19. Please, Stay.

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Più mi muovevo e più le luci dei flash che dominavano l'altra stanza stavano lentamente lasciando il loro posto alle lampadine soffuse del corridoio. In quella parte c'erano solo stanze private, sicuramente riservate a convegni, incontri, riunioni e aperitivi privati. Il resto della première era esattamente dall'altra parte, mentre qui sicuramente non c'era nessuno, a parte me e Camila. Aumentai il passo, notando come le lunghe porte d'orate che contornavano quel corridoio stavano lentamente diminuendo.

Dov'era Camila? me lo stavo chiedendo davvero troppe volte in testa e nel mentre ero sempre lì a farmi questa domanda, mentre nel mio cuore mi chiedevo se davvero stessi facendo la cosa giusta. Una conferma del fatto che stavo seguendo la "pista" giusta era il rumore degli alti tacchi di Camila, che continuavano a farmi da colonna sonora anche se la sua figura non era nel mio raggio visuale. Ripensavo intanto a ciò che era successo poco prima: l'attenzione di Camila l'avevo sicuramente rubata da quello scenario di gossip d'amore che si era creato attorno a lei e Shawn. E questo era il mio obbiettivo, anche perché le conferme più grandi si hanno solo con l'effetto sorpresa e dal vivo.

Arrivai alla fine del corridoio senza nemmeno accorgermene e a distanza di 5 metri mi accorsi dell'unica porta semi chiusa che c'era rispetto alle altre: la sala soprannominata "Falling". Entrai dentro facendo un lungo respiro: la sala era totalmente al buio e con la mia mano sinistra cercai, inutilmente, il tasto della luce per vederci qualcosa.

"Camila, sei qui?" - dissi alzando leggermente il tono della mia voce per attirare la sua attenzione.

"Si." - sentii una voce rispondermi distante da me.

"Amo il buio , ma che dici se accendiamo la luce? Non so nemmeno da dove mi stai parlando..." - non riuscì a finire il discorso che sentii dei passi , gli stessi di prima, avvicinarsi a me con una lentezza quasi angosciante.

"Camz, stai accendendo tu le luci?" - dissi cercando il suo sguardo , anche se il buio non mi dava possibilità di visibilità.

Non ebbi risposta. 

Il mio respiro si fece sempre più pesante quando sentii il fiato di qualcuno solleticarmi l'orecchio. 

"Non c'è bisogno di accendere le luci." - disse allungando la sua mano Camila e solleticandomi il braccio destro che era allungato sul mio fianco. Le sue labbra lasciarono un dolce bacio sull'incavo tra il mio collo e la mia spalla e dopo aver lasciato la sua "impronta " in quel punto il suo viso si avvicinò lentamente al mio.

"Camz, non credo sia il luogo adatto per fare niente.." - dissi con una voce tremolante. L'effetto che mi faceva Camila era devastante e nonostante ci fossero state parecchie effusioni tra noi due "segretamente" , avevo sempre in testa il ricordo di qualche giorno fa in cui eravamo a un passo dal diventare il ricordo d'amore più importante per entrambe: la prima volta.

"Hai paura?" - rispose rimanendo a qualche millimetro dal mio viso. 

Non dissi nulla. Sentivo però il suo respiro solleticarmi le labbra e il viso intero. Camila era sempre una grande incognita per me: era in questo gioco di baci ed avvicinamenti che mi rendevano debole e fragile. I miei sentimenti erano chiari, e forse lo erano anche per lei, soltanto che non era pronta a fare il grande passo e io mi accontentavo di questo, sperando che alcune mie azioni potessero finalmente convincerla a vivermi senza timore di amarmi davvero.

"Sei venuta a questa première ...con questo vestito... volevi attirare la mia attenzione vero?" - disse la ragazza continuandomi a fissare ininterrottamente.

"Ci sono riuscita?" -risposi dopo qualche secondo. La distanza tra di noi si faceva sempre più nulla.

"Lo sai benissimo." - rispose la ragazza. Improvvisamente si avvicinò alle mie labbra focosamente baciandomi appassionatamente e stringendo il mio viso tra le sue piccole e minute mani. La sua mano destra si avvicinò poi ai miei capelli , accarezzandomi delicatamente ogni parte tra la mia testa e il mio viso. Le mie mani stringerò dolcemente i suoi fianchi, diminuendo sempre di più la distanza che c'era tra i nostri corpi. Improvvisamente sorrisi nel bacio e la cubana si allontanò di scatto.

Philophobia; camren - chap. 1 #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora