cui erano abituati, ma che comunque riusciva a impressionarli.
Taylor fu la prima a rompere il silenzio, con un sorrisetto compiaciuto. «Non male, Jace. Complimenti per il gusto. Chi ha scelto il divano? Tu o un designer?»
Jace rise, accennando alla cucina. «Lo ammetto, non sono io l'artista. Però ho scelto il vino. Fatemi sapere se ho azzeccato.»
«Oh, fantastico,» mormorò Becca sottovoce, cercando di nascondere il suo disagio dietro un sorriso.
Kyle si lasciò cadere su uno dei divani, totalmente a suo agio. «Se il vino è buono quanto il panorama, direi che siamo in una serata promettente.»
Jace servì il vino con movimenti sicuri, scambiando un'occhiata con Claire. «Sono contento di incontrarvi finalmente. Claire non fa altro che parlare di voi.»
Steven alzò lo sguardo dal bicchiere che stava studiando. «Beh, siamo contenti anche noi di conoscere un nuovo amico di Claire, soprattutto se ci offre questo vino.»
Taylor rise, sorseggiando il vino. «Siamo un gruppo disfunzionale, più che altro.»
Jace si appoggiò al bancone della cucina, guardando Alex. «Noi abbiamo già avuto il piacere. Vedo che sei sempre silenzioso.»
Alex lo fissò per un attimo, poi inclinò la testa con un sorriso forzato. «Sono il tipo che valuta le persone prima di parlare. E tu?»
La tensione nell'aria era palpabile, ma Claire intervenne prima che la conversazione prendesse una piega sbagliata. «Ok, ragazzi, basta con i giochi di potere. Siamo qui per divertirci.»
Steven alzò il bicchiere. «A Claire e al suo nuovo amico! Che ci ha portati tutti qui e ci sta facendo bere del buon vino.»
La cena si svolse tra battute e scambi di frecciatine. Jace si dimostrò un padrone di casa impeccabile, gestendo le conversazioni con un equilibrio perfetto tra cordialità e sicurezza. Nonostante questo, era chiaro che non tutti si sentivano a proprio agio.
Becca, in particolare, sembrava inquieta, lanciando occhiatacce a Trevor ogni volta che lui si metteva a scherzare con Taylor. Quando Trevor fece un commento su quanto fosse brava Taylor a mantenere la conversazione, Becca non riuscì più a trattenersi.
«Ovviamente era impossibile che almeno per stasera ti degnassi di guardarmi» disse con un sorriso tirato.
Trevor rise, ma la sua espressione tradì un momento di disagio. «Dai, Becca, non fare così. Stasera ci divertiamo, no?»
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Ossessione proibita
RomanceLe dita di Alex scivolarono lungo il braccio di Claire, lente, calcolate, quasi a voler marcare ogni centimetro della sua pelle. Era immobile, bloccata tra il muro freddo alle sue spalle e la sua presenza opprimente, calda e soffocante. "Perché cont...