Why ? 35.1

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Jelena POV

Il suono della sveglia mi sveglia bruscamente, spezzando il silenzio della mia stanza. A fatica, alzo la testa dal cuscino e guardo l'orologio: è ora di alzarsi. Non voglio andare a scuola, non oggi. Ma so che devo. Quanto odio la scuola lo sa solo Dio.

Mi alzo, stanca, con il cuore ancora appesantito dai ricordi della festa. Nonostante cerchi di concentrarmi sulle piccole cose quotidiane, i pensieri su Asher e su quello che è successo tra di noi non riescono a lasciarmi. Mi preparo, mi vesto velocemente e con un ultimo sguardo allo specchio, cerco di nascondere ciò che mi tormenta. Un sorriso forzato, un atteggiamento che cerco di mantenere mentre afferro la borsa e esco di casa.

Arrivo a scuola con il solito affanno, cercando di non pensare a quello che è successo negli ultimi giorni. I miei amici mi accolgono con il loro solito entusiasmo. Madison si avvicina subito, facendomi un sorriso luminoso, ma noto che anche lei sembra percepire che qualcosa non va.

"Come stai?" mi chiede, fissandomi con attenzione. "Sei ancora un po' distratta."

"Sto bene," rispondo, ma non è vero. La verità è che sono in bilico tra il desiderio di dimenticare e la realtà che mi afferra ogni volta che incontro Asher.

Poi iniziano a parlare del compleanno, di come la festa è andata bene, di come tutti si sono divertiti. Io annuisco distrattamente, sorridendo senza energia. Il rumore intorno a me sfuma, come se fosse troppo lontano per riuscire a concentrarmi su ciò che dicono.

E poi, come un colpo di fulmine, lo vedo.

Asher entra nel corridoio, ridendo e scherzando con un'altra ragazza. La vedo chiaramente abbracciarlo, le sue mani sulle sue spalle, il viso vicino al suo mentre si scambiano una risata. E poi, quando Asher si accorge di me, il suo sguardo incrocia il mio. Un attimo di tensione, ma poi distoglie lo sguardo, come se fosse infastidito dalla mia presenza. La sua espressione è dura, fredda, come se avessi fatto qualcosa che lo irritasse.

Il mio cuore si ferma per un attimo.

Mentre cerco di darmi una spiegazione, il mio respiro si fa più veloce, il battito più intenso. La ragazza accanto a lui lo guarda con un sorriso complice, ma io non riesco a smettere di guardarlo. Asher sta cercando di nascondermi qualcosa, lo capisco, ma non posso fare a meno di sentirmi ferita. Non avevo mai visto una distanza così grande tra di noi. Non sapevo che fosse capace di agire in quel modo.

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Asher POV

La vedo.

Il suo sguardo si incrocia con il mio, e un brivido mi percorre la schiena. Ma non posso farmi vedere debole. Non ora. Non posso farle capire quanto mi faccia male tutto questo. Così distolgo lo sguardo, con un'espressione che spero le faccia capire quanto sia arrabbiato con lei. La vedo rimanere ferma, quasi pietrificata, mentre continuo a ridere con la ragazza accanto a me che nemmeno conosco, di lei so solo che è una delle tante sgualdrine presenti in questo scuola. Bacio la ragazza avvinghiata a me per far capire a Gigi che non ci sono più noi. Non siamo più noi.

Mi allontano da lei, cercando di sembrare indifferente. Non volevo far soffrire la ragazza che amo così, ma credo che sia l'unico modo per farle capire che non sono più quello che lei pensava di conoscere.

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Jelena POV

Le parole che mi frullano nella testa sono confuse, ma una cosa è certa: Asher non è più lo stesso. E se c'è qualcosa che non riesco a perdonargli è proprio questo. Ho bisogno di parlarci, di capire cosa stia succedendo, perché tutto questo non ha senso.

Lo cerco durante la pausa, e quando finalmente lo trovo, mi avvicino con il cuore che batte forte nel petto.

"Asher, possiamo parlare?" la mia voce è più forte di quanto pensassi.

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