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12 Febbraio 2015 - Carnevale.

<<Questo o quello? E le scarpe? E sopra cosa metto? Secondo te farà troppo freddo?>> Erano le 18:43; io, Martina e Giulia stavamo scegliendo quale vestito e quali accessori abbinare per la festa di carnevale che si sarebbe festeggiata quella sera dalle 21:00 in poi. <<Secondo me, è meglio quello blu con gli strass dorati e la maschera abbinata. Per le scarpe ci penseremo dopo dai, dobbiamo ancora passare a casa mia a sistemarci i capelli e a rifarci il trucco, Selene sbrigati!>> mi disse Giulia. <<Noo, meglio quello nero, è sera il nero è più elegante. Anch'io voto per la maschera dorata, si intona bene con i tuoi capelli rossi e...>> stava per dire Martina ma io subito la interruppi <<Eccolo!!! Guardate che bello questo! Deciso, prenderò questo! Che ve ne pare?>>. In fondo a tutte le grucce e a tutti i pomposi abiti del negozietto di città, trovai uno splendido vestito verde smeraldo lungo fino ai piedi, le maniche arrivavano a metà braccio ed erano bordate da pizzo nero e fili dorati. Anche la parte del décolleté e dell'addome erano ricoperti dallo stesso pizzo. Nella parte posteriore, invece, la cerniera zip era nascosta da una fila di bottoncini dorati impreziositi da paillettes nere. <<Wow!>> esclamarono Giulia e Martina con gli occhi spalancati come se avessero visto la cosa più bella del mondo. <<Adesso cerchiamo gli accessori e andiamo!>>. Tutte e tre ci precipitammo tra espositori di bigiotteria e scaffali ricolmi di cianfrusaglie varie. Alla fine, oltre al vestito comprai degli ornamenti verdi per i capelli, un paio di orecchini dorati e una maschera in pizzo verde e dorato. <<Faremo tardissimo stasera, sono già le 19:37!>> gridò Martina <<e dai ragazze sbrighiamoci!>> Percorremmo di corsa il vialetto per arrivare alla fermata dell'autobus che stava per arrivare. Non potevamo rischiare di perderlo!

Erano quasi le 20:00 quando, dopo un estenuante viaggio in autobus ammassate come sardine e con le mani zeppe di buste e pacchetti, arrivammo a casa di Giulia. Sua mamma faceva la parrucchiera e si era proposta di acconciarci i capelli per la festa in maschera di quella sera. <<Allora ragazze, come li acconciamo questi capelli? Chi comincia per prima?>> chiese la mamma di Giulia. <<Mamma, falli a Selene, io e Martina abbiamo preso due parrucche bionde, è già tardi... metteremo quelle!>> disse Giulia con un risolino. I miei capelli rossi furono raccolti morbidamente, e adornati con gli ornamenti acquistati poche ore prima. Era arrivato il momento del make-up. Martina era una fanatica di trucchi, ogni qual volta che usciva un cosmetico nuovo, lei correva subito a comprarlo; certe volte ho creduto che lei tenesse una collezione di tutte quelle cose. Lei e Giulia cominciarono a scegliere gli ombretti e le matite insieme; io, invece, che solitamente non mi truccavo quasi mai ad eccezione di qualche matita colorata che utilizzavo ogni tanto per le occasioni, decisi di utilizzare solo un fondotinta leggero e un velo di cipria. Tralasciai gli occhi dato che avrei indossato la maschera e probabilmente avrei solo perso tempo prezioso per qualcosa che sarebbe stato nascosto; nel frattempo la mamma di Giulia ci aspettava in garage per accompagnarci alla festa di quella sera.

Ore 21:28, eravamo quasi arrivate quando la mamma di Giulia ci fece le solite raccomandazioni e ci disse di essere prudenti soprattutto se qualche sconosciuto ci infastidiva troppo. Il cancello principale introduceva ad un semplice ma curato giardinetto, costellato qua e la da piccoli lampioni attorno ai quali ronzavano delle farfalline notturne. Superato il giardino si entrava in una grande sala esagonale, che quella sera era stata adornata per l'occasione. In fondo a desta vi era una rampa di scale che portava al piano superiore, mentre a sinistra si trovava un piccolo bar improvvisato che distribuiva solo analcolici, infine al centro un piccolo palco quadrato di legno robusto fungeva da postazione per il dj. Sembrava una serata piuttosto tranquilla; nonostante arrivammo in ritardo la grande sala era piuttosto vuota. "Sarà un'altra serata noiosa" pensai, ma qualcosa nella mia mente mi suggeriva che qualcosa di tutt'altro che noioso sarebbe accaduto quella sera; non gli diedi peso ed insieme a Martina e Giulia, mi andai a sedere sulle scale sulle quali si trovavano alcuni nostri compagni di scuola.

Tell me your secret tonight || Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora