Rimasi immobile davanti quella figura che rifletteva le sue iridi marroni nei miei occhi verdi. Sentivo il cuore saltare qualche battito ogni volta che realizzavo la situazione che stavo vivendo: Camila era li, di fronte a me. Il suo volto era visibilmente triste, ma erano i suoi occhi a raccontare di più: Le occhiaie delle notti precedenti erano marcate sul suo viso, come se avesse del trucco sfumato sotto alle palpebre; in più i suoi occhi erano rossastri e lucidi, che mostravano la Camila che avevo sempre amato fin dal primo momento, anche quando non realizzavo il sentimento che provavo per lei. Era lì, di fronte a me, e io mi sentivo delusa e amareggiata, ma mi sentivo anche impotente e indifesa. Sapevo che quel momento lo temevo, perché non avevo avuto ancora il tempo di ragionare sul da farsi. Quale parte di me avrebbe vinto? Quella innamorata o quella arrabbiata e delusa?
"Ti chiedo solo qualche minuto, fammi spiegare" - sussurrò la ragazza, non perdendomi di vista per un secondo. Le sue mani si contorcevano davanti al suo abito arancione che indossava, segno evidente del suo nervosismo.
La mano che prima era poggiata sulla maniglia della porta, cadde sul mio fianco, parallelamente all'altra, e sentivo le mie braccia tremare lievemente, in attesa della reazione che avrei avuto da lì a poco. Il ricordo di ciò che era successo con Shawn, quel bacio, quell'intervista, arrivarono nella mia testa e la parte non razionale di me, quella peggiore, emerse.
"Vattene via" - dissi, scurendo il mio sguardo. La rabbia che cresceva dentro di me stava sovrastando quell'istinto di tenerezza nel vedere Camila così fuori di me.
Il suo viso si fece sempre più ferito, quando vidi il suo labbro inferiore tremare leggermente, mentre la sua bocca si stava lentamente aprendo per dire qualcosa.
"L-Lauren, ti prego asc-ascoltami.." - bisbigliò la ragazza mentre con le sopracciglia stava cambiando l'espressione sul suo volto. Lo potevo captare: stava cercando di essere determinata e convincermi ad ascoltarla, ma non penso fosse il momento adatto, anche perché la mia mente si annebbiò e iniziarono ad uscire parole su parole dalla mia bocca, senza avere il controllo su di esse.
"Oh si ti dovrei ascoltare giusto? E sentiamo: cosa dovrei ascoltare? Di come hai baciato Shawn la stessa sera in cui ci siamo baciate dopo la première? Di come hai voluto avvicinarti così tanto a Shawn poco dopo che sei uscita dalla sala nel corridoio della première? Oppure di come hai nascosto tutto fino a una settimana fa, senza darmi nemmeno un accenno su quel dettaglio, nemmeno quella sera in cui abbiamo fatto l'amore??? Voglio proprio ascoltarti!!!" - le parole si fecero sempre più taglienti e istante dopo istante mi accorsi di come ogni cosa che pronunciavo diventava rabbiosa e il tono della mia voce si faceva sempre più duro ed elevato.
"Lauren ti prego , sono giorni che ti cerco, che provo a parlarti, mi eviti e io mi sento così male, non dormo da quel giorno Lauren, non chiudo occhio perché mi sento così terribilmente in colpa.." - la ragazza rispose alzando anche lei il tono della sua voce. Eravamo li l'una di fronte all'altra con le nostre emozioni che lentamente ci stavano sovrastando.
"Si beh dovresti, nascondermi quel bacio..pensavi che sarei stata così stupida da non venirlo mai a sapere eh?" - il mio tono divenne accentuato e determinato, quasi la consapevolezza di ciò che dicevo si mescolasse con la delusione che vincolava ogni mia azione. Sentii qualche passo dietro di me e mi accorsi della presenza di Dinah:
"Scusatemi, è che sentivo delle urla e mi stavo preoccupando.."
"tranquilla Dinah, tanto Camila se ne stava giusto andando" - dissi io, non togliendo gli occhi di dosso dalla cubana di fronte a me.
"Lauren, ti prego non è come pensi, fammi spiegare.." - disse lei, mentre i singhiozzi stavano emergendo dalla sua voce spezzata.
"Ah? e come sarebbe? pensavi che fossi così stupida da dimenticare tutto e lasciar perdere? Camila, tu mi hai mentito, su qualcosa che potevi dirmi e che avremmo superato e invece no, tu hai voluto farlo, hai voluto mentirmi e nascondere tutto e ora penso che tutto ciò che abbiamo vissuto insieme era solo un'enorme bugia."
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Philophobia; camren - chap. 1 #Wattys2016
FanfictionSentii qualche passo susseguirsi e poi di nuovo tornò il silenzio, contornato solo dal vento leggero che pizzicava i lembi di pelle non coperti dal sole. "sei la cosa più bella che mi sia capitata". Al suono di quelle parole i miei occhi, dietro qu...