L'aria era diventata estremamente pesante e faticavo a razionalizzare tutto ciò che stava succedendo. Vedevo i passi delle persone in quella stanza al rallentatore, mentre il mio pensiero era rivolto all'unica persona ferma che mi osservava con due fari luminosi colmi di lacrime.
Il tonfo di chiusura del portone principale allontano' definitivamente Chris e Connor da quella casa , mentre Dinah accortasi della situazione che stava per esplodere prese al volo la giacca della sera precedente e uscì. Non ebbi nemmeno il tempo di chiederle dove stesse andando o qualsiasi altra cosa, so solo che il corpo di Camila inizió a correre via al piano di sopra. Di soprassalto la seguì ma la cubana era ormai nella mia stanza e il rumore della chiave mi confermò solo il fatto che si fosse chiusa dentro.
"Camila ti prego apri questa porta!"
Urlai con il volto poggiato sulla superficie in legno e ciò che sentii avvicinandomi furono solo i singhiozzi della ragazza dall'altra parte. Il mio cuore accelerò e vi giuro che mai come in quel momento sentivo che l'avrei persa definitivamente e non potevo assolutamente permetterlo.
"Camila aprì questa dannata porta, fammi parlare ti prego" - urlai questa volta con ancora più forza e battendo il pugno sulla porta. Dall'altra parte il gelo, solo il rumore di tanti singhiozzi trattenuti e di rapidi movimenti.
"Camila!!" - urlai ancora mentre non era più l'energia che prevaleva ma la disperazione. Sentivo di aver fatto un grande errore che non mi sarei mai perdonata, proprio quando io avevo capito tutto l'eterno e infinito amore che provavo per lei . Nonostante questo avevo fatto l'unica cosa che sapevo l'avrebbe ferita più di tutte e l'avrebbe resa delusa ed amareggiata proprio come me quando avevo scoperto di Shawn. Come se non bastasse era stato Connor a dirglielo, dopo la nostra notte, la notte più bella e romantica della mia esistenza. La notte in cui sia io che lei avevamo deciso di voltar pagina, concentrandoci su di noi e su dove la passione voleva portarci. E invece rieccoci di nuovo qui, separate sia nel cuore che fisicamente.
"Camila i- io, ti amo, ti prego!" - urlai questa volta sentendo i singhiozzi prevalere su di me. Piansi li, di fronte quella porta ancora chiusa e all'ennesimo silenzio dall'altra parte poggiai le spalle sulla superficie e mi lasciai scivolare. Fu dopo qualche istante che sentii la ragazza di cui ero innamorata poggiarsi simmetricamente alla porta proprio come ero posizionata io.
"Volevi farmi soffrire proprio come hai sofferto tu vero?"- chiese con un tono amareggiato e sofferente. Dalle sue parole sentivo come la rabbia e la delusione lentamente stavano prevalendo. Mostrava una forza nella sua frase di qualcuno che doveva essere più forte dei sentimenti e essere razionale, per una volta , sul cuore. Mi spaventava questa Camila e non volevo vincesse lei sulla figura che più amavo e più desideravo avere al mio fianco.
"Non potrei mai volerti far star male come sono stata io " - dissi con un tono caldo è dispiaciuto.
"Già, sono io quella che sbaglia continuamente.." - disse lei con voce sempre più decisa.
"No no non volevo dire questo" - cercai di replicare.
"No tu volevi dire proprio questo Lauren, io ho baciato Shawn e tu hai baciato Connor. Era una vendetta no? " - disse lei. Un ennesima pausa di silenzio intercorse tra di noi finché i miei pensieri smisero di accavallarsi nella mia mente mentre lentamente prevaleva uno su tutti gli altri.
"Camila non era una vendetta" - dissi lentamente cercando di formulare dei concetti sensati e che rispecchiassero davvero ciò che pensavo .
Senti un paio di passi dall'altra parte e di reazione mi alzai. Fu proprio in quel momento che la porta, dopo un piccolo movimento della chiave, si aprì. Davanti a me lei, con i suoi occhi completamente Rossi e lucenti. I suoi lineamenti marcavano ancora di più la tristezza del momento e del sentimento che stava provando in quell'istante e le lacrime che lentamente si stavano asciugando sul suo volto furono come dei pugnali dentro di me.
"Allora dimmi perché dovrei perdonarti dopo che tu hai baciato un completo sconosciuto prima di venire a casa mia e portarmi via per fare l'amore con te, se non per vendetta. Dimmelo Lauren perché non trovò una spiegazione , non esiste una spiegazione. E dimmela perché dopo di questa me ne andrò ."
Il suo tono era deciso e quasi mi fece paura la determinazione e la sua totale apatia nel pronunciare quelle parole. La sua voce non tremava, non come prima.
Sospirai prima di riavere il suo sguardo nei miei occhi.
"Ero ubriaca Camila, ero ubriaca e Connor era lì, e non volevo baciarlo, anzi inizialmente l'ho trattato completamente di schifo. Sai perché? Perché pensavo ogni santo di giorno a te e nel mio animo c'erano due forze che lottavano quella che ti rivolevano con me e quella che ti voleva dimenticare. Il mio amore per te mi corrodeva, puntualmente. Quando sei venuta a portarmi quel biglietto qualche notte fa io mi sono sentita morire , ma non di tristezza, di felicità. Però tu mi avevi ferito con Shawn e la parte negativa prevalse, tant'è che nonostante il sapore delle tue labbra mi mancasse così tanto ti ho allontanato ancora una volta . Ma io ti amo Camila, ti amo più di quanto qualcuno possa amare un essere umano. Ti amo che il mio cuore si corrode e brucia ogni volta che i tuoi occhi incrociano i miei. Le mie labbra esplodono di sentimento quando hanno la fortuna di assaporare il tuo sapore. Io , io sono perdutamente innamorata di te e niente e nessuno potrà mai cancellarlo."
Pronunciai quelle parole con estrema naturalezza e sentii un peso dal petto scomparire. Doveva sapere, doveva sapere tutto questo. Vidi nei suoi occhi una lucentezza diversa , e dal suo viso , dalla sicurezza che aveva manifestato qualche istante prima , comparve un velo di ... Paura e insicurezza.
"Lauren perché l'hai fatto.." - disse iniziando a piangere . Spostò le sue mani sul suo volto e decisi in quel secondo di non dar più retta alla ragione ma al mio istinto. Mi avvicinai prendendo il suo piccolo corpo tra le mie mani e la avvicinai al mio , stringendola più forte che potevo . Le sue braccia, ancora ripiegate sul mio petto , si mossero come se volessero darmi dei pugni per allontanarmi, ma a quel segnale la strinsi ancora di più, decisa a non volerla lasciar andare.
"Non ti lascerò andare."
Poco dopo la forza della ragazza diminuì e sentii solo le sue lacrime inumidire la canottiera .
"Era che volevo dimenticarti, o almeno provarci. Perché sentivo costantemente che il mio cuore parlava di te, sempre, in ogni secondo. E quella sera pensavo di poterci riuscire, ma dopo che le sue labbra toccarono le mie , sentii solo il mio corpo contrariarsi perché l'unica persona che voleva e che vuole sei tu." - aggiunsi bisbigliando al suo orecchio.
Le sue piccole mani fecero pressione sul mio petto e lentamente i nostri corpi si separarono. Vidi il suo volto rivolto verso il basso fino a quando i suoi occhi inquadrarono i miei. La sua mano mi accarezzò la guancia e un brivido mi colpì.
"Lo sai che devo andare.. Adesso." - disse lei sorridendomi ma con gli occhi che tornarono a farsi lucidi.
I miei occhi anche non riuscirono a trattenere più le lacrime e un paio uscirono da entrambe le iridi per rigarmi il volto.
"Non lasciarmi." - dissi con un filo di voce. La ragazza continuó a sorridermi con un filo di dolcezza devastante. Con la mano posizionata ancora sulla mia guancia porto via dal mio volto le lacrime che stavano scendendo.
Fu dopo qualche secondo che le sue labbra si avvicinarono su una delle mie guance dove un'ennesima lacrima stava scendendo.
"Non piangere ti prego.. Devo solo capire. Devo superare tutto questo." - disse lei con il suo solito tono caldo e rassicurante. I nostri occhi erano l'uno negli altri e fu quando la ragazza morse il suo labbro inferiore che provai un ultimo disperato tentativo.
Mi avvicinai alle sue labbra baciandola ardentemente di passione e la ragazza di fronte mi lasció fare , posizionando le sue mani sul mio volto. Chiesi accesso alla sua bocca e in un istante le nostre lingue erano unite in una danza senza sosta. Fu dopo qualche istante che mi allontanai per riprende fiato e vidi lo sguardo di Camila penetrarmi l'anima. La guardai anche io e vidi il suo viso avvicinarsi un'ultima volta. Le nostre labbra si unirono ancora , lentamente e con estrema dolcezza. Chiusi gli occhi per potermi godere a pieno quel contatto. In quell'istante tutte le immagini di me e Camila, del nostro primo bacio, del nostro Ti amo, della nostra prima volta riempirono la mia mente come una proiezione al cinema. Non sapevo se fosse stato tardi ma sapevo che con quell'errore avevo capito quanto amavo Camila e tutto ciò che faceva, i suoi pregi ed i suoi difetti. Amavo ancora di più l'effetto che aveva su di me. E non avevo più paura di amarla, sarei stata lì per lei finché avesse voluto. Ma Fu quando sentii il suo odore svanire che realizzai ciò che sapevo stesse succedendo: Prima che me ne potessi accorgere a pieno però Camila era uscita dalla stanza e se n'era andata.--
Questo è il mio regalo di Natale ragazzi e ragazze. Il capitolo 40, proprio vicinissimi alle 40K visualizzazioni.
Lo so, questo capitolo sarà devastante per tutti ma doveva accadere. Votate e commentate come sempre e vi auguro un felice Natale a tutti !
In più non perdete gli aggiornamenti di UNDISCLOSED DESIRES che in molti hanno richiesto e di OUR SONG che non appena avrò tempo aggiorneró.
Penso ci sarà un ultimo capitolo, che sarà l'epigolo ma non siate tristi perché Camila e Lauren torneranno in Philophobia 2, che in mille mila mi avete chiesto !
❤️❤️ quindi ancora auguri e seguitemi sul profilo wattpad per non perdere nemmeno un aggiornamento!
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Philophobia; camren - chap. 1 #Wattys2016
FanfictionSentii qualche passo susseguirsi e poi di nuovo tornò il silenzio, contornato solo dal vento leggero che pizzicava i lembi di pelle non coperti dal sole. "sei la cosa più bella che mi sia capitata". Al suono di quelle parole i miei occhi, dietro qu...