- 17 -

3.4K 181 18
                                    

25 Aprile - 17:29. Mi sorpresi nel vedere come, in quei mesi, ero cambiata. I capelli rossi, che prima curavo con cautela, adesso erano quasi sempre arruffati o raccolti in code o trecce. Quelle due linee sottili di matita colorata sugli occhi erano sparite, al loro posto c'era una maschera di fondotinta e due occhi minuziosamente truccati senza la minima sbavatura. Ero cambiata anche nel modo di vestire: i jeans e le magliette avevano lasciato posto a vestitini e tacchi alti . Ero una donna, ma all'interno fremevo ancora come una bambina; nonostante i miei 17 anni. Mi sentivo grande, pronta a tutto. Presi il solito autobus e mi diressi al solito posto. Solita porta aperta, solito messaggio, solite scale a chiocciola. La porta di quella che era diventata la nostra stanza si chiudeva e la musica partiva. Nudi, sudati ed eccitati; i nostri corpi lasciavano spazio al piacere fisico. Niente domande, tutto a buttane ancora una volta. I giorni passavano, così come le settimane; i nostri incontri continuarono, ma quello che succedeva nella nostra stanza cambiava. Cambiavano i tempi, cambiavano le posizioni, cambiavano i respiri.

Ma così come il mio aspetto, anche i miei sentimenti per Lorenzo cambiarono. Era ancora importante per me ovvio, ma ero scoppiata. Dovevo sapere la verità. 4 Maggio. Un altro incontro. Lorenzo smise di penetrarmi con forza e tremò per l'orgasmo appena provato, lo lasciai riposare un po' come al solito. La mia bomba era pronta. <<Lorenzo, devo dirti una cosa importante...>> Si mise seduto suo letto. <<Dimmi>>. Sentì una terribile fitta allo stomaco, per un attimo credetti che le forze mi stessero abbandonando ma riuscì a resistere e dirgli <<ehm...io...penso...forse...>> <<Cosa c'è?>> Disse cupo. <<Io ti amo.>> Nascosi la testa fra le spalle. Di colpo, l'atmosfera che poco prima era calda ed eccitante, diventò fredda come il ghiaccio. Nel buio vidi la sagoma di Lorenzo alzare la testa e guardare dritto verso di me. <<...ehm...>> Non sapeva cosa dire. <<Tu mi ami?>> Gli chiesi. Ma un attimo dopo mi pentii di averglielo chiesto. <<Si...>> Sentii tutte le tensioni sciogliersi all'istante. <<Ma... ecco, vedi io non sono fatto per le storie d'amore... e... se è questo quello che vuoi da me... beh... mi dispiace, ma non posso dartelo...>> SPAM! Come un pugno dritto in faccia.

Non era possibile, non potevo e non volevo credergli. Ma sentivo nel profondo che era sincero. Non proferii parola, mi alzai e andai in bagno. Appena chiusi la porta, la mia gola si squarciò. Gridai fino a farmi male i timpani. Un oceano di lacrime inondò il mio corpo nudo e scosso dallo shock. Mi ero illusa. Era stato tutto uno stupido sogno, solo questo. Non ero la sua ragazza e non lo sarei mai stata. Mi guardai allo specchio: il livido era riaffiorato dal fondotinta che era stato lavato dalle mie lacrime, sotto gli occhi due grosse macchie nere mi facevano sembrare un cadavere. Mi resi conto di due cose terribilmente vere: la prima era la frase detta da Giulia, quella mattina a scuola "e per cosa poi? Per una scopata con Lorenzo?" era vero; non ero io a fare l'amore con Lorenzo. Era Lorenzo che, semplicemente, mi scopava. La seconda era il mio pensiero secondo il quale "Lorenzo era il mio pusher di fiducia e fare l'amore con lui era la mia droga, la mia dipendenza." La droga uccide lentamente, senza rendertene conto. 

Ero in Overdose... 

Tell me your secret tonight || Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora