capitolo 13

1.4K 42 1
                                    

Le mie labbra sfiorarono le sue, mentre il mio respiro caldo si abbatteva contro il suo viso. Quelle iridi castane incrociarono varie volte le mie, stanche e deboli. Il mio tocco freddo sulla sua pelle sembrava provocargli piacere e la pelle d’oca si diffondeva pian piano su tutto il suo braccio. Il suo petto nudo e muscoloso premeva sulla mia canottiera bianca mentre le sue ginocchia sfioravano i miei fianchi.  Le sue labbra si separarono dalle mie.

-tanti auguri amore mio-

La sua voce era così calda e piena. Gli sfiorai delicatamente la guancia prima di riavvicinarlo nuovamente a me.

-non me lo ricordare…-

La sua risata mi fece sorridere. Liam si morse delicatamente il labbro inferiore prima di sfiorarlo contro il mio.

-sei così dolce-

-tu lo sei…non immagini quanto…-

Mi baciò il collo prima di sdraiarsi accanto a me, avvolgendomi con un braccio a se. Io e Liam stavamo insieme, da ormai una settimana. Niall era stato espulso da scuola… per aver picchiato il mio ragazzo quasi a sangue. Non l’avevo più visto. Era come se fosse scomparso nel nulla. L’ultimo ricordo che ho di lui, sono i suoi occhi, circondati da un livido viola. Erano tristi e angosciati. Ci soffrì per un giorno intero. Lui era il mio angelo, eppure sembrava tutto il contrario. 

Mi voltai verso Liam, ammirando il suo volto perfetto coperto leggermente da lividi e graffi. Scossi leggermente la testa e baciai lentamente il suo petto.

-stasera voglio festeggiare con te..-dissi in un sussurro. Sophie voleva organizzare una mega festa per il mio diciassettesimo compleanno, ma fortunatamente l’avevo fermata in tempo. Preferivo festeggiarlo con lei, Harry e Liam nel pomeriggio. Non volevo altro.  La sera, sarei andata in pizzeria con i miei familiari. Amavo le cose semplici e poi non era importante questo compleanno. Ormai tutti i compleanni sembravano stupidi da quando avevo 7 anni. Da quando mio padre ci lasciò. Mi ricordai tutte le volte che scartavo un suo regalo. Era sempre il più bello.

-mmm…allora ho fatto bene a portarti il mio regalo di compleanno-

Liam si alzò e prese una busta rosa accanto ai piedi del letto. Lessi il piccolo bigliettino lilla, sul bordo di essa.

“Tanti auguri al mio prezioso diamante, ti amo”

Mi morsi il labbro mentre una piccola risatina isterica uscì dalle mie corde vocali. Scartai il regalo. Un  abito verde smeraldo di seta con un motivo a fiori. Era meraviglioso. Mi alzai dal letto e baciai Liam.

-è bellissimo…-

-provatelo-

Presi il vestito ed andai in bagno. Uscì e vidi Liam guardarmi da cima in fondo. Si avvicinò a me, con passo lento e mi cinse i fianchi facendomi alzare di poco, fino a che le mie labbra sfiorarono le sue. Lentamente mi fece girare verso lo specchio. Sapeva che odiavo la mia immagine riflessa su di esso. Spostò i capelli su una spalla, che scesero morbidi. Le sue labbra baciarono il mio collo.

-sei meravigliosa…-

Disse sussurrandomi nell’orecchio. I miei occhi incrociarono quelli di Liam attraverso lo specchio che mi rubarono in un secondo. Mi persi nel suo sguardo, e per poco caddi a terra di quanto mi ero imbambolata. Le sue mani tenevano una collanina, con un ciondolo a forma di metà cuore. L’altra era sua. Me la mise e il ciondolo si appoggiò delicatamente sul petto. Lo presi con due dita e lo esaminai a fondo. Era semplice, color argento con piccoli diamanti sparsi sui lati. Mi girai verso di lui, incontrando nel suo collo l’altra metà del cuore. Lo unii al suo. Era una cosa sola, e insieme erano ancor più belli.

-ti amo-

LIAM'S POV.

Le sue iridi verdi erano così belle quando erano lucide. Era perfetta. E quelle parole che disse mi riempirono di calore l’animo. La sollevai leggermente.

-anche io-

Le mie labbra si unirono automaticamente alle sue. Sentì una lacrima scorrerle il viso e le mie braccia la strinsero più forte a me.

Ripensai a quello che mi aveva detto un mese fa Alex. Quello di pedinarla. Invece me ne ero innamorato. Amavo tutto di lei.  Mi venne una fitta al cuore. Come potevo causarle del male? Era una creatura troppo fragile. Non potevo infierire altro dolore. L’indomani sarei andato da lui. Dovevo finirla. Di scappare, di procurargli informazioni. Mia madre sarebbe stata bene.

La mia lingua esplorò la sua bocca. Non l’avevo mai baciata così. Era un modo più intenso per farla sentire più al sicuro. La strinsi ancora di più a me, ma mi staccai per un momento. Le mie mani arrivarono dietro la sua schiena, prendendo la cerniera facendola scendere giù. Il vestito cadde a terra. Sollevai Julie il tanto che bastava a spostare il vestito da un'altra parte. Sentì il suo respiro affannarsi. La spinsi verso la parete mentre il mio viso sprofondò fra i suoi seni, dove le mie labbra cominciarono a baciare. La sentì gemere.

-ti piace?-

Continuai a ripetere il movimento, mentre una mia mano teneva la sua gamba alzata toccando i miei fianchi.  Sentì le sue piccole mani graffiarmi la schiena nel mentre mi stringeva a se. Le mie labbra arrivarono sulle sue.

JULIE'S POV

Sentivo lo stomaco ribaltarsi di continuo dal piacere che provavo. Il mio respiro corto sembrava farlo eccitare. Chiusi gli occhi mentre con la bocca cercavo di incanalare più aria che potevo. Le mie mani gli sbottonarono i pantaloni, che caddero decisi giù toccando i miei piedi nudi. Il piede di Liam li spostò in un secondo e mi fece girare con il petto rivolto verso la porta. La sua erezione premette sul mio fondoschiena mentre entrambi ci muovevamo ad una velocità elevata.

-Liam…-

Continuai a chiamarlo per invogliarlo di più. Mi prese di peso e mi buttò sul letto, mettendosi sopra di me. Mi riaprì le gambe mentre il suo corpo si faceva spazio su di esse.

Le nostre labbra sembravano ormai un tutt’uno e pian piano ci fondavamo sempre di più. La mia mano cercò quella di Liam, per poi trovarla ed incrociarla. L’altra mia mano gli cingeva il fianco, avvicinandolo sempre di più a me. Sentì il suo movimento rallentarsi.

-non fermarti….continua- dissi.

-non oggi-

I nostri sguardi si incrociarono. Il mio era confuso e incredulo. Liam si spostò e si sdraiò di fianco a me. Presi la collana che mi circondava il collo. Mi alzai di scatto e andai verso la porta del bagno.

-vado a farmi una doccia- dissi in tono neutrale.

-Ju…-

Mi chiusi dentro il bagno e lì che le lacrime iniziarono a rigarmi il volto.

-ci vediamo stasera allora… ciao Ju-

-si...ciao-

The Hell.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora