Capitolo 8 - La grotta e le presentazioni

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Dopo quasi mezz'ora di cammino Aster, che si era stancato di seguire un sentiero che li faceva girare in tondo, decise di convincere gli altri a tornare indietro. Rientrati nella grotta trovarono i loro compagni che stavano tastando la parete.

«Che state facendo?» domandò Derek facendoli accorgere della loro presenza.

«Ah, siete tornati» disse Tomelilla facendo un respiro di sollievo e cercando di calmare il battito accelerato per lo spavento.

«Vì, qui non c'è nessuna porta. Abbiamo controllato l'intero tunnel e non c'è niente!» esclamò Passiflora con voce stanca.

«Come non c'è nulla?! L'ho vista anch'io» disse Scarlet dirigendosi con Pervinca nel punto esatto.

«Che cosa avete trovato nella foresta?» domandò Antony.

«Niente di niente. Abbiamo girato in tondo» rispose Aster.

«Ecco è qui! Aiutateci a spostare queste pietre» esclamò Pervinca.

«Come diavolo l'avete trovata? Noi abbiamo controllato tutti punti» disse Duff avvicinandosi.

«Vì? Scar? Che diavolo fate? Lì non c'è niente» disse Ortensia andandogli accanto.

«Ma no è qui! » esclamò Scarlet.

«Hanno ragione! Da lì sopra filtra un po' di luce» disse Derek e con Aster andarono a dare una mano alle loro amiche.

«Non la vedete? » chiese confuse Aster.

«No! Non la vediamo. E adesso basta con questa pagliacciata» disse Flora arrabbiandosi.

«Non è una pagliacciata. Aster dammi una mano a spostare questo» disse Pervinca rivolgendosi prima a Passiflora e poi ad Aster.

«Ecco qua!» disse soddisfatto Derek, spostando l'ultimo masso e aprendo completamente il passaggio. In quel momento gli altri, che non vedevano il passaggio, vennero abbagliati dalla luce improvvisa.

«Come avete fatto a romperla! È una grotta scavata sotto terra. Non potevano esservi altre uscite» disse Duff, abituandosi alla luce.

«Non abbiamo rotto nulla papà. Comunque noi andiamo a vedere dove porta, voi fate come volete» disse Derek.

«Non se ne parla proprio che voi andiate da soli. Veniamo anche noi».

Lentamente seguirono i quattro ragazzi. Dopo pochi minuti si trovarono davanti ad un muro, ma non un muro qualsiasi, era la cita innalzata per difendere il villaggio dagli attacchi nemici.

«Come ci siamo arrivati qui? » domandò Tomelilla guardandosi intorno.

«Zia, io credo che la domanda giusta sia: Dov'è questo 'qui'? » disse Pervinca fissando la zia.

«Questo è sicuramente il muro di protezione» disse Duff mettendo una mano sulla parete.

«Allora io do un'occhiata» disse Chris. Non ebbero neanche il tempo di accorgersene, che si era alzato in volo.

«Siamo all'interno delle mura. La casa non è molto lontana da qui» disse scrutando l'orizzonte.

«Riesci a vedere se il sentiero continua dall'altro lato?» gli domandò sua moglie.

«Non continua, si ferma lì» disse tornando al suolo.

«Torniamo indietro. Ormai è ora di pranzo e fra poco dovrebbero arrivare gli altri. Se non ci trovano potrebbero preoccuparsi» disse Pervinca mettendo fine al precedente argomento ed avviandosi perso il passaggio.

Quando rientrarono nel tunnel, Tomelilla fece apparire alcune piante rampicanti come quelle dell'altro ingresso per nasconderlo. Appena entrati in casa, sentirono bussare e Vì, che era entrata per prima, andò ad aprire.

Non ci si può nascondere dal proprio destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora