Il tempo sembrava non passare mai, nessuno parlava poiché erano tutti immersi nel propri pensieri. Probabilmente alcuni si erano già pentiti di non essersi aggregato al piccolo gruppo che si era diretto alle grotte sotterranee della scuola, per assicurasi che almeno i bambini stessero bene. Gli unici che provavano a tenersi impegnati erano i ragazzi. Shirley e Vaniglia stavano usando le Rune, grazie ad una pergamena trovata nel sacchetto avevano letto la formula magica e avevano anche posto alcune domande generiche per assicurarsi che funzionassero.
Grisam e Chris stavano esaminando la spada. Stranamente, quando il mago luminoso provava ad impugnarla essa si ribellava mandando scariche che, a detta del mago, gli intorpidivano il braccio; al contrario Grisam sembrava non sentisse niente, anzi era come se quella spada gi fosse sempre appartenuta per la brandiva con naturalezza. Flox invece era seduta per terra in un angolo a studiare la mappa disegnata da Grisam e, grazie anche alla presenza di Shirley, riuscì a disegnare con le dita dei punti colorati per segnare dove avessero lasciato i nastri. Anche i tre saggi erano intenti nell'osservare con attenzione il pugnale avvolto dall'edera: la pianta aveva le sue radici proprio nell'impugnatura e se si osservava bene le venature si poteva notare una leggera luce che le attraversava a intervalli regolari, con un po' di immaginazione sarebbe potuto sembrare un cuore che pompa il sangue in vene e arterie, l'incantesimo faceva sì che il pugnale producesse la linfa vitale che alimentava la pianta.
Nel frattempo due ragazze erano appena entrate in una particolare stanza di pietra, molto diversa dalle altre della città: le pareti erano tappezzate di freddo muschio, il pavimento era coperto da almeno due dita di acqua gelata e dal soffitto sbucavano delle grosse radici.
«Sei sicura di sapere quello che fai Scarlet?» chiese Pervinca seguendo l'amica bionda all'interno della stanza.
«Certo. Adesso dovremmo trovarci sotto Bosco-che-Canta, non molto lontano dal fiume a giudicare dall'acqua sul pavimento» rispose l'altra dirigendosi verso quella che un tempo doveva essere una scrivania, adesso completamente incorniciato da radici e piante rampicanti.
«Credi che gli altri siano riusciti a trovare la cripta?» chiese sovrappensiero aprendo un nuovo cassetto. Vì, che stava controllando i ripiani di una vecchia libreria, si voltò a guardarla.
«Probabilmente sì, ma non ci metterei la mano sul fuoco» rispose con nonchalance continuando a osservare la libreria.
«Dovremmo nasconderlo qui, sai... potrebbe mimetizzarsi meglio» continuò osservando i numerosi volumi che nonostante l'umidità erano totalmente intatti. Scarlet estrasse un vecchio libro da una tasca interna del suo mantello per poi passarlo a Pervinca che lo ripose a sua volta su uno scaffale intermedio.
«Torniamo alla Rocca, non vorrei che Ast e Der si caccino nei guai prima del tempo» continuò Pervinca mentre applicava un incantesimo di mimesi sul libro.
«Perché? Non siamo già nei guai» esordì la bionda con voce lieve. Pervinca non rispose ma si incamminò verso la porta, seguita poco dopo dall'amica. Una volta fuori sigillarono l'ingresso con una pianta velenosa dalle spine lunghe all'incirca cinque centimetri.
«Violet, io non capisco. Se vogliono imporre un'oscurità perenne, perché bloccare l'accesso a quella statuetta?» chiese confusa zia Tomelilla.
«Forse perché non vogliono il potere assoluto del buio? O almeno a quel tempo non lo volevano» rispose pacata la strega mora.
«Sul serio è questo ciò su cui ti sei impuntata Lillà? E non su come abbiano fatto due ragazzine di 10 anni a fare un incantesimo così complesso? » chiese Ortensia.
«Quella non è una cosa impossibile. Avranno usato il libro degli antichi incantesimi» esordì Mentafiorita.
«Io invece mi chiedo come abbiano fatto a modificare l'incantesimo in modo che non si potesse ostacolare o annullare neanche a distanza di anni. È una cosa da livello molto avanzato» Duffus si aggiunse alla conversazione con stampata in faccia un'espressione di pura ammirazione verso Pervinca e Scarlet.
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Non ci si può nascondere dal proprio destino
FantasyCosa succederebbe se durante la Battaglia qualcosa non andasse nel verso giusto? Pervinca e Vaniglia stanno per compiere l'incantesimo che riporterà l'equilibrio tra luce e buio, ma Pervinca nel mezzo dell'incantesimo manda via sua sorella. Perchè...