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12 Aprile. Era passato quasi un mese dal mio ultimo incontro con Lorenzo. Finalmente la morsa dei miei genitori si era allentata leggermente, ero più libera. Quel pomeriggio, parlando al telefono con Lorenzo, gli accennai che probabilmente sarei riuscita ad uscire e ad incontrarlo. <<Fantastico! Ci vediamo sempre al solito posto!>> Sembrava entusiasta di rivedermi; ero più che mai determinata a uscire da quelle quattro mura e riabbracciarlo forte, in tutto quel tempo mi erano mancate le sue "coperture", le maschere, mi erano mancati i suoi baci, le sue mani sul mio corpo. Se ci avrei fatto di nuovo l'amore? Probabilmente si. Quel giorno non mi importava di trovare le risposte alle mie domande... Quel giorno volevo solo Lorenzo tra le mie braccia e nient'altro. Tornata da scuola andai in cucina a parlare con i miei. <<Mamma, papà...volevo chiedervi una cosa>> dissi cercando di essere il più dolce possibile per intenerirli. Loro smisero di occuparsi del pranzo e mi prestarono ascolto. <<Oggi pomeriggio vorrei uscire. Solo poche ore, per le 21:00 sarò a casa, promesso.>> <<Dove vorresti andare?>> Chiese mia mamma dubbiosa. Inspirai profondamente come per caricarmi e le risposi <<Vorrei andare a trovare quella mia amica fuori città...>> <<No.>> Rispose secco mio padre. <<Perché!?>> Gridai inferocita. <<Non mi fido di te.>> Disse con una freddezza spaventosa. Mia mamma lo guardò turbata; mentre io mi chiusi in camera. Ma volevo fuggire. Lontano. Con Lorenzo.

Mia mamma entrò nella mia camera e si sedette accanto a me. <<Selene, io ti lascerò uscire. Ma devi dirmi la verità. Dove andrai?>> Il prezzo della mia liberazione era la verità; ma come avrei potuto dirle tutto ciò che avevo passato? "Mi sono innamorata di un perfetto sconosciuto che mi riempie la testa di dubbi, abbiamo fatto l'amore io e lui; e voglio solo stringerlo forte a me e non lasciarlo mai più." Non avrei mai avuto il coraggio di dirle questo. <<Ho conosciuto un ragazzo. Ci stiamo frequentando.>> Breve, ma sincera. <<E ti incontrerai con lui?>>  <<Si.>> Piombò il silenzio. <<Va bene, e come si chiama?>> Mi chiese. <<Lorenzo.>> Sentire la mia voce pronunciare il suo nome mi intenerì. <<Alle 21:00 DEVI essere a casa, chiaro?>> <<Si.>> Corsi alla toilette a farmi un bel bagno, sistemarmi i capelli e truccarmi. Tutte le volte che incontravo Lorenzo cercavo di apparire al meglio; facevo del mio aspetto un'esca per lui, come un vermicello per un pesce.

Ormai mancava poco alla fermata fuori città. Quando scesi e percorsi quei pochi metri a piedi, vidi davanti alla villetta, un ragazzo che guardava nella mia direzione. Avanzando pensai che fosse Lorenzo, ma prima che mi potessi avvicinare quel tanto che bastava per capire chi era entrò in casa. Era senza dubbio lui. Appena varcai la soglia del cancelletto mi arrivò un messaggio:

Lorenzo Ben arrivata Sele, chiudi la porta io ti sto aspettando di sopra. - 18:49

Dall'ultima volta era passato tanto, troppo tempo. La mia mente lo immaginava, il mio cuore l'amava, il mio corpo lo desiderava. Corsi su per le scale diritta nella stanza; non chiusi neanche la porta. Lorenzo mi aspettava seduto sul bordo del letto, al buio. Gli saltai in braccio stringendolo forte, lui ricambiò il mio abbraccio. Stretti in quella morsa mi sentii veramente libera... <<Mi sei mancato da morire!>> Gli gridai con la voce rotta dall'emozione. <<...Anche tu.>> Sussurrò.  Naso contro naso, le nostre labbra si cercavano e quando finalmente si trovarono e si unirono, i nostri corpi presero fuoco. I vestiti cominciarono a volare sul pavimento... Niente maschere, niente barriere, solo due corpi che stanno per unirsi, pronti ad esplodere di passione.

In quella stanza buia Lorenzo mi faceva sognare, era diventata il nostro nido d'amore.



Tell me your secret tonight || Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora