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Poggiai l'abito su una sedia li vicino e, mentre mi avvicinavo alla porta del camerino di Lorenzo, qualcuno da dentro l'aprì. Di colpo mi incollai al muro pregando che, né Lorenzo né la persona che era con lui, uscisse; le mie preghiere furono esaudire, nessuno dei due uscì ma lasciarono la porta socchiusa. Diventavo sempre più cosciente che i miei timori, secondo i quali Lorenzo aveva un'altra relazione, erano fondati. Con grande coraggio, tremando dalla paura per ciò che stavo per scoprire, avvicinai l'occhio alla fessura della porta socchiusa. Quello che vidi fu come una doccia fredda; Lorenzo era insieme ad una ragazza bionda che parlava con un tipico accento americano. Lei gli cingeva il collo con le braccia e il suo viso pesantemente truccato era a pochi centimetri da quello di Lorenzo; pochi attimi dopo lei gli stampò un bacio. <<Sharon, smettila... non è il momento.>> Le disse Lorenzo allontanandola. Sharon, il nome che mi aveva fatto sfuriare di gelosia, adesso aveva delle sembianze reali, era una persona in carne ed ossa. Mi allontanai dal camerino e uscii su una balconata a riprendere fiato; mi girava la testa dallo sconcerto. 

Dopo pochi minuti rientrai, presi l'abito per consegnarlo a Lorenzo ma la porta del suo camerino era aperta e dentro non c'era più nessuno. <<Cosa ci fai qui?>> Disse la voce cupa di Lorenzo dietro di me. Mi voltai di scatto e gli scaraventai l'abito addosso.  <<Io qui ci faccio il mio lavoro! Tu cosa ci facevi con quella lì? Vi ho sentiti!>> <<E' un'attrice con cui lav....>> <<E' Sharon, la tua ragazza...>> Cominciai a piangere. <<Mi fai schifo...come hai potuto dire che mi ami? Come hai potuto portarmi in giro per Roma fingendo di essere il mio "ragazzo"? Come hai avuto il coraggio di chiedermi scusa per quello che è successo anni fa e farmi questo?! Sei proprio un bastardo! Ti odio!!>> Gli gridai con tutta la forza che avevo tirandogli pugni e schiaffi. Lorenzo cercò a mala pena di difendersi, mentre i miei colleghi ci raggiunsero e ci divisero portandomi via. Scappai da quel posto e mi rifugiai in un vicolo li vicino; seduta a terra con le spalle al muro mi resi conto di quanto fossi stata sciocca... stavolta Lorenzo non aveva nessuna scusa, era stato un vero stronzo a mentirmi in quel modo; e stupida io che ancora una volta, nonostante lo conoscessi bene, mi fidai delle sue bugie.

Tornai a casa di fretta e mi buttai sul divano a piangere, ero disperata. Questo era un colpo davvero duro per me. Il mio cellulare continuava a squillare senza sosta, prima Lorenzo, poi Flavio... tutte chiamate alle quali non rispondevo. Quella sera qualcuno suonò al mio campanello; con le poche forze rimanenti mi avvicinai e aprii la porta d'ingresso. Flavio era venuto a trovarmi. "Perfetto, adesso sarò licenziata e dovrò tornare a casa dai miei. Almeno starò lontana da quello stronzo..." Pensai. Flavio non ci pensò due volte e mi abbracciò forte. <<Selene, che ti è preso? Cosa succede? Ti prego, parla...non farmi preoccupare...>> Adesso non avevo scampo, dovevo pur dirgli qualcosa... o continuare a mentire o dire la verità. <<Flavio, se... se ti dico una cosa... mi prometti che la prenderai come una confessione tra semplici amici?>> <<Si, te lo prometto.>> <<Alcuni anni fa io e Lorenzo... ci frequentavamo... ma ci siamo allontanati dopo troppe cose andate storte... Durante il mio primo giorno di lavoro me lo ritrovo davanti e... lui fa tutto il dolce, in questo mese mi porta in giro per Roma, mi dice che mi ama e poi? E poi oggi lo trovo...con quella!! E comunque... non è vero che Diego mi ha picchiata... era una bugia... >>  Flavio, in un primo momento sembrò ribollire di rabbia ma poi mi confortò in tutti i modi possibili.

<<Forse è meglio che lasci tutto e torni dai miei...>> Gli sussurrai prima di addormentarmi stremata.


Tell me your secret tonight || Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora