Capitolo 2 - Sette anni dopo

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Erano passati sette anni da quell'orribile notte. I cittadini erano andati avanti, ma nessuno di loro era più lo stesso.

Ogni domenica le famiglie Periwinkle e Pimpernel si recavano al cimitero a portare i fiori su quelle due piccole lapidi di marmo bianco appartenente alle loro figlie. I corpi delle due bambine non furono mai ritrovati ma una settimana dopo l'accaduto vennero i loro funerali.

Nonostante tutto, adesso, a distanza di sette anni, anche queste due famiglie avevano ripreso a sorridere.

Era una normale mattina di marzo e il sole filtrava dalle tende chiuse della finestra andando a illuminare il volto di Vaniglia che ancora dormiva.

"DRRRRRIIIIINNNNN" proprio in quel momento la sveglia aveva iniziato a suonare.

«VANIGLIA SPEGNI QUELL'OGGETTO INFERNALE!!!!!!!!» urlò Cicero dall'altra stanza. Vaniglia, con gli occhi ancora chiusi, spense la sveglia. Poco dopo si alzo con il sorriso sulle labbra.

Quando fu pronta scese in cucina e salutò sua madre con un bacio sulla guancia.

Vaniglia aveva 17 anni, frequentava il 4° liceo ed era fidanzata con Jim Burium. Dopo la morte della sorella era diventata irriconoscibile, piangeva spesso e quando non lo faceva era scontrosa con tutti. Dopo la nascita di suo fratello era ritornata a sorridere tornando la Vaniglia di sempre.

«'Giorno mamma, dormito bene? » le chiese mentre iniziava a preparare la tavola per la colazione.

«Buongiorno tesoro, benissimo tu» rispose Dalia di rimando, mettendo il latte caldo e il caffè sul tavolo.

«Bene. Ma Ryan è ancora a letto!? Vado a chiamarlo» e così dicendo salì a svegliare suo fratello.

«Ehi ometto sveglia» cerco di convincerlo Vaniglia.

«Forza, alzati e vieni a fare colazione altrimenti arriveremo tardi a scuola». Quando si accertò che suo fratello fosse sveglio ritornò di sotto a fare colazione.

Poco dopo Ryan e la sua fata-tata Felì scesero a fare colazione.

Ryan è un ragazzino di 7 anni molto affettuoso anche se da arrabbiato tende a diventare scontroso. Felì è diventata la sua fata-tata.

Finita la colazione, Vaniglia, Ryan e Felì, si recarono in Piazza per incontrarsi con i loro amici.

«Babù, io vado a giocare con Mima» disse Ryan quando arrivarono con quasi mezz'ora d'anticipo.

«Va bene Ry, io vado alla Bottega delle Delicatezze a salutare Grisam e Jim». Dopo essersi assicurata che suo fratello non si fosse allontanato troppo, si recò alla sua meta. Appena entrata fu investita dal buon profumo dei dolci appena sfornati. Come ogni mattina era piena di studenti che compravano la merenda ma nonostante la folla riuscì a parlare un po' con Grisam.

«Allora, Capitano, come va?» disse al suo amico che le stava andando incontro.

«Ciao Babù, tutto bene tu?» rispose il biondo mentre la abbracciava.

«Bene».

Grisam adesso aveva ventuno anni e frequentava l'università. Ancora adesso era considerato il Capitano della banda. Era diventato altro quanto Jim e portava i capelli non troppo corti. Era fidanzato da 5 anni con Camelia Pierce, strega della luce. Per lui era stato molto difficile accettare la morte di Pervinca e, infatti, solo due anni dopo era riuscito a dare una possibilità a qualcun'altra, e a darsi un'altra possibilità di essere Felice.

«Ryan dove lo hai lasciato?» chiese Grisam mentre sorrideva.

«È fuori con tua sorella» rispose Vaniglia sempre con il sorriso.

Non ci si può nascondere dal proprio destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora