12. Loneliness.

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Non dovevo farlo, ero sicura di questo. E la conferma arrivò esattamente due secondi dopo che realizzai il gesto che avevo appena fatto. Non dovevo baciare Bradley, almeno non per vendetta a Michael e Camila. Infondo lei con me si era scusata e nemmeno le avevo chiesto il motivo di tanto astio appena si apriva il discorso "Simpson". Senza accorgermene avevo fatto un macello allucinante, da cui probabilmente avrei faticato ad uscire senza ferire qualcuno, e soprattutto senza che qualcuno avesse ferito me.

"Scusa Bradley, io non dovevo farlo.."

"Ma di cosa ti scusi? Anche io volevo baciarti se questo è il problema!"

"No no non è questo, è che io non so cosa provo per te, forse baciandomi l'avrei capito, ma in realtà l'unica cosa che si conferma nella mia testa è il bene che provo per te...come per un amico. Mi dispiace, davvero.." - abbassai il mio sguardo, cercando di voltarmi in direzione di Michael e Camila per vedere dove fossero andati.

"No no ok, io però credo ci sia un bel legame tra di noi, continuiamo ad uscire, magari se il nostro destino sarà solamente quello di rimanere amici, cosa ci impedisce di uscire come tali?"

Bradley era stato dolcissimo, anche  se sapevo di averlo ferito. Nel suo chiedermi di uscire ancora c'era come una speranza di cambiare i sentimenti dentro di me , ma forse sarebbe stato un tentativo vano e inefficace.

"Bradley, buona serata, ci vediamo ok? Ti scrivo dopo e grazie." - Lo abbraccio dolcemente e scendo dalle scalinate del van, in direzione opposta all'entrata.

"Hey, ma non torni dentro?" - mi chiese Bradley, ancora lì davanti.

"Si , prima devo fare una cosa però" - gli risposi.

Aumentai il passo,cercando di scrutare in mezzo a tutto quel buio il profilo della ragazza che stavo cercando , eppure sembrava come dissolta. In lontananza, continuando a girare, riuscii a intravedere Clifford che se ne stava andando, e per quanto odiassi parlarci, era l'unica persona che poteva darmi qualche informazione in più. 

"Michael fermati!"

"Oh Lauren! Non pensavo ti piacesse chiamarmi per nome dopo il nostro ultimo incontro alla festa." - disse il ragazzo con le mani in tasca e la solita ironia di sempre.

Mi ripetevo tra me e me che se Camila continuava ad uscirsi forse, e dico forse, aveva qualcosa di buono, quindi, costretta interiormente, decisi di scusarmi.

"Per quella sera Michael, scusami. Sono stata scortese e mi dispiace, non dovevo. Credi che potremmo lasciar perdere?" - misi su un sorriso di scuse molto forzato, ma dovevo farlo per lei.

"Ma si, perdonata Jauregui!" - disse il ragazzo dandomi una pacca sulla spalla.

"Ahio!" - dissi trattenendo l'urlo interiormente. Mi aveva fatto un po' male, ma dovevo far finta di niente.

"Bene, senti Michael dov'è andata Camila? Non la trovo più e devo parlarle.." - gli chiesi iniziando a gesticolare senza controllarmi. Sapevo solo che il nervoso e la preoccupazione stavano invadendo il mio corpo e non potevo evitarlo. 

"Allora Camila...stavo con lei fino a poco fa di fronte al van, quando ha visto Simpson non so cosa ha farfugliato e se n'è andata, dicendomi che aveva un importante chiamata da fare e se n'è andata via in direzione della sala prove... credo sia lì! O comunque da quelle parti! Ti sono stato utile?"

"Oh beh sala prove, bingo!" - sussurrai tra me e me. - "Grazie Michael ciao eh!" - dissi iniziando a correre verso la sala prove. Era stato gentile, almeno mi aveva aiutato quindi dovevo ringraziarlo prima di andarmene. 

Una volta di fronte il grande portone d'entrata decisi di accostarmi con un orecchio per sentire se provenisse del rumore e infatti non avevo torto.

Philophobia; camren - chap. 1 #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora