9. Are you crying?

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Il concerto quella sera era durato più di quello che sentivo, come se il tempo in determinati momenti scorresse più lento e scandito. I miei occhi, seppur mascherati di allegria e gioia , per rendere al meglio sul palco e per non far preoccupare nessuno dei miei fan, cercavano continuamente quelli di Camila, ma prontamente, quando lei faceva lo stesso, cercavano inesorabili di confondersi con lo scenario e non far trapelare nessuna emozione. Quella sera , Who Are You era la canzone che più non volevo arrivasse, perché nonostante mi nascondessi, nonostante l'orgoglio , nonostante la rabbia, quel pezzo era quello che rappresentava più me e Camila e non potevo far niente per dimenticarlo o scordarlo.
In quella canzone era descritto il nostro legame, era come se in quella canzone il resto si annullasse e Camila cantasse per me e io per lei e nonostante cercassi di non pensarci anche in quell'occasione il mio canto era indirizzato a tutti quegli spettatori, ma in particolare a lei, come sempre.
Dopo il concerto evitai qualsiasi festeggiamento, nonostante la tappa fosse Sold Out e le ragazze volevano esultare con tutto il management , lo staff e il fan club.
Mentre chiusi la porta del backstage sentii una voce familiare interrompere la mia camminata.
"Stasera sei stata grandiosa!"
Mi voltai, Forse un po' incredula , ma anche forse un po' infastidita , visto che davvero non avevo voglia di parlare con nessuno.
"Brad.. Ciao! Sei venuto! Che bella sorpresa" dissi, fingendo che tutto vada bene.
"Eh si, siamo rimasti a Miami un altro giorno che domani abbiamo l'aereo per la California e .. Perché non passare a vedere il concerto delle nostre amiche? Infondo dovevamo ricambiare il favore"- disse il cantante dei The Vamps avvicinandosi.
"E gli altri ragazzi?" - chiesi cercandoli coi la coda nell'occhio.
"gli altri sono con le altre a salutarle e chiacchierare!"
"Ah bene, allora forse sarà meglio che vada a salutarli.." - dissi iniziando a camminare verso il backstage.
"Aspetta Lauren.. Volevo parlarti.. Da solo.." - la voce del ragazzo si fece improvvisamente seria e allora mi voltai nuovamente verso di lui per capire cosa ci fosse che non andava per parlarmi così.
"Dimmi Bradley, è successo qualcosa?"
"Si tratta di .." - si interruppe non terminando la frase.
"Dimmi dai, non farmi preoccupare."
"Ma io ti piaccio?"
A quella domanda sbarrai gli occhi, perché proprio non me l'aspettavo.
"Tu cosa?" - ripetei un attimo confusa dalla domanda del ragazzo.
"Hai capito, io ti piaccio?"
"Non lo so Bradley, io non so cosa dire.. Cioè sei un bravissimo ragazzo e dolce, mi trovo bene con te , ma non ti ho mai pensato sotto questo punto di vista.." - cercai di rispondere a Bradley nel modo più chiaro possibile e sincero, perché davvero non avevo mai pensato a una possibile storia tra di noi.
"Io invece sempre, ho sempre pensato a te e a me insieme, i tuoi occhi, Lauren, mi hanno fatto perdere la testa. Sei così intelligente e spiritosa.. Inizialmente avevo pensato che le voci tra te e Camila fossero vere, ma quando ha baciato Michael ho subito cambiato idea.."
"No aspetta scusami, quali voci? La storia Camren?" - gli chiesi cercando di fare il punto di ciò che aveva detto.
"Si, perché non erano solo le voci ad avermi destato confusione , ma il modo in cui lei ti guarda, continuamente. Il modo in cui ti proteggeva da tutto e tutti ed era gelosa di chiunque ti passasse anche a 3 metri di distanza.. ma dopo aver baciato Michael sicuramente non potevano essere vere.. "
La sua frase mi riportò al mio problema principale , ovvero il mio non riconoscere più Camila e i suoi comportamenti , e il suo avermi ignorata per due giorni. Fu per quello che decidi di tornare nel van dove ero sicura Camila mi stesse aspettando sperando di incontrarmi da sola.
"Bradley io devo andare.. Scusami ma devo andare.."
Il ragazzo non fece in tempo a capire che io mi allontanai , le lacrime tornarono a rigare il mio viso, ma era una situazione che dovevo risolvere adesso , solo con l'artefice di tutto questo.
Arrivai davanti la porta del van e la aprii sicura di chi avrei trovato al suo interno.
"Lauren.. Ti prego parliamo ?" - mi disse la cubana alzandosi dal divano.
Il mio viso era ancora tutto pieno di lacrime ma non potevo pensare ad asciugarmi la faccia, perché la mia concentrazione era tutta focalizzata su ciò che dovevo dire.
".. Lauren ma stai piangendo.." - disse Camila avvicinandosi a me.
"Perché mi hai fatto questo?" - le chiedo gelando la situazione e il suo sguardo.
"Lauren, posso spiegarti.."
"No tu non puoi spiegarmi, perché la mia testa ha trovato talmente tante risposte per quello che hai fatto che potrei scriverci un libro. Dopo non si sa quante settimane ad organizzare quella sorpresa e a trovare il coraggio di cantare quella canzone davanti a te, tu che fai ? Mi ignori per due giorni. Lo sai quanto ho paura a fidarmi delle persone, quanto ho paura ad aprirmi e a dimostrare totalmente ciò che sento e quanto ci tengo e con te non mi sono mai privata di nulla , ma soprattutto ho cercato di dimostrarti quanto ci tenessi sempre, perché sapevo che tu mi avevi donato tutto di te, dalla tua quotidianità , a tutto ciò che di più caro potevi regalarmi. D'improvviso, nel momento in cui più avevo bisogno che tu ci fossi, dopo averti dimostrato quanto tu fossi importante, mi hai ignorato per due completi giorni. Come se non bastasse alla festa da noi hai iniziato ad essere un'altra Camila che continuava ad alimentare un carattere e ha personalità che non erano per niente i tuoi. Ho risposto anche male a Clifford, davanti a tutti perché è uno stupido e un cretino , non ti rispetta e non gli frega nulla di te , e io invece che per te potrei uccidere o tingermi i capelli di verde , mi hai continuato a ignorare. Lo hai baciato, davanti a tutti, quando so che tu prima di baciare qualcuno ti fai mille domande, e in più in un momento in cui nemmeno tu probabilmente volevi, perché io ti conosco Camila, più di tutti e nonostante questo tu l'hai fatto. E come se non bastasse sono entrata in quella dannata stanza e ho dovuto vedere che lui ti ha ribaciato e tu non ti sei ritirata per niente . Uno stupido cretino che non merita nemmeno un granello di te è entrato nella tua vita e tu gli hai spalancato la porta. E mi sono stufata di stare male per le persone a cui do tutto , quindi ti prego di non farmi stare male più , ti prego. Tu sei l'unica che può farmi stare bene e male nell'arco di un secondo. Io sono sempre legata a te, anche se tu fossi dall'altra parte del mondo e spesso vorrei non fosse così, perché ogni cosa che vivi tu si ripercuote su di me perché vorrei tu avessi tutta la felicità di questo mondo, e per farlo ti darei tutta la mia, anche se questo significherebbe vivere in Tanzania con 3 ml d'acqua al giorno in una grotta in fondo al bosco senza nulla da mangiare."
Mi fermai, perché non avevo più fiato nei miei polmoni e perché forse mi ero sfogata talmente tanto da riuscire a essere un granello più felice e soddisfatta.
Alzai lo sguardo e vidi Camila piangere davanti a me, totalmente assente e sconnessa dal mondo come se l'avesse colpite un'onda anomala all'improvviso.
"Hai ragione e io non ho scusanti, so solo che se tu non mi perdoni Lauren io non posso continuare a respirare, né a fare nulla, nemmeno a guardarmi allo specchio." - disse la ragazza riuscendo a dire tutto con un filo di voce.
"Camila.. " - la voce uscii da sola dalla mia bocca e istintivamente la abbracciai, perché non potevo vederla così davanti ai miei occhi senza non fare nulla.
"Non lo fare, non mi abbracciare.. Non me lo merito .. Non volevo baciare Michael, né prima né dopo ma la cosa che più mi fa star male è che l'unica persona che mi ha visto era l'unica che non volevo lo vedesse.." - disse Camila tra le mie braccia. Sentivo che le sue lacrime stavano completamente bagnando la mia Maglia ma non me ne importava .
"Camila.. Lo sai dannazione quanto ho paura di perderti e quanto voglio che tu sia sempre sincera con me. Anche se mi odi , anche se mi detesti.. Tu devi dirmelo, sempre e non devi aver paura di nulla.. " le dissi stringendola ancora di più nelle mie braccia.
"Vorrei dirti tutto, davvero.. Ci sono alcune cose che ti potrebbero allontanare da me però, perché so che non vorresti sentirle.." - disse la cubana abbassando il viso nel nostro abbraccio.
" non esiste ragione al mondo per cui potrei allontanarmi da te." - le dico voltando la testa verso di lei. Il nostro abbraccio si fece ancora più intenso e stretto.
"Promettimelo." - in quell'esatto istante il suo viso si alzò e incontro' il mio a pochi centimetri di distanza. Continuammo a guardarci, senza renderci conto della vicinanza tra i nostri visi.
"Te lo prometto" - gli dissi.
Ci accorgemmo della posizione dei nostri volti ma nessuna delle due si allontanò, anzi per un attimo ebbi la sensazione che Camila si stesse avvicinando lentamente alle mie labbra.

"Allora? Venite o no?" - la porta del van si spalancò.
Ci staccammo immediatamente forse non pienamente consapevoli di quello che stava per succedere se Ally non fosse entrata dalla porta.
"Arriviamo arriviamo, dacci due minuti!" - risposi per entrambe.
"Ok vi aspettiamo!"- disse Ally richiudendo la porta dietro a se.
"Camila che stav.." - "Andiamo Lauren, ci aspettano" - disse la cubana fermandomi e interrompendomi . Sicura che magari fosse stato un caso e niente di importante le sorrisi e aprii la porta del van per farla passare.
"Prendimi la mano" - mi chiese la cubana guardandomi negli occhi.
"Andiamo." - le risposi prendendole la mano e chiudendo la porta dietro di me.
Non so bene cosa fosse successo quella sera, sapevo solo che gli avevo promesso che niente e nulla ci avrebbe separato e così sarebbe stato perché la vita mi aveva donato Camila sul mio cammino e niente e nessuno poteva far si che il legame tra noi due venisse meno.

Philophobia; camren - chap. 1 #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora