Capitolo 35 - Kinay e Naim

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Era la mattina del 2 luglio. Meno di 48 ore e della vita a cui tutti erano abituati non sarebbe rimasta nessuna traccia.

Tutti erano a conoscenza di ciò che a breve sarebbe accaduto. Tutte le persone erano restie e spaventate, gli animali erano spesso agitati, persino il mare era, ormai, perennemente agitato e le piante stavano morendo.

«Grisam, non abbiamo altra scelta. Dobbiamo entrare nella città sotterranea» esordì Flox. la ragazza si trovava al museo in compagnia di tutti i magici della Banda del Capitano, a cui avevano raccontato tutto.

«È troppo pericoloso Flox, e tu lo sai. Non possiamo allontanarci dal villaggio da soli e non possiamo neanche esporre l'idea ai saggi perché ce ne tirerebbero fuori» rispose Grisam nervoso.

All'orario prestabilito si trovarono tutti e quattro sul retro della biblioteca.

«Allora Gri? Non riusciremo comunque a entrare» esordì Flox.

«Quando sono tornato in sala non avevo dimenticato nulla, però ho lasciato aperta la finestra – rispose camminando lungo la parete della biblioteca – adesso dobbiamo solo volare» continuò fermandosi sotto la finestra indicata.

Senza perdere tempo si trasformarono in insetto ed entrarono dal piccolo spiraglio aperto.

Una volta dentro si trovarono immersi nel buio più totale e non potendo accendere luci, Flox e Grisam camminavano davanti avendo la capacità di vedere al buio mentre Shirley teneva la mano a Babù per impedire che cadesse non riuscendo a vedere dove metteva i piedi.

Dietro al bancone della bibliotecaria c'era una libreria finta e dopo averla aperta, scesero le scale e si trovarono in una sala illuminata da alcune fiaccole dove erano riposti in modo disordinato vecchi volumi impolverati.

«Adesso che facciano Gri?» chiese Shirley. Il ragazzo prese immediatamente dalla borsa a tracolla che si era portato dietro il libro in cui aveva copiato in precedenza e la mappa.

«Dietro quella libreria c'è un passaggio segreto che ci dovrebbe portare direttamente nei corridoi» disse dopo aver sfogliato velocemente alcune pagine del libro.

Grazie alla magia dei magici luminosi riuscirono ad aprire il passaggio con poche difficoltà.

Utilizzando la mappa e le indicazioni descritte sul libro, raggiunsero una grande sala da cui partivano numerosi corridoi. Ogni volta che avevano cambiato strada avevano usato dei nastrini che Flox portava sui vestiti per ricordare le strade che avevano preso. Non sapevano dire per quanto tempo avessero camminato quando si trovarono davanti ad un portone di legno. Una volta aperto si trovarono in una stanza simile a una cantina.

Sentendo delle voci non troppo lontane, si nascosero dietro ad alcuni scaffali.

«Ahahaha Derek» disse una delle voci.

«Mi fai impazzire Piccola» esordì il ragazzo per poi baciarle appassionatamente, e scendere in seguito a baciare la mascella, dietro l'orecchio, la gola e la spalla che pian piano stava scoprendo.

«Sono Derek e Scarlet» disse Nepeta, ma Vaniglia le tappò la bocca con una mano prima che la sentissero anche gli altri.

Intanto quei due continuavano a darsi attenzioni sempre più spinte finché non furono interrotti dall'arrivo di un'altra persona.

«Lo immaginavo di trovarti qui» esordì la voce di Pervinca.

«Sempre in mezzo ai piedi, Rossa?» disse Derek senza degnarla di uno sguardo.

«Attenta o inizierò a pensare che sei gelosa» aggiunse girandosi finalmente verso la ragazza.

«Gelosa? E di chi? Di te? Ma fammi il piacere» rispose con un'espressione di disgusto stampata in faccia.

Non ci si può nascondere dal proprio destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora