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20 Luglio. Giulia non aveva ancora risposto al mio messaggio, ma la cosa non mi preoccupò più di tanto. Nel pomeriggio trascorso da sola a casa, cominciai a pensare a tutto quello che era successo tra di noi: la festa di Carnevale, l'incontro con i quattro ragazzi, la bugia, il nostro litigio, la chiacchierata a scuola, il suo aiuto la notte della caduta, la sua compagnia il giorno dopo, i suoi rimproveri e poi la sorpresa che mi aveva fatto al parco. Non riuscii a spiegarmi il suo strano comportamento; avrei voluto cercarla, trovarla e ammazzarla di botte, ma non era così che doveva andare. Ore 19:55. Mangiai qualcosa e cominciai a prepararmi per la serata. Aprii l'armadio e, vedendo tutti i vestiti e i tacchi che avevo acquistato e accumulato in quei mesi, mi pentii del mio guardaroba. Quella sera volevo solo essere me stessa; sepolti sotto tutti quegli indumenti trovai un paio di jeans e delle magliette, "metterò questi" dissi nella mia mente. Ore 20:46. Uscii di casa e mi avviai al parco.

Ore 21:03. Appena arrivata alla recinzione vidi in lontananza una figura in avvicinarsi al parco; cominciai a provare una forte ansia e cercai di fare dei respiri profondi per tranquillizzarmi. Mi sedetti sulla stessa panchina della sera precedente, tenendo la testa bassa. Sentivo i suoi passi avvicinarsi a me e, più quel rumore si faceva forte più la mia ansia cresceva; cominciai a tremare. I passi si fermarono e vidi due piedi davanti ai miei; mi feci forza e alzai lentamente la testa: Lorenzo era lì, difronte a me. La flebile luce del lampione gli illuminava il viso scoperto, adesso si mostrava per quello che era realmente; la sua espressione era seria quasi cupa, i suoi grandi occhi scuri non mi fissavano più come una volta... adesso erano come due tempeste di neve, capaci di gelarmi dentro. Poco dopo si sedette accanto a me. <<Cosa devi dirmi?>> disse guardando fisso difronte a se. Tentai di rispondergli, ma appena aprii la bocca per parlare ero sul punto di scoppiare in lacrime; così decisi di aspettare. Lorenzo si voltò verso me e mi fissò. <<Perché non me l'hai detto fin dall'inizio?>> La mia voce tremava per la tensione. Lui restò immobile, quasi impassibile; poi abbassò lievemente lo sguardo. <<Perché... credevo che fosse la cosa più giusta.>> <<Non ti credo!>> Gli urlai. <<Credi che per me sia così facile vivere una relazione?! Credi forse che io abbia tutto questo tempo da dedicare ad un'altra persona?!>> Mi rispose alzando la voce, scosse lievemente la testa e sospirò.

<<Non volevi che tutti i tuoi fan sapessero che stavamo insieme, non è così? Da single fai più audience...>> <<Uh, non credo proprio...>> Disse. <<Allora mi hai usato solo per dimenticarti della tua ex...>> Qualche lacrima cominciò a sgorgare dai miei occhi. <<Non dire cazzate. Io non faccio queste cose, non sono il tipo.>> Lo guardai con una profonda tristezza e dissi <<E allora?.... Perché?>> Chiusi gli occhi e chinai la testa fino a poggiare il mento. <<L'ho fatto solo... per proteggerti...>> <<Da cosa?>> Lorenzo sospirò e mi poggiò una mano sulla spalla. <<Dagli occhi di tutti e dalla cattiveria che avrebbe potuto scaturirne...>> Alzai la testa: i miei occhi erano due grandi oceani e sulle guance due cascate di lacrime mi avevano inondato. <<Io e la mia ex.... litigavamo spesso per questo. Ho sempre voluto avere un rapporto diretto con i miei fan e, a volte questo la faceva soffrire, finché ci siamo lasciati. I primi giorni... li ho vissuti parecchio male.>> La sua voce cominciò a tremare. <<Non... non volevo che con te... succedesse lo stesso...>> Aveva gli occhi lucidi e cominciò a mordicchiarsi il labbro. 

Cosa avrei potuto digli adesso? 

Tell me your secret tonight || Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora