Capitolo 31

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Il giorno dopo la giornata al lago, Claire si svegliò stanca ma anche eccitata, come se qualcosa fosse cambiato. Il sole, il lago, la musica, e la costante presenza di Alex che l'aveva osservata da lontano. Jace, sempre vicino, ma qualcosa nel suo atteggiamento la metteva a disagio, come se nascondesse qualcosa.

Durante la giornata, Alex sembrava più distante, sembrava che davvero stesse andando avanti, ma Claire non era certa di volere che questo avvenisse .

Mentre si stava preparando per la giornata, il rumore della porta che si apriva la fece sobbalzare. Alex entrò nella stanza, il suo passo deciso, ma il viso impassibile. Nessun saluto, nessuna parola iniziale, solo uno sguardo che penetrava nei suoi occhi con una forza che le fece accelerare il battito.

"Come ti sei svegliata?" chiese con un tono basso, quasi provocatorio.

"Non è stato facile, diciamo," rispose Claire, cercando di sembrare più indifferente di quanto fosse. Non voleva ammettere che la giornata precedente l'aveva scossa più di quanto volesse.

Alex fece un passo verso di lei, con la solita nonchalance, ma i suoi occhi erano diversi. C'era qualcosa di più, qualcosa che Claire non riusciva a decifrare.

"Jace ti ha praticamente seguita ovunque ieri."

Claire alzò un sopracciglio. "E tu ti preoccupi di quello che faccio con lui?"

Alex la fissò intensamente, come se stesse cercando una reazione. "No Claire te l'ho detto sono contento. Se sei felice. L'importante è che tu stia bene."

Claire provò a mantenere il controllo, ma una parte di lei sapeva che Alex stava solo cercando di provocarla. Sapeva come fare, come farla reagire.

"Non è niente di che," disse, facendo un cenno con la mano, cercando di minimizzare. "Voglio solo provare ad essere felice con lui, credo non lo so."

Alex la guardò, gli angoli della bocca leggermente sollevati in un sorriso che non sembrava completamente sincero. Poi, senza preavviso, si girò verso il letto e tirò fuori una scatola di velluto scuro dalla tasca della giacca. Claire lo guardò perplessa mentre lui le porgeva la scatola con uno sguardo impenetrabile.

"Un regalo," disse Alex, quasi con indifferenza, come se fosse una cosa che faceva regolarmente.

Claire guardò la scatola con diffidenza, ma quando la aprì, il suo respiro si fermò per un attimo. Dentro c'era una collana di diamanti, elegante e opulenta, con un pendente che brillava sotto la luce. Non era un regalo qualsiasi. Era qualcosa che avrebbe avuto un valore enorme.

"Alex, che cos'è questo?" chiese, con una voce che tremava appena.

"Un regalo per te," disse lui, avvicinandosi con passo lento.

Claire si sentì sopraffatta da un mix di emozioni. La sua prima reazione fu quella di respingere il regalo, ma qualcosa nella sua mente le impedì di farlo. Era troppo lussuoso. E Alex sapeva esattamente come farle sentire che non poteva rifiutarlo.

"Non posso prendere questo," disse, ma la sua voce era meno sicura di quanto volesse far credere. "È... troppo."

"Troppo?" rispose Alex, quasi divertito. "Cosa c'è di troppo? Lo prendi o no?"

Claire rimase a fissarlo per un momento, poi guardò la collana di diamanti. Con una risata nervosa, prese il regalo. "Va bene. Lo prendo."

Alex sorrise, un sorriso che era più di una semplice reazione. Era una vittoria. "Sapevo che l'avresti fatto," disse, con un tono che suonava quasi come una promessa. "Non ti preoccupare, sarà perfetto su di te."

Claire si sentiva confusa, ma c'era qualcosa nell'aria che non riusciva a ignorare. La collana brillava tra le sue mani, ma era l'intensità dello sguardo di Alex che la faceva sentire come se avesse appena accettato un gioco di potere che non aveva scelto.

Ossessione proibitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora