Capitolo 13

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Vorrei donare il tuo sorriso alla luna perché, la notte chi la guarda possa pensare a te.

"Hai legato molto con Justin vedo" disse Luke in macchina, interrompendo il silenzio.

"Ehm, sì, immagino." dissi, un po' confusa.

"Ma Luke! Io non ti ho ancora detto del signor James!" aggiunsi.

"Mh..." mi fissò con aria confusa, non sapendo ovviamente chi fosse James.

"Adesso ti spiego." sospirai. "In pratica stamattina dopo la caffetteria ho incontrato Justin nei corridoi e dopo la lezione di disegno mi ha fatto una sorpresa; cioè, mi ha iscritto a lezione di canto, sapendo che io adoro cantare." faccio una pausa.

Luke annuisce, facendomi capire di continuare.

"Dopo la lezione, eravamo da soli in aula ed abbiamo deciso di cantare un pezzo. Quando abbiamo finito, ci siamo accorti che un signore, James, ci aveva ascoltati ed abbiamo scoperto che era il direttore della casa discografica più importante di NY. Ci ha detto di andare a fargli visita e...niente, fantastico no?" dico, con entusiasmo.

"Ha-ha-ha, perchè mai dovresti farmi uno scherzo del genere sorellina?" disse ridendo, ma con gli occhi fissi sulla strada avanti.

"Ma non è uno scherzo, te lo giuro" frugo nella borsa in cerca del bigliettino da visita di James, facendoglielo vedere.

"Guarda!" aggiungo.

Nel frattempo, siamo arrivati già a casa ed uscendo dalla macchina Luke mi viene incontro.

"Oddio Ash, sono felicissimo per te. Che bello" e dicendo ciò, mi avvolge intorno alle sue braccia.

Quando entriamo in casa, è ora di pranzo. Quindi decidiamo di ordinare una pizza, pattuendo che la sera avrei cucinato io.
...
*next day*
Sono nel letto, ma ho sonno. Non so nemmeno che ore sono, so solo che voglio dormire, ma non ci riesco perché ho caldo. Mentre apro gli occhi, convincendo me stessa di svegliarmi e vestirmi, sento il mio cellulare vibrare sul comodino affianco al mio letto. Scorro il dito sullo schermo per sbloccare e rispondere, senza nemmeno vedere chi è.

"Ehy, Ash, buongiorno. Io comunque sto venendo a prenderti. Già sono in macchina. Tu sei pronta?"

Oh porca merda! È Justin! E sta venendo a prendermi perché dobbiamo andare alla casa discografica e... Oh mio dio! Devo fare in fretta. Devo muovermi.

"Buongiorno Jus! Io, beh...mi sto...vestendo, immagino. Cioè sono pro--" sto per finire la frase, quando il mio amico al telefono mi interrompe.

"Mh, non sei ancora pronta vero Ash? Che sbadata che sei! Dai muoviti che sto venendo." mi dice, ridendo.

Ed ora, proprio ora, riesco ad immaginare quel sorriso perfetto stampato sulla sua faccia. I suoi denti bianchi, scintillanti, anch'essi perfetti che danno un tocco a quel sorriso meraviglioso...

MA PORCO CANE ASH! COSA DICI? BASTA!

"Sisi okay ora mi vesto subito Jus, non preoccuparti." dico freneticamente, cercando di frugare tra i cassetti e decidere i vestiti da indossare per oggi.

"Ah, e Ash... Mi raccomando, non fare colazione" dice Justin, prima di concludere la chiamata.

Quando finalmente ho deciso cosa mettere, vado nel bagno e faccio una doccia. Lascio l'acqua tiepida scivolare sul mio corpo e proprio quando sto per andare in salotto a prendere la borsa, il campanello suona. Lascio velocemente un biglietto a Luke dicendogli dove sono e prendendo la mia Pinko Bag, apro la porta. Lo guardo per alcuni secondi, e dopo ci salutiamo abbracciandoci.
...
Dopo aver fatto colazione al Mc Donald's, Justin imposta il navigatore sul suo cellulare. Passiamo il tragitto in macchina parlando del più e del meno quando Justin mette il discorso 'Daniel' in mezzo, iniziando a ricordare e ridere per la chiamata di ieri. Mentre scendiamo dalla macchina, che Justin ha posizionato in un parcheggio, e ci incamminiamo verso l'edificio della casa discografica, io ricordo che non ho chiamato più Daniel.

"Oh merda Jus! Io non ho più chiamato Daniel per ieri!" merda, merda, merda.

Mi sono completamente dimenticata. Ora sarà incazzato nero con me Dan!

"Ed hai fatto benissimo, piccola."

IO QUESTO RAGAZZO LO UCCIDO.

Perché chiamarmi 'piccola' in quanto ho un fottuto nome? 'Beh, suppongo perché lo adori quel nomignolo, soprattutto detto da lui' mi ricorda il mio subconscio e, per quanto lo odi, devo ammettere che ha ragione.

Ritornando a Justin..

"Ah sì, e perchè avrei fatto bene?" gli chiedo, abbassando il tono di voce e con un sorrisino malizioso stampato sulle mie labbra.

"Perché..." mh, è a corto di parole, vedo.

"Perché sei mi--" si interrompe.

"Volevo dire, perchè è miracoloso il fatto che lo abbia messo a posto ieri al telefono. Era così agitato." si corregge.

Cosa ha cercato di dire prima? Intendo prima di correggersi...

"Dai Justin!" inizio a parlare, ridendo. "Non parlare così di lui, è pur sempre il mio migliore amico" gli dico ridendo, ma con tono più o meno serio.

"Piccola, dai, lo sai anche tu che il posto di Daniel lo sto prendendo io." si vanta.

"Sisi certo. Vai convinto Bieber" e scoppiamo entrambi a ridere.

There's nothing like us || Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora