Ma la serata non terminò lì: adesso c'era la cena, offerta dal regista. A quanto pare il film, in America, aveva riscosso un grandissimo successo e tutti quelli che avevano partecipato, avevano guadagnato cifre da record. Il locale scelto per la cena si trovava alla periferia di Roma, era un'enorme villa antica circondata da un rigoglioso giardino in cui vi erano delle romantiche fontane. All'interno erano stati sistemati dei tavoli lussuosamente imbanditi e di fronte ad essi era stato montato, per l'occasione, una sorta di palco con un microfono. Durante la cena, che fu davvero deliziosa e rilassante, i partecipanti andarono sul palco a dire qualcosa e, di tanto in tanto, il regista chiamava qualcuno per invogliarlo a parlare al microfono. In quel momento, la persona destinata alla fatidica chiamata, fu Flavio. Con un cenno di imbarazzo salì sul palco e ringraziò il regista e lo scenografo per la commissione degli abiti di scena e per la cena alla quale stavamo partecipando; alla fine tutti applaudivano. Queste brevi scenette si ripeterono per tutta la serata; ogni qual volta che qualcuno parlava a quel microfono la sala scoppiava ad applaudire come se non ci fosse mai stato discorso più coinvolgente di quello, ma dopo un po' la mia pazienza stava per terminare.
Dopo ore di discorsi, che non erano altro che ringraziamenti, nessuno applaudiva se non saltuariamente. Poi il regista fece un'altra delle sue chiamate: a chi toccava stavolta? <<Ora vorrei chiamare sul palco una persona che ha una grande forza e che è riuscita a ricostruire la sua vita da zero...>> "Ecco, ci siamo... chiamerà me... ma col cazzo che salgo a parlare a quel microfono!" Pensai acida. Il regista continuò. <<Lorenzo, vieni...>> Flavio di voltò di scatto per vedere la mia reazione. Restai immobile, per brevi attimi il mio respiro si bloccò mentre un brivido gelato mi percosse la schiena. Vidi Lorenzo alzarsi da uno dei tavoli in fondo e salire sul palco. Mi stupii nel vedere che il suo aspetto, anche dopo tutti i fiumi di alcool che aveva ingerito, era immutato; come se il tempo e le sofferenze non lo avessero scalfito. Cominciò a parlare, ma data la sua timidezza, non riuscì a fare un discorso vero e proprio; balbettava malamente frasi, ringraziava questo e quello, tendendo lo sguardo vago, come se volesse evitare di incrociare quello altrui. Il regista, che probabilmente lo conosceva bene, lo interruppe un attimo e gli sussurrò qualcosa. Lui non sembrò molto contento della proposta del regista, ma si schiarì la voce e cominciò a raccontare...
<<Molti si sono chiesti che fine avevo fatto e perché non recitavo più in film di successo negli ultimi tempi... La verità è che... mi sono portato dentro un dolore troppo grande. Una sera ho bevuto una bottiglia di birra dietro l'altra..."per dimenticare" mi dicevo... mi stavo solo facendo del male. E più stavo male, più bevevo... è un circolo vizioso dal quale non sono più riuscito a tirarmi fuori. Sono stato male, non rispettavo i miei impegni lavorativi, ho perso gran parte dei miei soldi nell'alcool e... sono arrivato ad un punto in cui mi sono reso conto che avevo davvero perso tutto nella vita. In quei momenti, bevevo per morire... Poi ho cominciato a fare lo stesso sogno tutte le notti: vedevo il volto di una persona speciale per me... mi ha salvato! Ho deciso di farla finita col l'alcool e ho scelto di essere una persona migliore. Toccare il fondo mi ha permesso di crescere e maturare, e sono contento di essere qui stasera...>>
<<Non è Lorenzo.>> Dissi sottovoce a Flavio. <<Lorenzo non crescerà mai...>>
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Tell me your secret tonight || Lorenzo Ostuni
RandomDurante una festa Selene, un'ingenua ragazzina, incontrerà un giovane che la stregherà al primo sguardo. Lui la trascinerà in un travolgente vortice di passione ed erotismo che Selene ad un certo punto, non riuscirà più a controllare. Chi è lui? E s...