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Arrivata a casa salutai le mie amiche e ringraziai la mamma di Giulia per avermi riaccompagnato. Entrai nel portone velocemente, salii le scale ed entrai furtivamente nel mio appartamento; attraversai la porta d'ingresso di soppiatto, in modo da non svegliare i miei genitori. Entrata nella mia stanza chiusi la porta alle mie spalle e mi spogliai gettando tutto sul letto; mi misi il pigiama e mi buttai a peso morto sul mio letto. Forse era stato il caso o forse l'avevo fatto inconsciamente, la mia faccia sprofondò nella giacca di Lorenzo che si trovava proprio sopra il mio cuscino. Spostai tutto ciò che c'era sul letto fino a gettarlo sul pavimento, mi infilai sotto le coperte e cercai di addormentarmi. La mia mente era scossa dai dubbi: cosa aveva da nascondermi Lorenzo? Perché mi aveva mentito? E perché si era comportato in quel modo?

13 Febbraio - ore 11:38. Mi svegliai serenamente quella mattina, ma i vestiti che giacevamo sul pavimento mi ricordarono all'istante tutto ciò che era successo la sera prima. Saltai giù dal letto, di corsa presi una busta, raccolsi e vi misi dentro tutto ciò che c'era sul pavimento, infine la nascosti nel mio armadio. Andando in cucina mi accorsi, sbirciando dalla finestra, che fuori nevicava davvero tanto. Mangiatami qualcosa per colazione, mi feci una doccia e mi vestii in fretta. Tornata in camera mia presi il cellulare e trovai quattro messaggi:

Mamma Sele, tesoro, fuori c'è una tempesta di neve e stamattina non ti abbiamo svegliata per andare a scuola. Io e papà speriamo di essere a casa per pranzo, un bacio - 10:43

Giulia Buongiorno Amica! Come stai? Ma cosa diavolo è successo ieri sera in quel giardino? Quando hai urlato ci hai fatto spaventare! - 09:31

Martina Giorno Sele! Come mai non venuta stamattina a scuola? Hai visto che bufera c'è lì fuori? - 09:02

Lorenzo Ciao Selene, scusami per ieri sono stato un stupido... Potresti ridarmi la giacca? Non posso uscire di casa con questo freddo della Madonna! xD - 08:20

Non risposi a nessuno. Che stupida che ero stata! Come avevo potuto lasciargli il mio numero di cellulare? Era quasi mezzogiorno quando, qualcuno suonò al citofono. <<Chi è?>> <<Sono Lorenzo, sono passato a prendermi la giacca...>> Richiusi di scatto il citofono. Come sapeva il mio indirizzo? Era forse un criminale? Uno stalker? Non riuscii ad allontanarmi dal citofono che questo suonò di nuovo <<Se non vuoi scendere salgo io. Aprimi....per favore...sto gelando.>> La sua voce era stranamente dolce; nonostante l'ansia gli aprì. Scattai in cucina e, rovistando tra i cassetti, presi un mestolo di legno. Se Lorenzo avrebbe provato a farmi del male gli avrei tirato un colpo. Il campanello suonò. Aprii di pochi centimetri la porta, giusto quanto bastava per vederlo meglio: indossava un paio di jeans scuri, una felpa grigia col cappuccio e una sciarpa nera che gli copriva il viso fin sotto gli occhi. <<Senti, stai fermo lì ok? Ti prendo la giacca.>> Sgattaiolai in camera a prendergli la giacca, ma quando tornai nel corridoio Lorenzo era entrato e aveva chiuso la porta. <<Che ci fai con quel mestolo di legno in mano? Non vorrai mica picchiarmi!>> disse mettendosi a ridere. Gli lanciai addosso la giacca, sperando che se ne andasse il più in fretta possibile. Squillò il cellulare, avevo appena ricevuto un messaggio:

Mamma Tesoro, purtroppo la tempesta di neve ci ha bloccati in ufficio. Non torneremo per pranzo. Controlla in frigo, dovrebbe esseri della salsa e qualche fetta di carne. - 12:16

Ero sola, con Lorenzo nel mio corridoio che mi stava fissando. Poteva succedere qualcosa di orribile...

Tell me your secret tonight || Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora