37. || Hospital

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DOPO UNA SETTIMANA🕗

Harry's pov
- Harry ti prego svegliati, mi ha chiamato l'ospedale, mamma ha partorito due bellissimi e sani bambini-  sento Louis dire
In realtà ero già sveglio da un pó, Louis non fa altro che parlare vanvera.
- Ei Lou stai tranquillo, ora andiamo- cerco di tranquillizzarlo, ma continua a parlare e a dire cose senza senso.
Così mi alzo e lo tengo per le braccia, facendolo stare fermo.
- Lou, cazzo!- grido, per farlo tornare in se. Poi mi infilo dei pantaloni che stavano sulla sedia e una maglietta, mi infilo le scarpe.
- Vedi ho fatto andiamo - dico.
- Ma che dici,non hai fatto colazione ed avrai sicuramente freddo conciato in questo modo?- dice, probabilmente tornando a ragionare.
- Faró colazione all'ospedale, andiamo, giudo io. Ma le ragazze?- chiedo poi
- Ho parlato con Lottie, loro verrano oggi pomeriggio- mi avverte, per poi chiudere la porta dietro di noi.

Arriviamo all'ospedale e appena entriamo nella stanza di Johannah con i palloncini ed i fiori in mano vedo Lou correre dalla madre con i due gemelli sul petto e poi piangere dalla felicità.

Poso i palloncini e il resto in un angolo di quella stanza che ormai questa povera donna conosce a memoria.
- Loro sono Ernest e Doris - ci illustra Johanna per poi passare il piccolo maschietto a Lou e la femminuccia a me.
- Cavolo, ora dovró abituarmi a non essere l'unico maschio della famiglia - dice il liscio coccolando il suo piccolo fratellino.

Dopo un pó di tempo l'infermiera porta i due neonati via dalla stanza per farli dormire.

- Accompagno la ragazza - dice portando una delle due culle.
- Io vado a fare colazione e torno subito- Dico dopo un pó sentendo un vuoto allo stomaco.

Ma appena esco dalla stanza vedo Louis alle macchinette parlare con una ragazza.
Ed ora chi è questa?

Louis' pov 🔥
- Sono davvero due bei bambini - dice l'infermiera invitandomi a seguirla nella stanza piena di neonati.
- Muto come un pesce o sveglierai gli altri- dice. Faccio il segno di cucirmi la bocca e poi entriamo, posiamo le culle e poi usciamo, lei torna a sbrigare le sue faccende ed io mi fermo un attimo alle macchinette per sgranocchiare qualcosa.

Inserisco i soldi, e il numero assegnato ad un Kinder bueno, ma con la fortuna che ho mi si incastra e non scende. Inizio a dare delle piccole botte alla macchinetta per fare scendere la merendina ma niente.
Poi si avvicina una ragazza.
- Aspetta - dice a bassa voce. Inserisce anche lei i soldi e digita il mio stesso numero. Così subito dopo scendono ben due Kinder bueno. Mi chino per prenderli e gliene passo uno.
- Grazie - dice.
- Grazie a te- dico facendo per allontanarmi.
- Com'è sei qui?- mi chiede bloccandomi.
- Mia mamma ha partorito e sono venuta a trovarla, tu?- chiedo per gentilezza, in realtà non mi interessa minimamente del perchè stia qui. Anzi giá è tanto se non mi ha riconosciuto. Insomma, si è una bella ragazza, ma io sono gay, è follemente innamorato di Harry.
- Mia sorella ha partorito, infondo siamo nello stesso reparto quindi non puó essere successo qualcosa di diverso.- dice accennando una risata.
- Comunque sono Eleonor - dice.
- Piacere Louis- dico stringendogli la mano.
- A ma sei quello di Xfactor - dice ricordandosi.
- Già - dico già stufo della conversazione.
- Cavolo la mia sorella è pazza di te, vorrebbe tanto fare una foto o incontrarti- dice.
- Oh quando vuoi- dico, per poi rendermi davvero conto di quello che sto facendo.
Merda, perché sono così gentile
- Allora dammi il tuo numero così poi ci organizziamo- dice.
- Okay- dico quasi costretto a dargli il numero.
- Ora devo andare, grazie di tutto - dice
Non rispondo.
- Mia sorella sarà felicissima- dice andando finalmente via.

Non faccio in tempo ad aprire il mio Kinder bueno e mangiarmelo in santa pace che Harry subito viene a farmi domande.
- Chi era quella tipa?- chiede
- Oh una tizia che mi ha parlato della sua vita noiosa anche se non gliel'ho mai chiesto- riassumo l'accaduto in breve.
- Gli hai dato per caso il tuo numero?- chiede
Sembra uno stolker con la sua vittima preferita.
- Si perché sua sorella è una nostra fan e vuole vederci. Ti spiace?- chiedo per gentilezza.
- No, ma verró con te - dice
- Certo- dico.
- Ah questo è per me?- dice sfilandomi dalle mani il Kinder.
- Grazie ti amo tanto!- dice iniziando a mangiare andando di nuovo verso la camera di mia madre.
Io vado verso la macchinetta prendo un altro snack e poi raggiungo Harry.

You changed my life || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora