Capitolo 9 - Evocazione e tatuaggi

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Un lampo improvviso abbagliò tutti i presenti, interrompendo l'incantesimo. Quando la luce diminuì, al centro del cerchio c'era una qualcuno con un lungo mantello nero.

«C-chi sei?» chiese Tomelilla mantenendo le distanze.

«Voi avete evocato gli spiriti antenati e loro mi hanno incaricato di consegnarvi un messaggio» disse l'incappucciato con una voce femminile.

«Quale messaggio?» domandò risoluta Ortensia.

«Gli spiriti vi hanno già mandato il loro aiuto, lo avete sempre avuto davanti agli occhi ma, evidentemente, siete troppo cechi per vederlo. Mi hanno concesso di mostrarvelo» detto questo Scarlet, Pervinca, Derek e Aster, cominciarono a lamentarsi e urlare dal dolore. Sulle braccia dalle quali sgorgava sangue si stava formando un po' per volta un taglio che andava dal gomito fino al polso.

«Ragazzi, cosa avete?» disse Dalia avvicina dosi preoccupata a sua figlia, come fecero anche Rosie, Marta e Adelaide.

«Spero solo che basti per farvi aprire gli occhi» i cittadini non ebbero il tempo di girarsi verso la figura che era già sparita nel nulla.

***

«Fa molto male» chiese Adelaide a sua figlia mentre le disinfettava il taglio.

«Neanche un po', è come se non ci fosse» rispose Scarlet senza alzare lo sguardo alla ferita.

Dopo la sparizione della donna incappucciata, i ragazzi erano rimasti nella piazza e i loro parenti li stavano curando. La magia delle fatine non aveva effetto su quelle ferite, come anche quella curativa dei magici luminosi.

«Dobbiamo bendarle. Non vorrei che prendeste qualche infezione» disse Flora prendendo il materiale dalla sua borsa. Passiflora negli anni era diventata un eccellente medico specializzata in ferite magiche.

«Com'è possibile che vi siate procurati un taglio del genere?!» disse confuso il sindaco.

«E se fosse il segno di cui parlava quella donna?» domandò Dalia alzando lo sguardo su Tomelilla.

«Non penso. Hanno iniziato a sanguinare molto prima che lei apparisse» rispose Antony sedendosi affianco alla sua ragazza, alla quale avevano appena completato la fasciatura.

«Qualunque cosa sia non m'importa. Al momento voglio solo andarmi a fare una lunga dormita» disse Scarlet alzandosi. Così andarono tutti alla vecchia casa, rassicurando tutti dicendo che se ci sarebbero stati problemi avrebbero avvisato.

Durante il pomeriggio furono raggiunti dai ragazzi della banda che portarono anche i bambini.

«Ehi! Coma mai qui?» domandò Scarlet prendendo in braccio Candy che le era corsa incontro.

«Volevamo sapere come state e farvi compagnia» rispose Flox.

«Ciao Shirley! Come stai?» disse Pervinca, andando ad abbracciare l'amica.

«Ciao Vì. Io tutto bene, siete voi che avete fatto preoccupare tutto il villaggio!» rispose l'Infinito Potere. Dopo aver fatto accomodare tutti in casa, Pervinca e Scarlet, presentarono Shirley ai loro amici.

«Senti Vì, è vero che la stanza degli incantesimi di questa casa non è normale?» domandò curioso Thomas.

«Chi di loro ha parlato?» disse la rossa indicando Babù, Grisam e Flox.

«Comunque sì. È particolare» rispose riportando l'attenzione sul suo interlocutore.

Passarono il pomeriggio tra chiacchiere e incantesimi di piccolo calibro e si divertirono molto. Quando cominciò a fare buio, i ragazzi della banda tornarono al villaggio, rimasero solo Vaniglia, Flox, Grisam con i rispettivi fratelli. Verso l'ora di cena arrivò il resto dei membri delle famiglie. In generale passarono una bella serata, fin quando Christopher annunciò una notizia.

Non ci si può nascondere dal proprio destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora