Il fiato sul mio collo mi rendeva ancora più nervosa, rendeva il mio battito accelerato che quasi mi sentivo il cuore esplodere. Non sapevo cosa stava succedendo, o forse ancora non me ne rendevo conto. Fino a pochi minuti prima ero al tavolo con Michael , Luke e il resto delle Fifth. Ora invece ero al bagno, con la luce che era andata via e qualcuno che mi teneva i polsi fermi alla parete con tutta la sua forza.
"Cosa vuoi ?" - dissi con un filo di voce.
"Vuoi continuare a fare così con Luke?"
"Io non sto facendo proprio nulla, Luke è mio amico e io faccio tutto ciò che voglio."
"Ah beh, come siete stretti per essere solo degli amici. Sono proprio contenta sai?" - la voce della persona accanto a me marco' con un elevato fastidio l'ultima frase e fu in quel momento che capii che a Camila era al limite della sopportazione e che Dinah forse ci aveva visto lungo con il suo piano.Risi leggermente quando sentii il fiato della cubana avvicinarsi al mio orecchio.
"Ridi anche?"
"Oh si Camila, rido" - le risposi a mo di sfida.
"E perché ridi?" - rispose la cubana aumentando la stretta sui miei polsi. Il buio si faceva ancora più intenso in quel bagno e non sapevo nemmeno io quanto tempo fosse passato.
"Perché? Hai il coraggio di chiedermi il perché? Non hai nemmeno capito che il mio cuore è in tempesta? Non hai capito quanto io non riesca a capirti? Sono confusa e sono fragile sotto questo sentimento che sento per te e non so dove mi porterà. Tu dici di impazzire e io cosa dovrei dire? Non passa una notte una sola notte in cui non penso a te. Una fottutissima notte." - in quel momento le parole diventarono spade che dovevano uscire dalla mia bocca. Riuscì a togliere la presa di Camila dai miei polsi in quel bagno così stretto e a mia volta allungai di qualche passo la mia figura invertendo i ruoli tra le due: ora era la cubana a essere attaccata alla parete ed ero io ad avere il comando.
"Tu non sai quanto mi esploda il cuore ogni volta che ti vedo, quanto sento uccidermi ogni volta che tu fai la scema con qualcuno che non sia io. E continui a ignorarmi, convincendomi che tu per me non provi niente. Un fottutissimo niente. " le lacrime iniziarono a scendere dal mio viso, e il buio della stanza non mi permetteva di vedere nessuna reazione sul viso di Camila. Mi allontanai da lei portando anche la mia schiena appoggiata alla parete di fronte a quella che accoglieva la schiena della cubana.
" Cosa vuoi da me? Come puoi non capire cosa sento per te?" Dissi , stremata dalla situazione.
Ci fu il silenzio tra me e lei, per qualche secondo nessuno disse nulla. Abbassai leggermente il viso , consapevole che quel silenzio valesse più di mille parole.
"Forse non vuoi capirlo.." - dissi aprendo nel buio la porta del bagno che ci accoglieva. Non passo nemmeno un istante e la stessa mano che prima mi aveva afferrato mi riportò al muro e questa volta Camila spinse fortemente le sue labbra contro le mie, privandomi di qualsiasi aria potesse riempire i miei polmoni. Il bacio era passionale e fu approfondito subito dalla cubana la quale aumento l'intensità immediatamente. Non ancora sicura del suo gesto ricambiai il bacio , lasciando cadere le ultime lacrime sul mio viso e perdendomi in quelle labbra che tanto mi facevano soffrire.
"Camila.." - dissi trattenendo un gemito appena sentii le labbra della cubana scendere sul mio collo e premere forte sul punto di contatto tra il mio collo e la mia spalla.
Le mani di Camila avvicinarono con foga il suo bacino al mio aumentando i punti di contatto tra il mio corpo e il suo.
Una delle mani della ragazza si allungarono sotto la mia maglietta e iniziarono a esplorare il mio petto senza darmi modo di oppormi, forse perché non lo volevo.
"Camz-camz aspetta.." - dissi cercando di frenare la ragazza dall'andare troppo oltre senza aver concluso il discorso. La foga della ragazza si fece sempre più forte, ma nel pieno del l'eccitazione presi la cubana e la spinsi contro la parete opposta bloccandole le braccia al muro. Iniziai a baciarla aumentando ancora l'intensità del bacio.
Le mani della cubana riuscirono a liberarsi e accarezzavano i miei capelli stringendo con foga alcune ciocche della mia chioma nera.
Con le mie mani alzai il corpo della piccola e lo strinsi a me continuando a baciarla appassionatamente. Continuammo l'azione nel buio di quel bagno che era testimone del nostro momento. Lasciai scivolare il corpo di Camila sul mio e fu in quel momento che con la mia lingua tracciai dei piccoli cerchi sul lato del collo della ragazza.
"Oh dio Lauren!" - disse la ragazza chiudendo gli occhi e alzando ancora di più il volto verso l'alto. Con una mano Esplorai il sotto del vestito della ragazza , accarezzando ogni lembo del suo bacino e accarezzando dolcemente il suo ventre.
Prima di proseguire però mi avvicinai al suo orecchio e le sussurrai :"siamo qui, in questi bagno pronte a perdere entrambe la nostra verginità senza nemmeno pensarci eppure non riesci a parlarmi davanti agli altri, non riesci a parlarmi dei tuoi sentimenti e di quello che pensi di provare per me. Perché mi fai questo effetto? Perché non riesci a lasciarti andare?"
I nostri volti si ritrovarono l'uno davanti l'altro , e anche se il buio regnava in quell'atmosfera riuscii a intravedere il profilo degli occhi della ragazza.
Rimanemmo così qualche secondo finché la luce torno' e finalmente riuscivamo a scrutarci a fondo. La cubana continuo' a guardarmi, mentre di tanto in tanto il suo sguardo si abbassava sulle mie labbra.
"Rispondimi ti prego." - le dissi ancora una volta.
"Lauren, Lauren.. Io.. Io ho paura. Paura di te e di quello che mi susciti. Non so come parlare di quel che sento .." - disse con un filo di voce la cubana.
"Provaci, ho bisogno di sapere che siamo pronte entrambe a vivere tutto questo." - le dissi continuando ad avvicinarmi alle sue labbra. Potevamo sentire entrambe il respiro l'una dell'altra sulle labbra di entrambe.
"Io Lauren, io ho paura di amare e di amarti. Mi potresti ferire con così poco che sto cercando con tutta me stessa di non perdermi in questo sentimento.. Sei l'unica che potrebbe ferirmi così tanto da lasciarmi senza il mio cuore." - la voce della cubana si fece rotta , trattenendo le lacrime che stavano per uscire . Dovevo dimostrarle che io ero l'ultima persona che voleva ferirla ma in quel momento non riuscivo a far altro che osservar i suoi occhi. Dei rumori si sentirono dall'entrata del bagno. Qualcuno stava entrando
"Lauren io non .. Io non posso.. Devo andare." - disse la ragazza abbandonando in fretta il bagno e uscendo non appena Dinah entro'.
Appoggiai la mia schiena alla parete del bagno scivolando lentamente giu e poggiando la mia testa tra le mie mani. Non le avevo detto tutto quello che sentivo e che l'amavo e che l'unica cosa che mai avrei fatto in quel mondo era ferirla, ma non c'ero riuscita . Le parole erano rimaste strette in gola e il mio sguardo si spense quando divenni consapevole di questa.
"Vuoi parlare?" Mi disse Dinah , la quale sicuramente aveva capito che era successo qualcosa.
"Sono una stupida"- fu l'unica cosa che riuscii a dire prima che le lacrime mi rigarono il volto.------
Fazzoletti ragazze?!
Beh si la storia si sta facendo intricata.. Chissà se le camren riusciranno ad uscirne.
Grazie ancora per i Feedback e i commenti e i voti. Aspetto come sempre i vostri pareri. 😀
STAI LEGGENDO
Philophobia; camren - chap. 1 #Wattys2016
FanfictionSentii qualche passo susseguirsi e poi di nuovo tornò il silenzio, contornato solo dal vento leggero che pizzicava i lembi di pelle non coperti dal sole. "sei la cosa più bella che mi sia capitata". Al suono di quelle parole i miei occhi, dietro qu...