Believe

Stay close to me 31

Jelena POV's

"Che sta succedendo?" Asher fa il suo ingresso nella stanza, probabilmente avendo sentito il caos creato da mio fratello poco prima. Logan, alle sue spalle, posa lo sguardo sui frammenti di vetro sparsi per terra, osservandoli in silenzio.

"Niente," rispondo rapidamente, evitando di guardarlo. Non ho alcuna intenzione di raccontargli le minacce di Marcus. Asher perderebbe il controllo e farebbe qualcosa di avventato, qualcosa che non posso permettere.

Mads sembra aver capito la situazione e, con una scusa, riesce a portare fuori dalla stanza sia Logan che Asher. Quest'ultimo mi lancia uno sguardo torvo prima di mimare con le labbra: "Parliamo dopo."

Sospiro, esausta, mentre lo guardo allontanarsi.

"È tardi, meglio parlarne domani. Per oggi non voglio più sentir nominare Marcus," dico ai miei amici, che annuiscono comprensivi prima di uscire dalla stanza, lasciandomi finalmente sola con Jace.

Mi siedo accanto a lui, osservandolo di profilo. Ha lo sguardo perso nel vuoto, immerso nei suoi pensieri, e so che si sta torturando mentalmente.

"Jace, guardami," dico dolcemente, prendendogli il viso tra le mani per costringerlo a guardarmi negli occhi.
"Io ti capisco. Hai sempre sperato in una redenzione di nostro padre, ma è tempo di affrontare la realtà. Lui non cambierà mai. Accettalo. Io l'ho già fatto."

Jace rimane in silenzio, i suoi occhi parlano più delle parole che non riesce a pronunciare. Capisco che ha bisogno di stare da solo per metabolizzare tutto.

Prima di lasciare la stanza, però, la sua voce mi raggiunge, ferma e carica di dolore:
"Vorrei che fosse morto lui al posto della mamma."

Quelle parole mi colpiscono come uno schiaffo, ma non posso biasimarlo. Se ci fosse stata lei, se Hayley fosse ancora viva, sono sicura che le cose sarebbero state diverse. Tutti me l'hanno sempre descritta come un angelo. E forse lo era davvero. Ha sacrificato se stessa per salvare me e Jace. Ha amato entrambi dal primo istante in cui ha scoperto di aspettarci.

Entrando in salotto, mi accorgo che i miei amici sono appena andati via. È stata una brutta serata anche per loro. Tra noi c'è sempre stata molta empatia: quello che accade a uno, accade a tutti.

"Se ne sono appena andati," dice Logan, seduto sul divano, intuendo i miei pensieri. Annuisco e mi siedo accanto a lui.

"Sai, Gigi, tu mi sei sempre piaciuta. Sei una ragazza tosta. Annica diceva sempre che saresti stata la salvezza per Asher. E oggi credo che avesse ragione. Quella peste non si sbagliava mai," dice Logan, sorridendo amaramente, perso nei ricordi.

"Grazie, Logan," gli rispondo con un sorriso sincero.

"Adesso va da lui," dice, indicando con un cenno del capo le scale che portano al piano superiore.
"Vuole solo aiutarti."

Faccio per salire, ma la sua voce mi ferma sul posto.
"Jelen—"

"Non chiamarmi così," lo interrompo seria. Lui alza le mani in segno di resa, confuso.

"Gigi," sottolinea con enfasi, correggendosi.
"Tra una settimana è il compleanno di Madison," dice pensieroso, e io annuisco. Mads è la più grande del gruppo, sarà la prima a compiere diciotto anni.

"Sapresti dirmi quali sono i suoi fiori preferiti?" chiede imbarazzato, grattandosi la testa.

"I tulipani, Logan," rispondo sorridendo divertita.

"A proposito, come va con Mads?" chiedo curiosa. Lei mi ha parlato poco di lui e della loro relazione.

"Benissimo, lei è fantastica," risponde con un luccichio negli occhi. Deve piacerle davvero tanto. Mi chiedo se Asher, quando parla di me, si emoziona così.