Blurred Boundaries 5.2

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Asher pov's

Non riesco ancora a crederci. I nostri corpi così dannatamente vicini, i nostri occhi incastonati, le nostre labbra così vicine da sembrare già parte di un unico respiro. So benissimo che anche lei voleva baciarmi, glielo leggevo negli occhi, sentivo la tensione nell'aria. Eppure, quando le nostre labbra erano a pochi millimetri, lei mi ha respinto. Non capisco perché. Non riesco a smettere di pensarci.
Rimango immobile, a guardarla mentre si allontana. Ogni passo che fa mi sembra un colpo al cuore. È come se qualcosa dentro di me si stesse svuotando. Questa sensazione la conosco già. L'ho provata una volta, tanti anni fa.
È la stessa sensazione che ho provato quando mi hanno detto che la mia famiglia mi avrebbe abbandonato, un futuro di solitudine senza il sorriso di mia madre, senza le urla di mio fratello Thomas, senza il calore di mio padre, l'unica persona che mi capiva davvero. Ogni volta che sento quel vuoto, una parte di me si spezza un po' di più. E ora, questa sensazione sta tornando, per colpa di lei.

Devo distrarmi.Devo sfogarmi. O meglio devo farlo con qualcuna

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Jelena pov's

Sono passati dieci minuti e non riesco a trovare né Maya o Madison né gli altri.
Semplicemente scomparsi. Sono stufa di stare in questa casa affollata di gente che non conosco. Ho bisogno di sfogarmi, e visto che le mie amiche sono introvabili, l'alcol sembra l'unica risposta.
Mi dirigo verso il tavolo degli alcolici e inizio a bere alla cieca, prendendo bottiglie senza nemmeno guardarle. Ogni sorso brucia la gola, ma non mi fermo. Più bevo, più mi sento in un altro mondo. Sto diventando leggera, eppure dentro di me c'è un buco che non si riempie. Sto per prendere un altro bicchiere, quando qualcuno me lo strappa dalle mani.

Mi giro di scatto, pronta a dare fuoco alle polveri, ma trovo Annica che se lo sta scolando.
"Ei! Quello era mio!" mi lamento, incrociando le braccia e facendo il broncio, come una bambina.

"Scusa, ma ho bisogno di alcol, ho appena fatto una cazzata," mi dice, continuando a versare a caso nel suo bicchiere.

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Annica ed io, senza volerlo, abbiamo svuotato tutta la dispensa di alcol della casa. Siamo entrambe completamente ubriache, e non credo di aver mai bevuto tanto in vita mia. Ora stiamo ridendo senza motivo, e io, con le lacrime agli occhi per il troppo ridere, non riesco nemmeno a stare in piedi. Mi accasciai di nuovo accanto a lei, e ancora una volta le risate sono incontrollabili.
Proprio in quel momento, il ragazzo che più voglio evitare si fa strada tra la folla. Asher Anderson. Non ci voleva. Non questa notte.

"Quanto avete bevuto?" chiede, ma è più una constatazione che una domanda. Non so se vuole rimproverarci o se è solo preoccupato.
Cerca di tirarci su, ma siamo troppo ubriache per stare in piedi. Ogni tentativo ci fa tornare sedute a terra, e la situazione diventa ancora più comica. Risate incontrollabili, eppure un senso di vergogna che mi fa sentire come una stupida.
Il ragazzo più bello che abbia mai visto chiama Logan, il suo amico. "Siete ubriache fradice," dice mentre prende in braccio Annica, che continua a supplicare di darle ancora un bicchiere di alcol. lo scoppio a ridere come una psicopatica.
"Ci pensi tu a lei?" chiede Logan ad Asher, indicandomi con un cenno del capo.

"la riporto a casa io. Tu occupati di Annica."
Logan va via, e Asher si avvicina a me con l'intenzione di prendermi in braccio. Ma io lo scanso. Cerco di alzarmi da sola, ma non ci riesco.

Non faccio neppure un passo che perdo l'equilibrio. Chiudo gli occhi, pronta a cadere a terra, ma qualcosa mi ferma. Due braccia forti mi afferrano prima che io possa toccare il pavimento.
"Grazie," balbetto, gli occhi fissi nei suoi.
Forse è l'alcol, ma ho voglia di baciarlo. La mia mente non conta più. Il mio cuore batte veloce, sento il sangue pulsare nelle vene.
Non resisto più.

Gli prendo il viso con le mani e senza pensarci un attimo unisco le nostre labbra.
All'inizio resta immobile, sorpreso, ma poi cede, si lascia trasportare. Mi tira verso di sé, le sue mani mi afferrano i fianchi e mi avvicinano ancora di più al suo corpo. lo gli metto le mani nei capelli, tirandoli leggermente.
Le nostre labbra danzano insieme, come se fossero state fatte per farlo. La sua lingua chiede l'accesso alla mia e io non glielo nego. Le sue mani scorrono sul mio corpo, sfiorano il mio sedere, e lo stringono con forza. Un gemito mi scappa, e questo fa staccare le nostre labbra. Ma non voglio che ci separiamo.

"Mi dispiace di averti respinto," sussurro, la voce tremante. "Non volevo farlo, ma non voglio neanche stare male per colpa tua."
Lui stacca la fronte dalla mia e mi bacia delicatamente sulla fronte. "Non voglio farti stare male," mormora, le mani che stringono il mio viso, costringendomi a guardarlo negli occhi. È bellissimo. Ogni parte di lui lo è.

Mi metto sulle punte e gli do un bacio a stampo. Lui sorride, e il mio cuore fa un salto. Mi prende la mano e, senza dire una parola, ci dirigiamo verso l'uscita.
Mi accompagna fino alla sua auto, mi apre la portiera e, senza dire nulla, mi butto sul sedile, sentendo il battito del mio cuore accelerare.

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Asher pov's

Mi tocca ammetterlo. Vederla senza le sue solite felpone larghe, in un vestito che lascia poco all'immaginazione, mi ha colpito più di quanto mi aspettassi. Ogni parte del suo corpo mi attrae, e non riesco a distogliere lo sguardo da lei. È come se la mia mente fosse troppo distratta per concentrarsi sulla strada.
Non avrei dovuto baciarla, non in quello stato. Non era cosciente di cosa stesse facendo, eppure quando le nostre labbra si sono incontrate, ho sentito qualcosa che non riesco a descrivere. Il cuore che batte forte, le mani che tremano.
Sospiro cercando di non pensarci. Ma come posso non farlo? Ogni volta che la guardo, ogni volta che la sento vicino, il mio corpo reagisce in un modo che non capisco. E quando si è appoggiata al finestrino, ho quasi perso il controllo. Non so più cosa voglio.

Arriviamo davanti casa mia e, con molta attenzione, la aiuto a scendere dall'auto. Non riesce a reggersi in piedi, quindi la prendo in braccio e la porto al piano superiore. La adagio sul letto della mia stanza, e subito vado a prendere una felpa dal mio armadio. Le starà enorme, ma so che ne avrà bisogno.
Quando gliela passo, lei la afferra senza dire nulla. Ma quando si toglie il vestito davanti a me, il cuore mi fa un salto. Non dovrei guardare, ma non riesco a distogliere lo sguardo. Respiro profondamente, ma ogni fibra del mio corpo è tesa.
Mi giro di spalle, cercando di mantenere il controllo. Ho bisogno di allontanarmi. Non posso permettermi di cedere.

"Ho messo la felpa," mi dice. "Puoi girarti."
Mi volto e la vedo seduta sul letto, gambe incrociate, appoggiata alla testiera.
Indossa la mia felpa, che le è dieci volte più grande, ma la trovo incredibilmente sexy.
Ha i capelli scompigliati, e ogni volta che la guardo il mio cuore batte più forte.

Torno in camera dopo aver sistemato i vestiti e la trovo già addormentata. Il suo volto è rilassato, sereno. È strano come una persona possa suscitare in me emozioni così contrastanti.

Nel fare un rumore mentre apro l'armadio, lei si sveglia di colpo. "Scusa, torna a dormire," dico, cercando di evitare di disturbarla.

"dove vai ?" chiede con voce assonnata quando sto per aprire la porta e uscire dalla stanza

"vado a dormire sul divano" la informo ma lei scuote subito la testa alzandosi dal letto e venendo verso di me

"dormi con me" mi prende la mano portandomi vicino al letto e io non credo sia una buona idea dati i miei pensieri impuri avuti pochi minuti prima

"per favore Asher" continua guardandomi con dolcezza

"domani mi ucciderai" le faccio notare e lei ridacchia

"non importa, voglio solo dormire" mi guarda dritto negli occhi e non posso non cedere

Sbuffo e mi sistemo sotto le coperte, lasciandole intendere la risposta. Lei sorride e mi affianca appoggiando il capo sul mio petto, mi avvinghia la vita con le sue piccole braccia mentre io le accarezzo i capelli morbidi e profumati osservando il suo viso rilassato.

Cosa mi sta succedendo ? Riprenditi Asher

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