1.|| L'inizio di tutto

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Harry's pov ⚡️

Il silenzio circonda la stanza che mi hanno assegnato all'inizio del programma, non mi è mai piaciuta: una piccola stanzetta con un letto, un armadio, un televisore e le pareti dai colori spenti. Ad un tratto la porta si apre e da dietro si affaccia un uomo troppo vecchio per essere il mio nuovo compagno di stanza, dice di essere venuto ad avvertirmi che devo prepararmi perché tra mezz'ora i giudici mi vogliono sul palco. Mi inizio a vestire: un maglioncino verde,dei pantaloni decisamente largho e delle scarpe da ginnastiche. Ormai sono nel programma da tanto so per certi che non mi manderanno via.Prendo le chiavi e il telefono, chiudo la porta dietro di me e mi incammino verso il palco. Ticchetto fastidiosamente la punta della mia scarpa per terra. Ci sono altri quattro ragazzi che aspettano di essere chiamati; non conosco i loro nomi, ma i loro volti semnrano conosciuti

 La voce di un' autoparlante interrompe i miei pensieri:

- Vogliamo : Zayn Malik, Harry Styles, Louis Tomlinson, Liam Payne e Niall Horan sul panco grazie.-

Cazzo.

Mi direggo sul palco seguito dai ragazzi nominati. Il giudice maschio inizia a spiegarci che non possiamo continuare il nostro ''cammino'' a Xfactor come cantanti solisti, ma pensano di unirci e fare di noi un gruppo. Mi guardo intorno e riconosco i ragazzi; un biondino con gli occhi celesti, un moro, e due castani, ma uno con gli occhi azzurri e uno con gli occhi marroni; il castano dagli occhi azzurri è proprio un bel ragazzo !

Chiunque guardi le nostre facce puó percepire : emozione, felicità, preoccupazione, ma nonostante questo, tutti insieme accettiamo la proposta e automaticamente ci abbracciamo. Tutto è appena iniziato e già mi sento bene con loro. Uno dei tre giudici spiega che ci avrebbero dato una piccola casetta dove avremmo vissuto fino alla fine del programma. Sono felice: sia perchè il mio percorso qui continua, sia perchè finalmente ora posso lasciare quella odiosa stanzetta, a dire il vero sono anche un pò preoccupato di vivere con ragazzi che non conosco assolutamente, ma forse proprio vivendo insieme impareremo a conoscerci.

Scendo dal palco dirigendomi dietro le quinte dove un uomo ci porta alla casetta. Fatto questo ci ordina di andare a liberare le stanze uniche e portare la nostra roba lì in quella che sarebbe stata la nostra nuova piccola casa, almeno per un paio di mesi. Così vado verso la mia (ormai non più) camera e raggruppo le mie cose, ma il cellulare che inizia a squillare mi interrompe, sullo schermo appare il nome di mia mamma. Parlare con lei significa stare ore e ore al telefono, ma decido di rispondere comunque, sentire la propria mamma che non vedi da mesi, fa sempre piacere

Louis' pov
Sono confuso, insomma... Sono venuto qui per fare il cantante solista e invece ora mi ritrovo a formare una band con ragazzi che non conosco, ma la cosa mi piace, sto facendo esperienze su esperienze, abbastanza emozionante. Vado in camera a prendere la mia roba e torno subito nella casetta, molto elettrizzato, dove l'essere il primo arrivato, mi sorprende. La porta è accostata e all'ingresso attaccato al muro c'è un porta chiavi con quattro, cinque mazzi, non dó molta importanza alla cosa ne prendo uno e inizio a girare un pò per la piccola ''abitazione'' accorgendomi del fatto che ci sono tre stanze con un letto singolo e una con un letto matrimoniale. Non esito neanche un secondo e vado ad occupare la stanza con il lettone, ma dei dubbi iniziano a tormentarmi: non riesco a ricordare se i ragazzi che sto aspettando sono tre o quattro, mi sforzo,ma non riesco proprio a ricordare... si vede che l'emozione ha preso il sopravvento. Sento la porta aprirsi e una voce lontana:

- C'è qualcuno? -

Scendo dal letto in cui ero seduto impegnato a cercare di ricorare, e scendo le scale. Un ragazzo biondo è sulla soglia della porta, indeciso se chiuderla o lasciarla aperta. Ma quando mi vede sembra non importargli più di quell'oggetto dal poco valore e senza esitare ancora la accosta. Mi sorride e viene verso di me tendendomi la mano:

- Ciao sono Niall Horan, e tu sei.....? -

- Louis Tomlinson, piacere - rispondo stringendogli la mano e accennando un sorriso.

Voglio chiedergli se il gruppo è formato da quattro o cinque ragazzi, ma come domanda mi sembra un pò azzardata, potrebbe prenderla male, non so.

- Vabene occhi di ghiaccio, vado a scegliermi una camera - dice il biondo sorridendo e io annuisco come un idiota. Insomma mi sembra un pò affrettata l'affermazione ''occhi di ghiaccio'' dato che ci siamo appena, se si può dire "conosciuti'', ma forse è proprio questo il fatto, magari si è già scordato il mio nome. Beh non mi sembra giusto io il suo lo ricordo... Nello, giusto?

Non dando tanta importanza alla cosa, vado verso il divano ancora ricoperto di celofan, tolgo lo strato di plastica trasparente dal divano nero e stendo per riposarmi un pò e prepararmi psicologicamente all'arrivo degli altri ragazzi, ma prorpio quando chiudo gli occhi sento la porta aprirsi violentemente e da essa entrare un ragazzo moro che urla:

- Ciaoo a tutti io sono Zayn - ma rimane un pó deluso quando vede solo me sul divano un pò stordito. Ecco già ne odio uno su.... em... 3? Il ragazzo mi squadra da testa a piedi e dopo aver riflettuto un attimo mi dice con faccia preoccupata:

- Oh scusa ti ho svegliato?-

- Nono tranquillo, stavo solo ..... pensando, si - pensando? una scusa migliore non me la potevo proprio inventare eh!

Il moro sorride sollevato, ci ha davvero creduto? bah vabbè. Sale al piano di sopra dove probabilmente incontra Niall perchè li sento parlicchiare dal piano di sotto,probabilmente si stanno presentando, ma non escludo l'idea che si conoscano già.

Così richiudo  gli occhi e cerco ancora una volta di riposare, ma sento la porta d'ingresso aprirsi e un ragazzo silenzioso entrare. Quest ultimo mi guarda e si accorge che sto cercando di riposare, anche se ho gli occhi aperti e lo sto squadrando dalla testa ai piedi. Quando si accorge che sono sveglio fa un cenno con la mano, si avvicina e sussurra a bassa voce:

- Ciao io sono Liam -

-Io Louis, è un piacere rivederti- dico con voce un pò assonnata mentre da sdraiato, torno seduto. Ormai giunto alla conclusione che questo è proprio il momento meno opportuno di riposare, lo accompagno su dagli altri che si presentano al ragazzo castano. Poi inquadro un attimo la situazione: Niall ha preso la stanza vicino alla mia, mentre Zayn quella un pò più lontana e per Liam è rimasta solo la stanza vicino al bagno, dove poggia al volo la roba prima di raggiungerci al piano di sotto dove siamo già da cinque minuti. Decidiamo di sederci sui divani neri disposti a ferro di cavallo, per parlare e conoscerci meglio.
- Io vengo dall'Irlanda - dice il biondino per rompere il silenzio imbarazzante che ci circonda. In effetti quella è una grande trovata perché proprio dalla sua affermazione inizia un discorso senza conclusione .
- Oh figo!- esclamo -Io vivevo a Londra prima di venire qua a fare l'audizione.- spiego.
- Io vengo da una piccola cittadina del Pakistan,-dice Zayn -ma i miei genitori si sono qui fin da quando ero  piccolo - aggiunge
Continuiamo a parlare,ma niente di importante. Peró scopro che per deve venire un altra persona, un certo: Harry Styles, che bel nome.

You changed my life || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora