E grazie per avermi dato tutto, per avermi dato motivi per vivere anche quando ero distrutta. Per avermi insegnato a fare i primi passi, quando volevo una cosa e bastava la indicassi.
Senza nemmeno accorgermene, ho capito che è finita la mia prima settimana a New York. Una settimana in un posto nuovo, amici nuovi, scuola nuova, casa nuova. Non posso crederci che sto realizzando il mio sogno. Sin da piccola sognavo di venire a vivere qui, New York è stata sin da allora il mio sogno, la città dei miei sogni. Come quando da piccoli sogniamo di diventare delle maestre oppure -per i maschietti- giocatori di calcio. Ed è la cosa più bella quando nasci e cresci con un sogno tutto tuo e poi lo realizzi. Spesso quando siamo piccoli i sogni svaniscono, cambiano, ma a me non è successo. Da piccola sognavo di vivere a New York e da quando avevo dieci anni sognavo di venire in quest'università. La NYU, la più importante in tutto il Paese. Ma questo è sempre grazie ai miei genitori che me l'hanno permesso. Sì, è anche grazie a me, ma la maggior parte del mio 'grazie' va a loro. Che mi hanno saputa crescere nel migliore dei modi. Mi hanno dato tutto quello che volevo e mi hanno viziato. Forse però essere viziati non è così tanto brutto, anzi. Quando sei viziato nel modo giusto, è una cosa buona. 'Viziato nel modo giusto' vuol dire che ringrazi sempre i tuoi genitori per tutto. Vuol dire che cerchi di dare tutto a scuola per ricambiare tutto quello che ti danno e che ti hanno sempre dato. Non smetterò mai e poi mai di ringraziare i miei genitori per tutto ciò. Per avermi permesso di iniziare una nuova vita. Di iniziare un nuovo periodo di studio nell'università che ho sempre sognato. Per avermi 'viziato nel modo giusto'. Ma soprattutto per aver avverato ogni mio singolo desiderio. "Ash, sto chiamando mamma e papà" la voce di mio fratello mi caccia via da questi pensieri. "Sì, ora vengo" dico dalla mia camera. È domenica pomeriggio e tra ore inizierà la mia seconda settimana qui a New York. Quando Luke mi passa il cellulare inizio a parlare con mamma, poi papà. Gli dico che questa è stata una settimana stupenda e che niente è andato storto. È andato tutto alla perfezione ed ancora una volta è loro che devo ringraziare. Gli dico anche questo, per dimostrargli ancora una volta che mi hanno «viziato nel modo giusto».
Quando stacchiamo, sono ormai le sette del pomeriggio e proprio mentre sto per andare in doccia, il mio cellulare squilla.
«Justin lo stronzo» appare scritto sullo schermo e senza pensarci due volte, lo rispondo subito.
"Ash" la sua voce come sempre, calma e perfetta.
Ehm, perfetta?
Sì esatto, «perfetta» è il modo in cui ha usato la tonalità, immagino, spero.
"Ehy Jus, dimmi" so che è un cretino, ma sinceramente non mi aspettavo una sua chiamata.
"Ehm, beh..Oggi vuoi venire ad un bar o una cosa del genere?"
Cosa?
Sono sicura che avrò capito male.
"Intendevo con tuo fratello, ed io con Stephany. Cioè, un'uscita a quattro, così magari conosco meglio tuo fratello. Sei d'accordo?" aggiunge.
Ora cosa dovrei dirgli?
Odio talmente tanto quella ragazza che voglio rispondergli di no, che non posso andare. Ma non ci riesco. È stato così carino a chiedermelo e farò una brutta figura se rifiuterò solo per via di quella puttanella. Prima che posso pensarci di più su quello che sto per dire, sospiro e dico
"Ma sì, sarebbe fantastico. Dove ci vediamo e a che ora?" gli chiedo.
"Stavo pensando all'Applebee, cosa ne pensi? Per te va bene?" risponde.
"Perfetto, allora ci vediamo lì a che ora? Alle otto va bene per voi?" chiedo poi.
L'Applebee è un bar stupendo, cucina dei panini deliziosi e sinceramente non vedo l'ora di andarci. Era proprio quello che ci voleva.
"Benissimo!" esclama.
"Beh allora, ci vediamo lì. Ciao Jus, e grazie dell'invito" chiudo la conversazione.
"Di niente, a dopo Ash" mi saluta poi lui.
...
Quando entro nella doccia le gocce calde di acqua scorrono su tutto il mio corpo, rilassandomi. Dopo, spiego tutto a Luke e lamentandosi, va a vestirsi. Io decido di mettere uno dei miei vestitini bianchi, che arrivano appena sul ginocchio. Anche se è settembre, qui fa ancora caldissimo.
...
Quando arriviamo all'Applebee sono le otto precise, e Justin ci sta aspettando con la sua vipera.
"Ehy Ash" si alza per salutarmi con un bacio sulla guancia.
"Ciao Jus" gli dico mentre ci salutiamo.
"Ciao" faccio un sorriso falsissimo a Stephany.
"Ciao" risponde anch'essa con un sorriso di merda.
"Jus, lui è Luke, mio fratello -come già sai-, Luke lui è Jus, un mio amico dell'università" li presento.
"Piacere di conoscerti" dicono all'unisono, stringendosi la mano.
...
Quando arriviamo a casa Luke inizia a lamentarsi su Justin.
Oh Dio, aiutami tu.
Non ne posso più di questo ragazzo.
"Mi è antipatico, è un coglione" mi pareva strano che gli potesse stare un po' simpatico.
Sarebbe un sogno, completamente un sogno di merda!
"Ma dai, non parlare così di lui. Non è un coglione. Tu sopporti solo i tuoi amici, che lasciami dire, sono gli unici coglioni, compreso te!" inizio ad alzare il tono della voce.
"Non alzare la voce con me, sono tuo fratello maggiore, hai capito? Cazzo!" urla completamente.
"E ci caghi 'sto cazzo che sei mio fratello maggiore, un anno in più hai alla fine. E poi sei stato tu ad iniziare con Justin ed i tuoi commenti cretini su di lui. È un mio amico e devi accettarlo e se non lo accetti, beh, affari tuoi se non lo accetti" dico freneticamente ed urlando questa volta anche io.
"Adesso vaffanculo e fammi dormire" aggiungo, buttandomi sul letto.
"Ma fanculo tu!" lo sento dire dal salotto.
Ma che se ne vada a fanculo davvero!
Mi ha scocciato con il fatto che deve sempre controllarmi e dirmi con chi essere o non essere amica. Non so cosa ci sia in Justin che va male.
Dopo mezz'ora riesco a chiudere gli occhi ed addormentarmi. Finalmente, grazie a Dio!
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There's nothing like us || Justin Bieber
FanfictionLui, Justin Bieber. Lei, Ashlee Cole. Un incontro inaspettato in un corridoio dell'università, darà una svolta alla vita di questi due ragazzi. Dico soltanto una cosa: quando pensate che tutto stia andando per il verso giusto, ci sarà sempre quella...