capitolo 34

1K 48 15
                                    

Non potevo crederci. Prima Niall e adesso Mollie. Vuole qualcosa da me. Avrebbe ucciso pur di andare con lui in Italia. Non smetteva di perseguitarmi.

La donna mi porse un fogliettino e lo presi.

-Mi...mi ha detto…d…di darti questo-

Apri il fogliettino che era piegato in due.

“Cara Julie,

O vieni con me o altre persone a cui tieni si faranno molto male… Che ne dici di Ryann? O di Sophie? O ancora meglio.. di Harry?

Prepara le valigie mia cara, stasera partiremo.

Alex xx”

La lettera cadde dalle mie mani. Ero pietrificata. No, non poteva fare del male a loro. Soprattutto ad Harry… non poteva farmi questo. Niall prese la lettera e la lesse. La stracciò in mille pezzettini e la cestinò. Poi mi prese il volto e mi guardò dritto negli occhi. Percepì la sua paura, la paura di perdermi. I miei occhi si gonfiarono. Le mie mani presero i suoi polsi.

-Tu non andrai con lui, scordatelo. Avvertiamo la polizia… loro sapranno cosa fare…-

-Niall… io devo andare-

-Ti prego Julie, non andare-

Gli scese una lacrima. Le sue labbra pressarono forti sulle mie, ma fui io a separarmi. Mi guardò confuso, gli asciugai le lacrime, poi respirai a fondo.

-Mi dispiace…- dissi con un filo di voce tremante.

Di nuovo la paura e il vuoto si impossessarono di me.

-Tu non puoi farmi questo-

-Ha ragione Niall…- La donna si intromise e venne verso di me. – Julie, tesoro, mi dispiace così tanto… non volevo che lo scoprissi così…-

-Mamma…-

-Amore mio, io non sono tua madre…-

Mi strinse forte a se, il suo respiro interrotto dai singhiozzi si infrangeva sull’ incavo del mio collo. Iniziai a piangere e a stringerla forte a me. Era l’unica donna che mi aveva assicurato protezione, una casa. Allora era tutto vero. Io ero stata adottata. Ne Alex, ne Molli erano i miei genitori. E allora chi erano? Chi sono IO?

Tante domande ma nessuna risposta. Era straziante quella situazione.

-Non volevo dirtelo… volevo che tu fossi felice-

-Ma io sono felice-

-Non negarlo amore… tu non sei mai stata realmente felice…sin da piccola-

-Tu che ne sai?- Mi separai dall’abbraccio.

-So che ti facevi del male…  non ero così stupida… la notte, venivo da te… guardavo i tuoi polsi… e ogni volta provavo una fitta al cuore sapendo che non potevo aiutarti… mi dispiace così tanto….-

Mi riabbracciò. Vidi Niall che ci guardava. Aveva la mascella tesa e le lacrime agli occhi. Si accorse che lo guardavo, così salì le scale… facendoci rimanere sole. Mi venne una fitta allucinante al cuore.

-E per questo che ci siamo trasferite?-

-Si amore mio, l’ho fatto per te. L’Italia per te era un incubo, non potevi stare più lì… credevo che qui, a Mullingar, saresti stata finalmente felice… ma invece… -

-O Mamma… grazie-

-Ti amo tesoro mio-

-Anche io-

Nonostante tutto  l’amavo come una madre. La feci sdraiare sul divano.

-Adesso dormi…-

-Ti prego Julie… non andare con Alex-

The Hell.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora