Mi svegliai alle 6 del mattino, tormentata dalle immagini che durante la notte non mi fecero dormire. Guardai la mia immagine riflesso nello specchio. Ero un mostro. I miei capelli ricci erano completamente arruffati e disordinati, le occhiaie e le borse si impadronirono dei miei occhi e dei piccoli brufoli spuntarono sulla mia fronte. Odiavo il mio aspetto. Il mio sguardo scese più in giù, scrutando attento il fisico riflesso. Magro e con una prima di seno. Avevo preso da mia madre.
Mi allontanai dallo specchio non sopportando più di vedermi e mi indirizzai in bagno, dove aprì il rubinetto della doccia. Mi spogliai dei miei indumenti primaverili e mi infilai sotto il getto d’acqua calda. Amavo farmi la doccia con il calore dell’acqua. Quel getto schiarì i miei pensieri. Provavo ancora qualcosa per Niall, ma provavo anche qualcosa per Liam. Quel giorno avevo rivisto il Niall di un tempo. Quello dolce, premuroso.
Quando pensai a lui mi venne una fitta allo stomaco. Sbuffai. Cosa avrei detto a Liam? Dopotutto non c’eravamo chiariti per bene. Avrei chiesto una pausa? Non potevo. Non potevo farlo soffrire ancora. Le condizioni di sua madre influenzavano il suo docile cuore, se avrei chiesto una pausa il suo cuore si sarebbe sicuramente spezzato. Dovevo aspettare. Anche questo.
Chiusi il rubinetto ed uscì dalla doccia. Mi avvolsi nell’asciugamano e azionai il fono, asciugandomi i capelli. Indossai i primi vestiti che trovai nell’armadio: una maglia a maniche lunghe a strisce bianche e marroni e dei jeans neri a zampa d’elefante. Indossai le converse bianche e mi preparai lo zaino per andare a scuola.
Oggi uscivo presto. Saremmo andati al cinema a guardare un film sulla seconda guerra mondiale e dopo avremmo fatto una recensione. Il corso di musica era stato escluso dalla scuola, poiché molti ragazzi si concentravano solo su quello e non studiavano le materie scolastiche. Avevo tutti buoni voti. Sarei stata promossa con la media dell’otto. Almeno così mi aveva avvertita la professoressa d’inglese.
Qualcuno bussò alla mia porta.
-la colazione è a tavola..- la voce di mia madre mi fece voltare verso di lei.
-ok…tra un po’ scendo-
Mamma chiuse subito dopo la porta ed io ultimai le mie cose. Scesi di sotto e mi sedetti a tavola. Presi la brioche calda e la divisi a metà, poi la immersi nel latte. Dei capelli neri mi solleticarono il collo appena le sue labbra si posarono dolcemente sulla mia guancia destra.
-buongiorno rossa!-
La figura seducente di Ryann mi passò davanti, sedendosi difronte a me. Quei suoi occhi azzurri si incrociarono nei miei, e sentì le guance leggermente arrossarmi. Parve accorgersene e mi fece l’occhiolino. Finii la mia colazione e andai nuovamente di sopra a prendere la mia borsa. Afferrai il telefono sopra il comodino e scesi subito dopo. Salutai tutti e mi incamminai per andare a scuola.
La dolce musica dei Beatles invase il mio orecchio appena misi le cuffie su di esse. “Jude” era una canzone che amavo troppo.
Arrivai a scuola in anticipo. Il sole era caldo ma c’era comunque una fresca brezza che raffreddava l’atmosfera. Mi sedetti sopra gli scalini della scuola. La mia mente vagò spensierata facendomi ricordare alcuni momenti piacevoli che avevo passato sia con Niall e sia con Liam. Entrambi caratteri e bellezze differenti. Poi la mia memoria si concentrò su quei due nuovi ragazzi che vidi la sera del mio compleanno.
Il mulatto dagli occhi castani e il giovane ragazzo dagli occhi celesti, quello che aveva baciato Sophie. Il mio sguardo fu oscurato da delle mani. Soffici e fredde.
-chi sono?-
-Niall!-
Presi le sue mani e le tolsi delicatamente dalla mia visuale. I suoi occhi mi ipnotizzarono all’istante.
-ciao…-
Le sue labbra si poggiarono delicatamente sulle mie. Eppure non seppi resistere a quel bacio. Gli morsi il labbro inferiore e subito dopo si sedette accanto a me.
-che ascoltavi?-
-nulla…-
Prese la cuffietta e se la mise all’orecchio. Guardai l’ipod per vedere quale canzone era partita. “Let it be”.
Sentì la sua voce intonare la canzone. Era così bella, delicata, ogni parole che pronunciava, ogni frase che cantava esprimevano sentimenti. Ecco la cosa bella di quando canta. Si immedesima nelle canzoni, le canta con il cuore.
Era una cosa che amavo tanto di lui. Per un attimo era ritornato il vecchio Niall.
-dove sono finiti Tom e i suoi amici?- ci fu una breve pausa.
-non stavo bene con loro… mi sono accorto che avevi ragione. Ero cambiato, tantissimo. Sono qui per avere una seconda possibilità… ti prego, Ju! Tu mi piaci davvero tanto…-
-Niall.. io… non lo so…-
- io SO che provi qualcosa per me… lo percepisco.. quando stai con me, anche quando ti tocco semplicemente…- la sua mano poggiò delicatamente sul mio braccio. Sentì la pelle d’oca formarsi e un brivido passarmi lungo la schiena.
-sento la tua elettricità irradiarsi lungo tutto il tuo corpo… a me succede lo stesso solo quando ti guardo… o quando ti bacio…-
I suoi occhi guardarono curiosi le mie labbra che poi ritornarono di nuovo sui miei. Il suo viso si avvicinò di nuovo verso il mio. I nostri respiri caldi si infrangevano sulle guance di ciascuno e le nostre labbra a mala appena si sfiorarono.
-Ciao ragazzi-
Sophie rivolse un’occhiata atroce a Niall. Le mie guance diventarono completamente rosse.
-io vado…ciao Julie…-
Mi lasciò un bacio sulla guancia prima di alzarsi ed andarsene.
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The Hell.
FanfictionJulie Set è una ragazza sedicenne come tutte le altre. Si è da poco trasferita a Mullingar con sua madre Mollie per lasciare il suo terribile passato alle spalle: la madre è stata violentata da Alex, il padre biologico di Julie. Presto la madre si r...