to fall 36.1

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Jelena POV

La scuola, il giorno dopo, sembra ancora più opprimente del solito. I corridoi affollati, le voci sovrapposte, lo sguardo di Madison che cerca il mio appena entro nell'edificio. Logan mi sorride con un cenno del capo, come se volesse rassicurarmi che ci sarà per me. Logan, come sempre, è una presenza silenziosa ma costante.

Ma io mi sento fuori posto.

L'aria è ancora carica delle tensioni della sera prima. So che tutti ne parlano. So che tutti hanno visto. Asher con quella ragazza. E io che per ripicca ho baciato Saul. Io che ho fatto quello che pensavo fosse giusto per dimenticare. Solo che non ha funzionato.

Appoggio la fronte all'armadietto, chiudendo gli occhi per un momento. Devo solo sopravvivere a questa giornata.

"Hey, Gigi."
La voce mi fa sobbalzare.

Mi giro lentamente, e davanti a me c'è Jace.

Jace, il ragazzo con cui non parlo da settimane. Il ragazzo che prima di essere mio fratello è stato il mio migliore amico. Questo prima che tutto precipitasse. I suoi occhi chiari mi studiano con una strana miscela di esitazione e rimpianto. Non siamo più quelli di prima, e lo sappiamo entrambi.

"Possiamo parlare?" chiede, il tono basso, quasi titubante.

Non so se sono pronta. Non so se voglio davvero affrontarlo. Ma annuisco.

Ci spostiamo fuori, nel cortile deserto. L'aria è fresca, e per un attimo sento che riesco a respirare di nuovo.

Jace infila le mani nelle tasche del giubbotto, evitando il mio sguardo. "Ascolta... so che tra noi è andata a rotoli e so che è colpa mia. Ma non voglio che continui così."

Lo osservo, il cuore che batte più forte del necessario. "Perché hai fatto quello che hai fatto, Jace?" chiedo, la voce più fragile di quanto vorrei.

Lui sospira, guardando altrove. "Perché ero arrabbiato, perché ero ferito, e perché... perché avevo paura di perderti. E invece, facendo quello che ho fatto, ti ho persa davvero."

"Non voglio che gli sbagli di Marcus si riversino su di noi." continua

Abbasso lo sguardo, mordendomi l'interno della guancia. "Eri il mio migliore amico."

"Lo so," dice piano. "E tu eri la mia migliore amica. Mi manchi, Gigi."

Le sue parole mi colpiscono più di quanto vorrei. Jace mi manca. Mi manca la sua risata, il suo supporto, la sua presenza costante.

"Anche tu mi manchi," ammetto infine, e nel momento in cui lo dico, sento un peso sollevarsi dal petto.

Jace sorride debolmente, e io faccio lo stesso. Forse non torneremo mai esattamente come prima, ma almeno abbiamo fatto pace.

____

Asher POV

La bottiglia che stringo tra le mani è quasi vuota.

L'odore di alcol impregna il mio respiro, la mia maglietta, le mie ossa. La testa mi gira appena, ma non mi interessa. Il corridoio è pieno di ragazzi che ridono, che parlano, ma io sono altrove.

Le ragazze intorno a me ridono, si stringono a me, le loro mani scivolano sulle mie spalle, sul mio petto. Non ricordo nemmeno i loro nomi. E non mi importa.

La bacio, una di loro, senza nemmeno pensarci. Il sapore del rossetto è troppo dolce, troppo finto. Chiudo gli occhi, cercando di convincermi che tutto questo abbia senso.

Poi un'altra. E un'altra ancora.

Ma nessuna di loro è lei.

Nessuna di loro è Gigi.

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