-secondo te che devo fare?-
Presi i libro di scienze dall’armadietto e lo chiusi subito dopo con un movimento deciso. Sophie sembrava sconcertata e soprattutto preoccupata. Le avevo raccontato tutto e sembrava non credere alle mie parole…non ci avrei creduto neanche io.
-il sabato viene uno psicologo a visitare alcuni ragazzi… Mr. Roan…forse..-
Le parole gli morirono in gola appena le mie labbra formarono una “o”. Psicologo? Non ero pazza. Non avevo bisogno di uno strizza cervelli.
-tesoro…forse è meglio che tu ci vada…per il tuo bene-
-NON POSSO ANDARE DA UNO STRIZZA CERVELLI?-
Ci fu un minuto di silenzio mentre gli altri studenti ci guardavano storti. Avevo alzato un po’ troppo il tono della voce, tutti le occhiatacce erano indirizzate a me. “perfetto”.
-ma pensaci…fallo per il bene tu…una, due sedute e poi basta! Non è così male…e poi si parla soltanto di te, è un occasione da non perdere…-
-non lo so…-
-Ju, pensaci.-
La campanella suonò e dovetti correre verso l’aula 5: il laboratorio di scienze.
Speravo che almeno lo studio mi distraesse, eppure sentivo ovunque quella dannata presenza oscura. Mi sedetti verso le ultime file dove il posto accanto al mio era libero.
Niall aveva tirato con dei suoi amici, anche se mi ero innervosita e l’avevo minacciato di non rivolgergli la parola per una settimana intera, ma non mi diede ascolto. Frequentava gente “cattiva”… peggio di Ryann, è a volte mi stupivo. Lui aveva l’anima buona, un cuore d’oro.. come faceva a stare con quei bulli? Sophie mi aveva ripetuto mille volte di lasciarlo, perché non era il ragazzo adatto a me… ma andasse a fanculo! Aveva torto.
-posso sedermi qui?-
Guardai in direzione del ragazzo che stava in piedi difronte al mio banco. Il suo volto era circondato da lunghi capelli castani con ciocche tendenti al biondo scuro, occhi a mandorla castani e delle labbra fine e rosse. Indossava una giacca in pelle con sotto una maglia grigia dei “Rooling Stones” che metteva in evidenzia il suo fisico magro e muscoloso. Scossi leggermente il capo per distogliermi dalla bellezza del ragazzo.
-certo..-
Si sedette accanto a me appoggiando un libro di musica sul banco, poi mi porse la mano.
-io sono Liam Payne - il suo tono di voce era mascolino e profondo, con un accento inglese, che a lui donava moltissimo. Un sorriso apparve nelle sue labbra, vedendo le mie guance leggermente arrossate. Gli strinsi velocemente la mano.
-Julie Set-
La lezione incominciò. Il prof stava spiegando l’astronomia, un argomento che mi sarebbe piaciuto molto ascoltare, ma la mia testa era altrove. Il pensiero di quell’uomo che aggrediva Niall mi tormentava ormai da giorni, e la paura si imbucava sempre nel mio corpo. Forse andare da uno psicologo non era una brutta idea, dopotutto sarebbe stato bello sapere cosa mi stava accadendo. La mia famiglia ,inoltre, sapeva che c’era qualcosa che non andava in me. Mi ripeteva sempre se stessi bene. Bill soprattutto. La depressione era quasi svanita dal suo comportamento e portava quasi ogni sera mia madre fuori a cena o a prendere un gelato. Ryann invece usciva sempre la sera oppure veniva sempre a trovarlo una cheerleeder di nome Debora… una notte avevo sentito delle urla provenire da quella stanza…meglio non impicciarsi e soprattutto non sapere.
A distogliermi dai pensieri fu una leggera gomitata di Liam. Mi passò un bigliettino.
“che palle...mi sto annoiando a morte xx”
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The Hell.
FanfictionJulie Set è una ragazza sedicenne come tutte le altre. Si è da poco trasferita a Mullingar con sua madre Mollie per lasciare il suo terribile passato alle spalle: la madre è stata violentata da Alex, il padre biologico di Julie. Presto la madre si r...