20.||Travel⛪️

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Harry's pov

Ci facciamo una doccia veloce per poi vestirci ed andare nella sala dove si usa mangiare.
La sala é molto grande, al centro di essa noto subito un enorme tavolo in acciaio con diverse pietanze, da tutti i tipi di carne a tutti quelli di pesce, dalle patatine fritte all'insalata. Su questo tavolo si possono trovare piatti tipici di ogni parte del mondo.
Intorno a questo grande tavolo ci sono tanti altri tavolini, per famiglie e per coppie.
Così ci troviamo un tavolino appartato dove posiamo le nostre cose, poi prendiamo dei piatti e li riempiamo a nostro piacimento.
Poi torniamo di nuovo seduti al tavolo precedentemente scelto.

- Ah, ma buon appetito!- dice squadrando la tanta roba che riempie il mio piatto.
- Anche a te amorino!- rispondo e inizio a ingerire un pó di pollo al forno con contorno di patate e insalata.

Dopo aver finito quello che ci eravamo precedentemente messi nel piatto. Prendiamo un piattino più piccolo e scegliamo tra una varietà di dolci davvero impressionante.
- Omiodio dolciii!- urla
- Quanto li amo! Me ne mangerei a quintali!- continua la frase e poi riempie il piccolo piattino molto di più della sua capacità.

Sbuffo.

Torniamo al tavolo, mangiamo l'ultima portata e poi ci ritiriamo in camera.
- Che ne dici di una passeggiatina?- domando.
- Non l'avevamo spostata a domani?- risponde con un'altra domanda, con faccia maliziosa.
- Eh no, domani andremo al parco, oggi semplicemente a fare una passeggiata.- spiego.
- E passeggiata sia! Anche perché devo smaltire tutto quello che ho mangiato stasera!- esclama.
- Se continui a mangiare così poi mi diventi ciccione!- scherzo
- E cosa succede se lo diventassi? Poi non ti piaceró più? - mi sfida.
- Io ti amo e ti ameró così come sei- vinco la sfida stampandogli un bacio sul naso e portandolo fuori dalla piccola stanza d'albergo.

Usciti dalla hall del piccolo hotel lo prendo per mano e gli illustro la strada.

Non conoscendo la città ovviamente non sappiamo dove andare per questo decidiamo di fare semplicemente il giro del palazzo.

Il tempo è a nostro favore, non fa freddissimo ma dalle nuvole sembra che stia per nevicare.

- Lou, sai... Questa "piccola scappatella"- mimo con l'indice e il medio le virgolette- ce l'ha voluta pagare mia madre!- mi faccio coraggio e dico.
Rimane un pó perplesso al sentire le mie parole, ma ci pensa su e poi dice:
- Quindi tua madre sa di noi?-

Dal tono posso capire che non è arrabbiato ma semplicemente sbalordito.

- Si.- dico netto.
Rimane in silenzio.
Lo supero e mi fermo davanti a lui.
- Ed è molto felice, è felice che ho trovato una persona così bella ed unica, che non mi faccia soffrire e per cui vale la pena lottare, non deludermi ti prego!- dico.
- Ha...Harry... - prova a dire
- Harry ma è una cosa bellissima!- riesce finalmente a dire e poi istintivamente mi abbraccia. I suoi abbracci sono quelli di cui non ti stanchi mai.
- Vuole conoscerti- sputo imbarazzato.
- Okay questa è una cosa un pó meno bella!- scherza preoccupato.
- Ovviamente quando sarai pronto..- aggiungo poi.
- Direi che è perfetto - dice, poi riprendiamo a camminare mano nella mano, come per paura che potessimo perderci per non ritrovarci più.

- Ma tua mamma invece non sa niente vero?- chiedo.
- No, è già stressata con la gravidanza, tra poco sapremo il sesso- cambia discorso è il mio volto assume una nota di tristezza.
- Ma ho intenzione di dirglielo, il più presto possibile, te lo prometto - dice guardandomi, ma io non mi giro a sostenere il suo sguardo, forse proprio per questo si rigira un attimo dopo.

- Lou hai visto anche tu?- chiedo.
- Cosa Haz?- risponde domandando
- Non so.. Come un flash - dico, provando a descrivere il ció appena visto.
- Il flasch di una fotocamera?- chiede non capendo.
- Probabilmente- rispondo.
- Meglio così!- ammette soddisfatto

Poi rientriamo in albergo dato che arrivati a destinazione. Entriamo in camera,ci infiliamo sotto le coperte e spegniamo la luce.
- Buonanotte Haz- dice, stringendomi nel buio.
- Buonanotte Lou - dico.

***

- Dai svegliati che abbiamo tantissime cose da visitare- sento.
Apro un attimo gli occhi per poi richiuderli un attimo dopo.
- Daii Harryyy- sento di nuovo.
Mi alzo mi lavo e seguo Lou il un piccolo bar per fare colazione, paga e fuori dal piccolo negozio di alimenti prende una mappa da dentro il suo zaino e inizia a programmare il percorso di tutta la giornata.
- Per prima cosa andremo a visitare la cattedrale infondo alla strada- dice indicando proprio una struttura molto altra e possente.
- Poi andremo a visitare quest'area e poi questa- dice indicando diversi punti sulla mappa.
- Poi andremo a vedere il mare e poi a casa! Pronto?- chiede
- Nato pronto- rispondo.

Non potevo chiedere di meglio, no davvero questo è tutto quello che ho sempre desiderato: girare per una città sconosciuta conoscendo e visitando cose nuove, essendo tenuto per mano dal mio bellissimo fidanzato.

***

- Quale cattedrale ti è piaciuta di più?- chiedo a Louis buttandomi sul letto.
- La prima, davvero molto particolare!- risponde.
- Si è piaciuta molto anche a me!- concordo.
- Dai scemo ora si va a mangiare!- dice buttandosi sopra di me, per poi tirarmi su e portarmi nel piccolo, se così si poteva chiamare, ristorante.

- Quando avremo un pó di tregua? Siamo venuti qua per passare tempo insieme non solo per visitare posti o cattedrali- dico riempiendomi la bocca di cibo.
- Oggi pomeriggio staremo a letto a riposarci un pó, poi verso l'ora di cena raggiungeremo a piedi il ristorante più bello della città e ceneremo lì!- spiega.
- Fantastico- annuisco, poi rifletto.
- Aspetta - interrompo - un ristorante di lusso?- chiedo.
- Esatto!- risponde.
- Ma come...- provo a dire ma mi interrompe.
- Ho un pó di soldi da parte!- dice.
- Te l'ho mai detto che ti amo?- dico.
- Si tante volte- dice dandomi l'unica risposta che non volevo sentire poichè la mia domanda era ironica.
Torniamo dentro la stanza dove stremato mi tolgo le scarpe e i vestiti e mi infilo sotto le coperte. Il ragazzo di fronte a me abbassa leggermente la tapparella per favorire il 'sonnellino pomeridiano' a tutti e due. Poi si toglie anche lui i vestiti e viene a stringermi sotto il piumino caldo.

You changed my life || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora