Capitolo 59

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Are we just friends?

Rimaniamo un altro po' lì a parlare e per quel poco tempo decido di non chiedere nulla a Justin.

Ma poi, quando usciamo, una sensazione di ansia mista a nervosismo mi invade tutto il corpo.

Penso di nuovo ai movimenti veloci di Justin nel chiudere la chiamata, il suo «nessuno di importante».

Penso alle cose peggiori, anche se forse non dovrei. Il mio respiro inizia a farsi veloce, il battito del cuore più frequente.

"Che succede amore?" chiede Justin.

Di nuovo quella sensazione che avevo qualche anno fa, quando se ne andò Zayn.

Quest'ultimo ora è più in là, ma io mi fermo e lui, accorgendosene della mia assenza, si volta, seguito da Luke.

Vedendomi pallida in viso i due si avvicinano.

"Che succede Ash?" dicono i due e successivamente anche Daisy pone la stessa domanda.

Dan, che era ancora dentro perché stava salutando un amico, esce e nota la situazione.

Io che non respiro bene e che sono letteralmente «bianca» in volto.

Chiedono ancora ed io non riesco a parlare ed è allora che il mio migliore amico e mio fratello Luke, capiscono il tutto. Si lanciano uno sguardo d'intesa. Dan fa spostare tutti, soltanto lui e mio fratello mi sono vicini.

"Ash, amore, ascolta: inspira" mi ordina ed io lo seguo.

"Ed espira" continua le indicazioni ed io faccio quel che dice.

Mette una mano sulla mia schiena ed inizia a massaggiarla, mentre Luke mi accarezza la guancia con il palmo della sua mano destra.

Notando che però la situazione non migliora, Dan chiede a Luke di allontanarsi e lui lo fa, sapendo che il mio migliore amico è esperto in queste cose poiché mi ha «curato» per circa tre anni.

Da lontano sento Zayn, Daisy e Justin chiedere cosa sia successo e Luke che cerca di mantenere la calma, poiché questa è una cosa molto delicata.

"Amore, amore ascoltami" dice poi il ragazzo di fronte a me, mettendo entrambi le mani sulle mie guance.

Io lo guardo negli occhi.

Lui, sapendo che da un momento all'altro potrei piangere come facevo in passato, continua a parlare.

"Ssh, amore non è niente, calma. Cos'è successo?" pronuncia questa frase.

Io prendo un po' d'aria. Cerco di inspirare ed espirare, prendendo finalmente un po' d'aria e riuscendo finalmente a parlare.

"I-io ho vi-visto" balbetto, respirando ancora irregolarmente.

"Inspira ed espira, Ash, per favore" mi prega lui.

Io lo faccio, ripetendolo più volte, ed infine riesco a respirare più regolarmente. Il ragazzo nota che sto decisamente meglio e rilascia un respiro di sollievo.

Io non dico nulla. Lo abbraccio e basta.

Lo abbraccio perché è l'unico che ci è sempre stato anche in questi momenti.

Forse è destino.

Se lui fosse partito per Washington adesso non era qui, ma il destino ha voluto che ritornasse di nuovo. Forse è destino che proprio lui, dovrà esserci fino all'infinito.

"Ho avuto paura" mi sussurra lui all'orecchio, stringendomi ancora.

"Ti voglio bene, tanto" gli dico, infine.

Dopo ciò, tutti vennero intorno a me e chiesero come stavo. Io risposi che stavo meglio, per poi allontanarmi un secondino con Justin e raccontargli tutto.

"Ho avuto tanta paura amore. Ti ho vista pallidissima in volto e... E non respiravi bene e... Oh dio mio, Ash" dice con la sua bocca, e successivamente mi baciò.

Ma io mi staccai dopo qualche secondo, dovevo dirgli, anzi chiedergli, altro.

"Justin, chi era?" chiedo, ritornando fredda. La sua faccia si dipinge di un'espressione interrogativa e confusa.

"Hai subito attaccato e detto «nessuno di importante». È una tipica scena da film. Quindi dimmi chi era al cellulare e muoviti" gli ordino io, irritata.

"Ma no-" capendo le sue intenzioni, lo blocco con la voce.

"Non prendermi in giro. Ti chiedo solo questo. Se non vuoi dirmelo okay, ma sappi che io resterò fredda fin quando non mi dirai chi era. Sai che sono bella e cara, ma quando succedono queste cose sai che so arrabbiarmi bene" dico con tono abbastanza irritato e puntando un dito verso lui.

"Ash ma i-" lo blocco ancora.

"Non ho finito" pronuncia la mia voce.

"Volevo solo dire che quando fai, anzi fate, quando voi ragazzi fate cose del genere, come questa, siete davvero ridicoli" sputo, per poi voltare il mio corpo ed andare in direzione della macchina, dove gli altri ci stanno aspettando.

Salgo nella BMW, mentre Zayn dice a Justin di muoversi a venire. Sento da dentro che dice di non voler venire, per questo scendo di nuovo e mi dirigo verso la sua direzione.

"Stai qui, bevi anche e fatti qualcuna. È un consiglio che ti do da amica" gli dico, per poi far suscitare sulla sua faccia un'espressione delusa, credo per l'ultima parola pronunciata.
Mi giro in una mossa veloce ed inizio a camminare.

"Un consiglio da cosa?" la sua presa al mio braccio, mista alla sua voce, mi fermano.

Io giro soltanto la testa, lo guardo negli occhi e pronuncio quella parola.

Scuoto il braccio per liberarmi dalla sua mano e mi reco di nuovo in macchina.

There's nothing like us || Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora