Finalmente suona la campanella della pausa pranzo. Raccolgo velocemente tutte le mie cose e mi avvio verso la mensa, pronta a raggiungere i miei amici al nostro solito tavolo. Mi siedo tra Madison e Joshua, e li osservo mentre parlano e ridono. Non posso fare a meno di pensare quanto siano importanti per me. Senza di loro non saprei affrontare la vita. Siamo come pezzi di un puzzle: da soli pieni di difetti, ma insieme perfetti.
"Non credi che sia il giorno perfetto per i miei nuovi stivaletti?" dice Madison, mostrando con orgoglio i suoi tacchi altissimi.
"Sei in una scuola, non su una passerella," la prende in giro Joshua con una risata.
Lei gli lancia un'occhiataccia. "Solo perché tu vivi con quelle sneakers puzzolenti non vuol dire che tutti debbano fare lo stesso."
Li osservo sorridendo, afferrando una carotina dal mio vassoio. Ma proprio mentre sto per addentarla, sento due mani stringermi i fianchi facendomi il solletico.
"Joshua, smettila!" urlo ridendo così forte che quasi non respiro. Lui non si ferma, anzi aumenta il ritmo, facendomi contorcere sulla sedia.
"Jos-hua, lascia-miii!" imploro tra una risata e l'altra, con le lacrime agli occhi. Finalmente, sento che le sue mani si fermano. Mi giro per affrontarlo, ma rimango di sasso.
Joshua ha il viso completamente coperto di sugo. La scena è così assurda che scoppio a ridere ancora più forte.
"Ma che—? Chi è stato?!" chiedo guardandomi intorno.
Maya è in piedi, con una polpetta in mano e un ghigno diabolico sul viso. "Io. Sei la prossima, Gigi," dice, lanciandomi la polpetta.
"Ma sei fuori?!" grido, cercando di proteggermi, ma ormai è troppo tardi: sento qualcosa di appiccicoso scivolarmi giù dalla guancia.
La situazione degenera rapidamente. Nel giro di pochi minuti, tutta la mensa si trasforma in un campo di battaglia. Pasta al sugo, polpette, insalata... tutto vola nell'aria.
"Mi volete dire che razza di amici ho?!" grido cercando di nascondermi sotto il tavolo.
"Amici fantastici!" risponde Nate lanciando un pezzo di pane verso Maya.
Sto per sgattaiolare via quando sento una voce che gela tutti: "TUTTI NELL'UFFICIO DEL PRESIDE, ORA!"
Siamo tutti seduti nella presidenza, fradici di sugo e insalata. Il preside cammina avanti e indietro, guardandoci con disapprovazione.
"Avete idea di quanto sia grave il vostro comportamento?" ci chiede, scuotendo la testa.
Jace prende la parola per primo, con il suo solito tono calmo. "Signor preside, ci scusiamo. È stato un incidente, non volevamo causare problemi."
"Un incidente?" ribatte il preside, alzando un sopracciglio. "Signorino Mikaelson, questo genere di 'incidenti' accade ogni anno. Siete un pessimo esempio per gli altri studenti."
Joshua alza gli occhi al cielo. "E quindi? Ci vuole punire per una guerra di cibo?"
Il preside lo ignora e continua: "Questa volta voglio darvi un'opportunità per redimervi. Vi farò un regalo."
"Un regalo?" ripete Camilla con il suo solito tono altezzoso.
"Pulirete la palestra da cima a fondo," annuncia il preside con un ghigno soddisfatto.
"Sta scherzando, vero?" esclama Maya incredula.
"Col cavolo che pulisco," interviene Joshua, alzandosi per uscire.
Lo fermo prendendogli il polso. "Joshua, per favore. Non peggiorare le cose."
"Non è giusto," ribatte lui, ma si siede comunque.

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Believe
RomanceDue anime opposte, destinate a scontrarsi o a completarsi? Luce e buio, angelo e diavolo: Gigi e Asher sembrano tutto ciò che il destino non avrebbe mai dovuto incrociare. Eppure, forse, gli opposti non si respingono. Forse, si attraggono. Gigi Mika...