Tell me your secret tonight || Lorenzo Ostuni

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N.b: vi consiglio di leggere questo capitolo lentamente ascoltando "Say Something" di A Great Big World e Christina Aguilera

Nonostante il periodo, cominciò a tuonare e l'aria si fece più fredda. <<Ma non ti sei mai reso conto che così facendo hai solo peggiorato la situazione? Guardaci adesso... noi non siamo niente...>> Gli dissi, riuscendo a trovare un briciolo di coraggio dentro me. Mi avvicinai tentando di bacialo ma lui mi fermò. <<Hai ragione... noi... non siamo niente...>> Una lacrima finalmente era riuscita a scivolare sulla sua guancia. <<Nel messaggio...mi hai scritto che questa sarà l'ultima volta che ci incontreremo, poi ognuno andrà per la sua strada...Allora, io vado...>> Si asciugò la guancia con una mano e si alzò; ma io ebbi il tempo di prenderlo per mano e rimetterlo a sedere sulla panchina. <<Vuoi davvero che finisca così...? Dopo tutto quello che ho fatto per te... dopo tutti i guai e tutte le domande a cui solo di recente ho trovato risposta, vuoi andartene così?>> Con profonda amarezza mi resi conto che eravamo giunti alla fine. <<Cosa vuoi che faccia? Io... non sono il ragazzo dei tuoi sogni, credo di averti ferita abbastanza. Tu non meriti altre lacrime, soprattutto da parte mia...>> La sua sincerità mi smontò. <<Ti ho già creato troppi guai, Selene... lasciami andare... ti prego...>>

<<Lorenzo...io sono innamorata di te, lo capisci? Ti seguirei fino in capo al mondo per starti vicino. Non mi interessa quanti fan hai, quante ragazze ti amano e quante foto ti farai con loro. Io voglio solo...>> Lorenzo mi poggiò la punta delle dita sulle labbra. <<No. non lo capisco mi spiace...>> Tentava di fare l'uomo duro, ma come era ovvio, non era credibile. <<Allora sei come tutti gli altri!!>> Gli urlai istericamente. Mi guardò con stupore e scosse la testa. <<Tu non capisci...>> disse quasi sotto voce. <<No, carino. Io capisco benissimo. Tu sei solo uno stronzo!>> Gli mollai uno schiaffo, il cui eco risuonò nel parco deserto. Nello stesso istante, in lontananza, cominciai a sentire delle piccole gocce di pioggia inondare il terreno arido. Lorenzo, nonostante il segno rosso che gli avevo appena lasciato sulla guancia, restò immobile per alcuni minuti; poi si alzò. <<Forse, è meglio che vada ora...>> Disse tra le lacrime silenziose, ma non si mosse, prima di andarsene aspettava una mia reazione, una mia parola. Io non riuscii in nessun modo ad esprimere il mio dolore. <<Forse... è meglio che... non ci vediamo più. Scordati di me...di tutto...>> Aggiunse, e si voltò pronto per andare via, lontano da me.

Mosse un passo. <<Lory, aspetta...>> Si fermò di scatto continuando a voltarmi le spalle. Mi avvicinai a lui, non avevo parole da dirgli; ero troppo delusa. L'unica cosa che sentii profondamente di fare, fu abbracciarlo. Poggiando il viso sulla sua schiena e stringendogli le braccia attorno all'addome, riusci a percepire il suo stato d'animo; cominciò a tremare, mentre la lieve pioggia estiva si avvicinava a noi. Lorenzo mi prese le mani e sciolse il mio abbraccio voltandosi. I suoi occhi erano gonfi di lacrime. Ci stringemmo in un altro abbraccio, con la testa sul suo petto mi resi conto che non ci saremmo mai più rivisti, non ci saremmo mai più baciati e abbracciati, non avremmo mai più parlato o messaggiato col cellulare, non avremmo mai più trascorso le notti sotto le lenzuola. La pioggia ci aveva raggiunto, Lorenzo cominciò a singhiozzare. Lo strinsi con tutta la forza che avevo in corpo, mentre lui scoppiò a piangere stringendomi la testa con una mano e la schiena con l'altra. Avrei dato la vita per restare in quell'abbraccio, in qualche strano modo la morsa delle sue braccia mi faceva sentire libera. Libera di amare l'impossibile. I nostri pianti si confusero con la pioggia; e quando Lorenzo cominciò a mollare la presa, capii che quello sarebbe stato il nostro ultimo abbraccio. 

Lo vidi allontanarsi sotto la pioggia. Mentre restavo lì, ferma, col cuore a pezzi. La guerriera aveva perso la sua battaglia.

Ero stata sconfitta.