As long as you love me
We could be starving, we could be homeless, we could be broke.
As long as you love me
I'll be your platinum, I'll be your silver, I'll be your gold.A quel nome il mio corpo si irrigidì e le mie ossa si gelarono.
Cosa gli aveva fatto? E dov'era?
Iniziai a tremare. Zayn e Luke mi guardavano con aria interrogativa, mentre la mia vista iniziava a farsi offuscare dalle lacrime.
"Justin dove sei? Rispondi" dissi ormai singhiozzando.
Zayn mi chiese cosa stesse succedendo, ma io non gli diedi retta.
"Metti il gps" disse sempre più con voce bassa, finché non sentii nemmeno il suo respiro.
In quel preciso istante iniziai a sudare, avevo paura che gli fosse successo qualcosa.
Quella gran puttana.
Posai l'iPhone sulla superficie morbida del letto.
"Z-Zayn" dissi, respirando a fatica e tremando come una foglia che cade da un albero.
"Ehy, ehy, calma, dimmi tutto. Con calma" cercò di rassicurarmi Zayn, mentre mi avvolgeva un braccio intorno alle spalle.
Io gli spiegai tutto, senza però smettere di piangere. Decisero di chiamare Daniel, che alloggiava ad un hotel qui vicino, per poi partire ed andare alla ricerca di Justin.
Ci posizionammo nella nostra BMW e dopo aver preso il mio migliore amico ed avergli spiegato tutto, attivammo sul mio cellulare il gps e con una mossa trovammo il mio ragazzo.
Zayn premeva costantemente l'acceleratore e dopo qualche minuto ci ritrovammo in una stradina scura, con solo un lampione sul marciapiede che faceva pochissima luce.
La strada era asfaltata male e c'erano dei fossi.
Arrivammo davanti un cancello, che si apriva con una saracinesca, dove ci aveva portato il cellulare.
Io diedi dei piccoli pugni su di essa e chiamai Justin, ma niente.
Chiamai una, due, tre volte, ma niente ancora.
Iniziai a preoccuparmi, anche perché doveva essere per forza lì.
Iniziai a piangere nuovamente ed a quel punto Daniel mi abbracciò forte e mi rassicurava con delle parole, mentre Zayn e Luke davano calci e pugni a quel cancello.
"Ash" sentimmo all'improvviso una voce molto bassa, la sua voce.
Io mi avvicinai istintivamente ed iniziai a battere le mani su quella superficie, mentre col mio corpo scivolavo a terra piangendo a dirotto.
"Jus, Jus" dissi freneticamente.
"Come cazzo si apre questa porta? Porca troia!" sbraitai all'improvviso.
I ragazzi cercarono di aprirla con le mani tirandola su, ma niente.
"Siamo qui, siamo qui, resisti" dissi io.
Mi asciugai le lacrime e mentre i tre cercavano dei modi per aprire il cancello, io vidi sul muro un pulsante.
"Merda ragazzi, il pulsante!" urlai ancora in preda al panico per Justin.
Loro lo premettero e subito la saracinesca si aprì lentamente.
Appena ci fu un po' di spazio libero mi ci fiondai dentro. Vidi Justin seduto a terra, debole. Con le mani ed i piedi legati con una corda e che a sua volta era legata su delle sbarre di vetro.
STAI LEGGENDO
There's nothing like us || Justin Bieber
FanfictionLui, Justin Bieber. Lei, Ashlee Cole. Un incontro inaspettato in un corridoio dell'università, darà una svolta alla vita di questi due ragazzi. Dico soltanto una cosa: quando pensate che tutto stia andando per il verso giusto, ci sarà sempre quella...