NIALL'S POV .
L’unico suono che riuscì a sentire era uno sparo. Subito dopo il nero più totale. Il mio corpo era scosso da spasmi e il gelo si era impossessato di esso. La soffice erba aveva attutito il mio corpo. Sentivo del calore in un’unica zona. Portai la mano lì e un grido si impossessò delle mie corde vocali.
-AIUTO, AIUTO,AIUTO!-
Una voce femminile, molto vicino a me, gridava a squarcia gola. Sentivo il suo calore, le sue lacrime cadermi sul viso, le sue labbra baciare freneticamente le mie e i suoi singhiozzi. Provai un senso di colpa. Volevo dirle “Ehi tranquilla”, ma non ci riuscivo. Poi ricordai che quella ragazza era Julie. La mia amata Julie. La sentivo parlare con qualcuno. Stava chiedendo aiuto.
Sentivo la forza abbandonare tutto il mio corpo. Aprì gli occhi, la vista offuscata, ma seppi riconoscere quella figura tanto esile e delicata che un sorriso comparve fra le mie labbra. Il suo volto era vicino al mio e sentì l’elettricità irradiare i nostri corpi.
-Amore sono qui! Non mi lasciare…- capì subito quello che voleva dire. La mia mano che prima era appoggiata sulla ferita le accarezzò il volto. Vidi un rossore sporcarle la guancia. Sangue. Il mio sangue.
-Julie…-
Subito dopo un suono chiaro e distinto mi fece rabbrividire. Una sirena si stava avvicinando a noi.
-Amore andrà tutto bene.. andrà tutto bene-
JULIE'S POV
Le parole che dissi a Niall risuonavano più una convinzione verso me stessa che un’affermazione. La sua pelle sudata era bianca più del solito e le sue pupille erano dilatate. Il celeste dei suoi occhi stava pian piano diventando di un blu forte. Mi preoccupai. Subito dei paramedici presero il corpo di Niall e lo trasportarono in una barella.
-Vengo con voi-
**
Tenevo stretta la mano sanguinante di Niall alla mia, accanto alla mia guancia per fargli sentire la mia presenza. Avevo paura. Una paura indescrivibile. Ero scossa. Le immagini di quella sera mi fecero accapponare la pelle appena si proiettarono nella mia mente. Lo sguardo accattivante di mio padre, la Calibro 25… mi ricordarono un’illusione che avevo avuto tanto tempo fa, quando conobbi Niall.
Dopo mezz’ora arrivammo in ospedale. I medici trasportarono Niall in sala urgenza ed io restai lì, ad aspettare. I miei occhi non riproducevano più lacrime, ma sentivo il cuore in frantumato, spezzato. Mi accasciai a terra per il dolore e per la stanchezza. Mi portai le mani sul viso e le mie corde vocali emisero un grido stridulo, freddo. Sentivo il cuore battere forte, troppo veloce per contare i battiti. Non riuscivo a far entrare aria nei polmoni. Tutto il mio corpo era preso da scosse forti e tremolii continui.
“Perché? PERCHE?” Non riuscivo a darmi risposte. Perché lui e non me? Troppo facile? Era un avvertimento?
Ero entrata nel panico.
Il cellulare mi squillò. Era mio fratello.
-Julie, dove sei?-
-RYANN HANNO SPARATO A NIALL! TI PREGO VIENI, HO BISOGNO DI TE- la mia voce era stridula, non riuscivo a scandire le parole.
-Arrivo subito! Non muoverti di lì-
Riattaccò. Avevo realmente bisogno di lui. Adesso dovevo raccontargli tutto, dovevo raccontare tutto a mia madre, a Bill, alla polizia. Non potevo più tener segreto tutto questo. Mamma doveva andarsene e presto. La prossima vittima sarebbe stata lei o uno dei miei familiari, non potevo permettere tutto questo.
Alzai lo sguardo, da lontano vidi un ragazzo che mi fissava. Portava le mani fra i capelli e a passo lento venne verso di me.
-Julie…non doveva accadere questo…-
Liam mi aiutò a rialzarmi e le sue braccia strinsero forte il mio esile corpo avvolto dal soffice vestito color panna ormai sporco di sangue. Non riuscivo a guardarlo negli occhi, non riuscivo a parlargli, non riuscivo ad arrabbiarmi con lui. Non sentivo niente. Non provavo niente. Era come se fossi entrata in una bolla d’acqua e non riuscivo ad uscirne. Non volevo uscire.
-Non doveva andare così.. ho cercato di fermarlo ma..-
Il mio sguardo privo di emozioni incrociò quello pentito di Liam.
-Vattene Liam... Sparisci dalla mia vista-
Mi sentivo straziata, stanca, depressa. Mi andai a sedere in una sedia, appoggiata sul muro spoglio dell’ospedale. Sentì un altro corpo sedersi accanto al mio e un braccio appoggiarsi sulla mia spalla come conforto.
-Liam… non ho voglia di parlare, soprattutto con te! Vattene-
-No, Julie. Non me ne vado-
-Se devi restare… prendimi un bicchiere d’acqua, per favore-
Liam si alzò e sparì nel buio. Ero rimasta da sola. Di nuovo.
LIAM'S POV.
Non doveva andare così. Il senso di colpa era troppo forte. Era colpa mia se Niall adesso si ritrovava in ospedale.
La macchinetta era ancora accesa fortunatamente. Inserì gli spicci e comprai l’acqua. La presi e mi rigirai per riandare da Julie. Mi persi nei pensieri.
FLASHBACK
Alex era difronte a me. Vestito di nero, un nero che trasmetteva paura e odio. In mano teneva una Calibro 25, indietreggiai di qualche passo.
-Cosa vuoi fare con quell’arma-
L’uomo mi guardò e un sorriso provocatorio si formò nel suo viso.
-Lo sai cosa voglio fare…-
Mi si gelò il sangue. Julie.
-Non puoi-
-Certo che posso… deve pagare, deve morire –
Alex avanzò verso di me.
-E’ colpa tua se morirà… ricordatelo…-
Negli ultimi mesi non avevo fatto più rapporto a quell’uomo e adesso per colpa mia Julie pagherà. Non potevo permettere questo.
-NON PUOI FARLO ALEX-
La mia saliva colpì in pieno il suo occhio. Adirato mi colpì allo stomaco, facendomi perdere i sensi.
FINE FLASHBACK
Arrivai in sala. La luce fioca illuminava Julie che teneva la testa fra le mani.
-Ecco a te-
Alzò la testa e prese la bottiglia. Ne bevve più della metà. Le lacrime riaffiorarono sul suo volto pallido e stanco.
-Ti prego Ju…non fare così… starà bene…-
Julie alzò lo sguardo, ma non era diretto a me. Un’infermiera venne verso di noi. Julie si alzò di scatto.
-Siete i familiari o amici dei signor. Horan?-
-Si, sono la sua ragazza-
Entrambi ci guardammo negli occhi. Un filo di tristezza invase il mio umore. Aveva deciso. Niall era diventato il suo ragazzo. Io ormai non contavo più niente.
-Io sono un suo amico-
La signora ci scrutò entrambi, prese un bel respiro.
-Ecco… il signor. Horan è….-
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The Hell.
FanfictionJulie Set è una ragazza sedicenne come tutte le altre. Si è da poco trasferita a Mullingar con sua madre Mollie per lasciare il suo terribile passato alle spalle: la madre è stata violentata da Alex, il padre biologico di Julie. Presto la madre si r...