Erano ormai le 5:00 quando tutti i ragazzi s'incontrarono proprio al centro della foresta.
«Ragazzi guardate lì! È Thomas con il suo gruppo – disse Vaniglia indicando un gruppo poco distante da loro – RAGAZZI SIAMO QUIII!» urlò per attirare la loro attenzione.
«Babù! – esordì Flox correndo direttamente nelle braccia dell'amica – com'è andata? Siete ridotti male» chiese squadrandoli.
«Un Troll e una ventina di serpenti antropomorfi» rispose Billy.
«Voi?» chiese Grisam.
«Un ibrido lupo-orso e un mucchio di faine» rispose secca Camelia.
«RAGAZZI! Anche voi qui?!» esordì Shirley correndo insieme agli altri del suo gruppo verso i loro amici.
«Salvia! Com'è andata?» chiese Nepeta abbracciando sua sorella.
«Bene nonostante i Bakeneko e fin troppe salamandre giganti» rispose.
«FLOOOX» urlò la voce di Acanti poco lontani da loro.
«Eccovi finalmente. Mancavate solo voi» esordì la strega del buio abbracciando il fidanzato. Ormai ognuno dei ragazzi era stretto nell'abbraccio del proprio ragazzo/ragazza all'infuori di Grisam e Camelia, il che non passò inosservato.
«A voi che creature sono capitate?» chiese Grisam, evitando sul nascere tutte le domande inopportune.
«Linci rosse di fuoco» rispose Morus.
«Ma Erica e Flora non sono le due più tranquille?! Allora non immagino cosa è capitato a loro» disse Jim indicando la squadra Blu.
Pochi minuti dopo si erano detti tutto sulle loro avventure della giornata, ma le sorprese non erano ancora finite. Difatti, dal nulla, iniziarono a formarsi numerose scie luminose che si muovevano velocemente e circondarono il gruppo. Poco dopo le luci si fermarono alla stessa distanza l'una dall'altra formando un cerchio e in seguito furono sostituite dalle figure degli otto ragazzi.
Nessuno osava parlare perciò a rompere quel muro di silenzio, fu Christopher.
«Dunque? Come vi siete trovati nella foresta?» chiese il mago tranquillo.
«Ce la siamo cavata» rispose Flox per tutti.
«Bene, ma ora sapete cosa vi tocca, giusto?» chiese Aster. Notando gli sguardi confusi dei ragazzi, i magici del buio formularono un incantesimo in una lingua sconosciuta che ritrasformò la foresta nel campo sportivo, facendolo perciò tornare alle sue dimensioni normali. Con un altro incantesimo, Chris, Erica e Tony teletrasportarono i non magici sugli spalti.
Adesso la prova da superare era solo per i magici.
«Dove sono gli altri?» chiese Morus notando che il gruppo si fosse ridotto numericamente.
«Questa prova è solo per voi magici» rispose Derek.
«Mi auguro che abbiate imparato a difendervi bene perché questa volta on ci andremo leggeri disse Scarlet sguainando la sua spada.
«Bene voi siete 17 e noi 8. sarebbe troppo semplice mettervi a coppie perciò sarà un vero e proprio combattimento: tutti voi contro noi» disse Chris. I ragazzi ebbero appena in tempo di impugnare le loro armi, che furono attaccati. Nonostante la sorpresa iniziale, si difendevano bene e attaccavano con grinta. Passarono diversi minuti e, ignorando la stanchezza, nessuno si dava per vinto. A un certo punto, Pervinca e Vaniglia si trovarono a faccia a faccia. Le gemelle si guardavano dritte negli occhi intrattenendo una muta conversazione, finché Vì on scagliò la sua spada contro la sorella che si difese prontamente.
Come c'era da aspettarsi, Pervinca stava avendo la meglio su Babù. Sperando di guadagnare tempo, la strega della luce fece crescere alle spalle della sorella delle piante rampicanti nel tentativo di bloccarle le braccia. Sembrava esserci riuscita se non fosse che, appena la pianta entrò in contatto con il corpo di Vì, iniziò a marcire.
«Babù credevo che sapessi che non faccio mettere nel sacco da una cosa così» disse Pervinca attaccandola nuovamente ma, questa volta, con il sorriso sulle labbra.
«Chissà perché...ma un po' speravo non fosse così» rispose Vaniglia. Ridendo, Pervinca fece marcire il terreno sotto i piedi della sorella che, irrimediabilmente, vi cadde dentro.
La lotta andò avanti per circa un'ora, fin quando Aster, che combatteva contro Grisam, si trovò inaspettatamente la spada dell'avversario puntata alla gola.
«Credo che può bastare» esordì soddisfatto. Con l'aiuto di numerosi incantesimi, tutte le armi furono rimesse apposto e tutti i danni che erano stati fatti al campo sportivo furono riparati.
«I miei complimenti ragazzi, siete stati bravi» disse Christopher.
Stavano per raggiungere tutti i propri familiari quando una domanda di Vì attirò la loro attenzione.
«Erica hai visto la mia collana?» chiese tastandosi il collo.
«No Vì, perché dovrei averla vista? Tu non la togli mai» rispose confusa la strega luminosa.
«Appunto, io non la tolgo mai. Forse è rimasta impigliata nell'altra maglia potresti un attimo controllare?» chiese cercando di mantenere la calma.
«Sicura che non si è impigliata in qualche ramo mentre eravamo nella foresta? Comunque qui non c'è» rispose Erica.
«È impossibile, se fosse rimasta su un ramo, sarebbe rimasta mentre tutto il resto è scomparso. Per favore controlla meglio in quella borsa. Non posso averla persa» rispose iniziando a passarsi nervosamente le mani nei capelli sciolti.
«Forza Vì, non farti prendere dalla disperazione. Forse ti è caduta mentre lottavi. Ora ti aiutiamo tutti a cercarla non può essersene andata da sola» disse Aster mettendole una mano sulla spalla.
«Vi aiutiamo anche noi» disse Vaniglia avvicinandosi con Flox.
«Perché non fai un incantesimo per localizzarla?» chiese Thomas.
«Le ho fatto un incantesimo in modo che sia immune qualunque magia» rispose secca la rossa.
«Deve essere davvero importante per te» disse Diana.
«Più di quanto tu possa immaginare» rispose in un sussurro.
Passarono quasi venti minuti e, ogni secondo che passava, Pervinca era più nervosa.
«VÍ L'HO TROVATA» urlò Shirley. Pervinca corse alla velocità della luce verso l'amica e controllò la collana.
«Dov'era finita?» chiese non spostando lo sguardo la quello strano ciondolo.
«Era impigliata su un ramo del pesco» rispose l'infinito potere sorridendole.
«Grazie» disse Pervinca con riconoscenza.
«Vì, possiamo vederla questa collana così importante da fari perdere la testa alla sola idea di perderla?» chiese Vaniglia scherzosa.
«In realtà non è preziosa in se ma è il valore affettivo» rispose Vì passandole la collana con riluttanza.
«Ma a me sembra più un anello che un ciondolo» quella frase di Flox bastò per attirare l'attenzione dei ragazzi che, fino a un attimo fa, parlavano tra loro.
Grisam vide il ciondolo solo di striscio ma gli bastò per fargli ricordare un evento di quasi otto anni prima ma che ricordava come se fosse appena avvenuto.
Grisam e Pervinca si trovavano nel giardino di casa Burdock. Vì era intenta a mostrargli i suoi appunti sul contro-regolamento, quando Grisam tirò fuori dalla tasca una piccola scatolina scura e la pose nelle mani della bambina di nove anni che gli era davanti. Proprio quando lei aprì confusa la scatolina lui, rosso d'imbarazzo, le pose la fatidica domanda.
«Vuoi essere la mia ragazza?». Pervinca, contro a ogni logica, non rispose oralmente alla domanda ma, bensì, la scrisse: "accetto Burdock".
Ormai non aveva più dubbi: il ciondolo della collana da cui Pervinca non si era mai separata era proprio l'anello che le aveva dato lui quel giorno di otto anni prima.
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Non ci si può nascondere dal proprio destino
FantasyCosa succederebbe se durante la Battaglia qualcosa non andasse nel verso giusto? Pervinca e Vaniglia stanno per compiere l'incantesimo che riporterà l'equilibrio tra luce e buio, ma Pervinca nel mezzo dell'incantesimo manda via sua sorella. Perchè...