Believe

The First Step 13.2

Logan POV

Rimango a fissare la sua mano sulla mia. È un gesto semplice, ma c'è qualcosa di disarmante nella sincerità con cui Madison me lo offre. Alzo lo sguardo per incontrare i suoi occhi. Sono determinati, fermi. Non c'è alcuna esitazione nel suo modo di guardarmi, e questo mi destabilizza.

"Non so perché lo fai," mormoro. "Non lo merito."

"Non è una questione di merito, Logan," risponde, senza staccare lo sguardo dal mio. "Non sono qui per farti un favore o per pietà. Sono qui perché lo voglio."

Le sue parole mi colpiscono come un pugno nello stomaco. Non so cosa rispondere, quindi scelgo il silenzio. Lei non sembra aver bisogno di altro, perché non insiste, non mi forza a parlare. Si limita a stringere appena la presa sulla mia mano, come a dirmi che non ha intenzione di lasciarmi andare.

Dopo qualche minuto, Madison si alza. "Vado a prendere una coperta," dice con un sorriso appena accennato. "Se dobbiamo stare svegli tutta la notte, almeno stiamo comodi."

La guardo allontanarsi verso il salotto e sento un leggero peso sollevarsi dal petto. Non è molto, ma per la prima volta da quando Annica se n'è andata, sento che forse non sono completamente solo.

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Asher POV

La mattina mi sveglio con un peso sul petto. Apro gli occhi e vedo Gigi accoccolata accanto a me, la sua testa appoggiata sulla mia spalla. La luce del sole filtra attraverso le tende, creando un'atmosfera quasi irreale. Per un attimo, mi sento in pace.

Poi i ricordi della sera prima tornano a colpirmi con la forza di un treno in corsa. La cerimonia, il dolore, Logan che mi urlava contro... tutto torna vivido, come una ferita che si riapre. Ma accanto a tutto quel caos, c'è Gigi. La sua presenza calma la tempesta dentro di me, anche se solo un po'.

Mi muovo lentamente per non svegliarla, ma lei si agita e apre gli occhi, fissandomi con uno sguardo assonnato ma dolce. "Buongiorno," dice con una voce impastata dal sonno.

"Buongiorno," rispondo. "Scusa se ti ho fatto dormire scomoda."

Lei scuote la testa e si sistema i capelli. "Stare qui è stato meglio di qualsiasi letto. Come ti senti?"

Domanda semplice, ma difficile da rispondere. "Non lo so," ammetto. "Sono... vuoto. Ma sono grato che tu sia qui."

Gigi sorride e mi mette una mano sul braccio. "Non devi fare tutto da solo, Asher. So che ti sembra di dover portare il peso del mondo sulle spalle, ma non è così. Ci siamo io, Logan... persino Madison, anche se non lo ammetterà mai. Ti vogliamo tutti bene."

Non so perché, ma le sue parole mi colpiscono in un modo che non mi aspettavo. Forse è il modo in cui le dice, o forse è semplicemente perché vengono da lei. In ogni caso, per la prima volta, sento che forse posso permettermi di abbassare le difese, anche solo un po'.

"Grazie," mormoro, e stavolta le mie parole sono sincere. "Grazie per tutto."

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Madison POV

Logan è ancora seduto al tavolo della cucina quando torno con la coperta. Ha lo sguardo perso nel vuoto, ma quando mi avvicino, si scuote e mi guarda. Non dice nulla, ma il modo in cui mi osserva è diverso. È come se vedesse davvero me, non solo il mio ruolo in questa complicata storia.

"Ecco," dico, posando la coperta sulle spalle di entrambi. Mi siedo accanto a lui, lasciando che il silenzio ci avvolga per qualche istante. Non ho mai saputo cosa dire in situazioni come questa, ma per qualche motivo, con Logan, non mi sembra necessario riempire il vuoto con parole inutili.