Jelena POV
Mi lavo il viso lentamente, lasciando che l'acqua fredda mi aiuti a schiarire i pensieri. Alzo lo sguardo verso lo specchio e mi fermo a fissare il mio riflesso. Ho un aspetto terribile: occhi gonfi, pelle pallida, le spalle curve sotto il peso di tutto ciò che mi sta schiacciando. Dentro, sono a pezzi. Fuori, non va molto meglio.
Faccio un respiro profondo, scuotendo la testa, poi esco dal bagno e vado in soggiorno. Gli altri sono qui, tutti insieme, seduti nel caos ordinato della casa di Asher. Sono qui per me e Jace, per darci forza, ma la verità è che nemmeno loro possono fare molto per alleggerire questa situazione.
Mi siedo accanto a Maya e Madison, che mi guardano con occhi carichi di preoccupazione. Provo a sorridere, ma il mio sorriso è debole, fragile. Non voglio farle preoccupare. Hanno già visto fin troppe volte le mie cadute. Voglio che pensino che starò bene, che ce la farò.
"Se hai bisogno di qualsiasi cosa, noi ci siamo," dice Maya dolcemente, accarezzandomi il braccio con affetto. Le rispondo con un cenno e un sorriso grato.
"Tu e Jace starete qui?" chiede Madison, curiosa ma con una sfumatura di preoccupazione nella voce.
"Per ora sì," rispondo, appoggiando la testa contro lo schienale del divano. "I nostri nonni si sono offerti di ospitarci, ma non me la sento. Non adesso."
"Non credi sarebbe meglio dormire da me o da qualcuno di noi?" propone Madison, guardandosi intorno. Poi il suo sguardo si ferma su Asher.
"Dove vuoi arrivare?" chiedo, cercando di capire a cosa stia alludendo.
"Non mi sembra un posto molto sicuro," dice abbassando la voce. "Sai cosa fanno..."
Non finisce la frase, ma il suo sguardo parla chiaro. Sta parlando di Asher e Logan e del loro mondo. Il loro "lavoro". Sento Maya che ci guarda confusa, ma evito di incrociare il suo sguardo. Asher si è fidato di me nel raccontarmi tutto, e non tradirò mai quella fiducia.
"Sto bene qui," taglio corto, sperando di chiudere il discorso.
Dall'altra parte della stanza, Asher incrocia il mio sguardo. Porta la bottiglia di birra alle labbra, ma i suoi occhi sono fissi su di me. Muove silenziosamente le labbra per chiedermi se va tutto bene. Annuisco appena, rispondendo con un cenno rassicurante. Perché so che, finché lui sarà accanto a me, sarò al sicuro. Asher è parte di me ormai, e non riesco a immaginare un futuro senza di lui.
Il mio pensiero viene interrotto da una figura che si para davanti a me. Alzo lo sguardo e vedo Joshua, alto e serio.
"Possiamo parlare?" chiede.
Annuisco e mi alzo, seguendolo in disparte.
"Mi dispiace per quello che è successo stasera," dice con sincerità. Il suo tono è carico di dispiacere, e so che è sincero.
"Non è colpa tua, Joshua," sospiro, cercando di alleggerire la sua colpa inesistente. Cala un breve silenzio, e alla fine trovo il coraggio di chiedere: "Sei ancora arrabbiato con me?"
"No," risponde con un sorriso rassicurante. "Non lo sono mai stato."
Mi abbraccia, e io ricambio, stringendo forte le braccia intorno al suo collo.
"Mi sei mancato," sussurro senza staccarmi da lui.
"Promettimi solo che non mi nasconderai mai più nulla," dice, prendendomi il viso tra le mani, il suo sguardo fisso sul mio.
"Lo prometto, Joshua," rispondo.
Il momento viene interrotto da un rumore alle nostre spalle. Ci giriamo e vediamo gli altri: Nate, Maya, Madison e Jace. Tutti hanno un'espressione tesa, e subito il mio stomaco si stringe.

STAI LEGGENDO
Believe
RomanceDue anime opposte, destinate a scontrarsi o a completarsi? Luce e buio, angelo e diavolo: Gigi e Asher sembrano tutto ciò che il destino non avrebbe mai dovuto incrociare. Eppure, forse, gli opposti non si respingono. Forse, si attraggono. Gigi Mika...