Capitolo 44

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You know what?
Life does not get better.
You do.
You get better.

Quella sera decidemmo di andare a mangiare in un ristorante. Ci vestimmo tutti eleganti: io indossai una gonna lunga nera di seta, sopra una camicetta di seta bianca con le borchie sulle spalle ed infine come scarpe delle zeppe nere. Completai il mio outfit con una semplice pochette bianca Fendi.

Invece per truccarmi iniziai con una base di fard, aggiunsi questa volta dell'ombretto marroncino sulle palpebre, eye liner, mascara incurvante ed infine un rossetto rosso opaco.

I ragazzi e papà indossarono giacca, cravatta, camicia e pantaloni eleganti con scarpe nere.

Mamma invece indossò un vestito lungo di seta color rosso carminio, con il corpetto a forma di cuore, invece dietro la schiena era intrecciato. Era perfetta.

"Wow ragazzi, stasera dobbiamo stare attenti alle nostre donne" disse papà ridendo, mentre ci avviavamo in macchina, rivolgendosi a Zayn e Luke.

"Oh, puoi dirlo forte papà" risposero loro ridendo.

Dopo un'ora arrivammo al ristorante.

Scendemmo dalla macchina e capii che non era un ristorante qualsiasi.

Era il «The Wilson Restaurant», quello del padre di Justin.

Non ci potevo credere.

Mi bloccai alla vista di quell'insegna.

"Ash, cosa succede?" mi chiese Zayn preoccupato e mettendosi di fronte a me, mentre i miei genitori e Luke ci guardavano.

"Ehm, Zayn posso parlarti un attimo?" chiesi io con un filo di voce.

"Certo, andiamo" ci spostammo più in là e gli raccontai tutto.

I nostri genitori allora presero a parlare fra loro, mentre Luke restò a guardarci con un'espressione strana. Con degli occhi che trasmettevano soltanto gelo e un po' anche di rabbia.

Ma perché? Era così tanto geloso?

Raccontai tutto a Zayn e lui mi rassicurò, dicendomi che io non potevo farci niente ed erano questioni di famiglia. Dopo aver detto qualche parola mi prese il viso tra le mani e mentre avvicinava le sue labbra alle mie, sentimmo dei passi venire verso di noi.

"Cazzo ragazzi, non è che dovete sempre baciarvi adesso. Siete fratelli" disse Luke con aria piuttosto irritata, passandosi una mano tra i capelli ed aggiustandosi il suo ciuffo castano chiaro.

Io mi girai di scatto e lo guardai dritto nei suoi occhi di color castano profondo. Lo guardai confusa.

Sapevo fosse geloso, ma non fino a questo punto.

"Ehm, Luke, non devi fare tutto questo" dissi sorridendogli leggermente ed avvicinandomi a lui.

"Io ti voglio bene" dissi sussurrando ed accarezzandogli la guancia sinistra con la mia mano destra.

Lui chiuse gli occhi al mio tocco.

Gli faccio quest'effetto? Che carino.

"Anche io ti voglio bene Ash, scusa" mi sorrise, mentre io abbassavo la mia mano.

"Ragazzi, andiamo dai" ci chiamò papà.

Ci avviammo quindi tutti dentro, Zayn prese a camminare affianco a me ed anche Luke.

Appena arrivammo fummo accolti da un cameriere che ci fece accomodare al tavolo
n°4.

Era tutto ben preparato. Tovaglia bianca, piatti color panna e tovaglioli rossi con qualche decorazione natalizia. Inoltre, al soffitto c'erano appese delle lucine rosse e bianche che rendevano l'atmosfera molto piacevole. Ma a questo contribuiva anche il duetto formato da una ragazza ed un ragazzo che cantavano dal vivo su un piccolo palchetto.

There's nothing like us || Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora