Capitolo 22 - Sfogarsi

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Dal giorno del bacio era ormai passata più di una settimana e ormai era il 7 giugno.

Grisam, da quel giorno, non faceva che pensare al bacio dato a Pervinca e, ancora di più, alle sue parole.

«No, è sbagliato Gri, tu stai con Camelia e non è giusto che altre persone soffrano a causa mia» disse tra le lacrime. Grisam non ebbe il tempo di dire niente poiché Pervinca scappò via.

Lui sapeva che erano sbagliate le sue azioni ma nonostante questo non poteva impedirsi di pensare a Vì. Non riusciva a dimenticare le sue labbra rosee e carnose, come non riusciva a dimenticare le sue lacrime. Non aveva mai visto Pervinca piangere, lei era sempre stata una ragazza forte e orgogliosa e vederla piangere per qualcosa che per lui era stato magico, lo aveva lasciato di sasso.

«Terra chiama Grisam. Terra chiama Grisam. Rispondi, passo» disse la voce di Thomas ridestandolo dai suoi pensieri.

«Sì? Dimmi Tom» disse Grisam.

«Che hai amico? Non è la prima volta che ti perdi in non so quali pensieri» chiese Thomas sedendosi di fronte a Grisam. Quel giorno Grisam era di turno al museo e Thomas aveva deciso di rimanere a fargli compagnia.

«Niente. Sono solo preoccupato per gli esami» mentì.

«Sarà, ma tu non me la conti giusta» rispose il mago luminoso.

«Oggi abbiamo la lezione con gli altri, giusto?» chiese Grisam riprendendo a scrivere i riassunti di storia.

«Sì. Oggi proviamo a fare dei veri combattimenti» rispose Thomas.

«Tu non lo trovi inutile?» chiese poi Tom.

«Che cosa?» domandò confuso Grisam, alzando lo sguardo sull'amico.

«Questo addestramento. A me sembra tempo sprecato giacché alla fine non ci faranno combattere» spiegò Tom.

«Sono certo che ci servirà avere queste conoscenze» esordì Grisam.

Pervinca era seduta sulla scalinata che dava al giardino sul retro e pensava, come accadeva spesso nell'ultimo periodo.

«Come va, sorellina?» chiese Aster sedendosi su un gradino con Der e Scar.

«Non mi lamento» rispose Vì.

«Oggi pomeriggio ci saranno i duelli, è il caso che vai a prepararti» disse Der per invogliare l'amica a non pensare.

«Più tardi» rispose la rossa.

«Adesso basta Vì – esplose Scarlet alzandosi e ponendosi di fronte a Pervinca – Tu non sei così; tu sei impulsiva, vendicativa e non ti riduci così per cose insignificanti» disse arrabbiata.

«Non mi sembrano cose insignificanti» rispose secca Pervinca continuando a tenere lo sguardo fisso davanti a se.

«A me sì. Ti ha baciata? Ok. Non è cambiato niente, lui è ancora fidanzato con quella e tu non puoi soffrire così per un ragazzo. Che cazzo Vì, non sei tu che mi hai detto anni fa: "buttati Scar, se va bene avrai il tuo lieto fine se no... la vita è fatta di alti e bassi, significherà che non era quello giusto e andrai avanti" io ci ho provato e fino ad ora è andata bene. Che cosa dovrò fare se un giorno mi lascerà? Piangere e vivere nei ricordi?! Perché è questo che stai facendo tu» chiese Scarlet avvicinandosi.

«Adesso basta. Hai parlato anche troppo – esplose Pervinca alzandosi in piedi con il fuoco negli occhi – Tu non puoi capire come ci si sente a vedere l'unico ragazzo di cui tu sia mai stata innamorata, stare con un'altra. Vederlo mentre le sorride, la abbraccia e la bacia. E non puoi sapere quanta rabbia mi porto dentro dal giorno del nostro ritorno qui» disse con rabbia.

«E allora smetti di tenertela dentro – disse Scar spingendola – Sfogati Vì» a quel punto Pervinca arrivò al limite della sopportazione e lanciò un poderoso destro alla bionda.

«PERVINCA! SCARLET! BASTA. VI FARETE MALE!» le urla di Derek e Aster attirarono all'esterno gli altri abitanti della casa, che provarono, inutilmente, a fermarle.

Le due ragazze si stavano ormai rotolando nel fango ma, nonostante questo, non avevano nessuna intenzione di smettere.

«Ti arrendi?» chiese Vì con il fiatone fermandosi a cavalcioni su Scarlet.

«Mai!» ringhiò Scar formulando un incantesimo che scaraventò Pervinca contro un albero.

Nonostante i numerosi graffi su viso e braccia e il sangue che le colava dal naso, Pervinca si mise a correre verso Scarlet. Nella speranza di interrompere l'incontro, Christopher si mise davanti a Pervinca per fermare la sua corsa. La ragazza, senza scoraggiarsi, generò una piccola esplosione sotto i suoi stessi piedi che la fecero balzare abbastanza in alto da superare il ragazzo che la ostacolava.

Tornata al suolo, perfettamente in piedi, le due ragazze ripresero a lottare. Non trovando altro modo per intervenire, Derek e Aster andarono alle spalle delle due ragazze e le sollevarono bloccandole per le braccia.

«Mollami Aster, altrimenti le do anche a te» esordì Pervinca rabbiosa.

«Sarebbe meglio, Scarlet ne ha già prese troppe per oggi» rispose il mago del buio. Approfittando del momento di distrazione di Aster, Pervinca si liberò dalla sua presa e, roteando su se stessa, gli tirò un poderoso calcio nello stomaco.

I due andarono avanti per un po' finché Aster non fu abbastanza lontano dalla ragazza da vedere le lacrime che le solcavano il viso, a quel punto si avvicinò e la abbracciò stretta.

«Sfogati Vì. Piangi tutta la tua rabbia e il dolore e chiudiamo questa storia» le disse all'orecchio. Pervinca ricambiò l'abbraccio con la stessa forza usata dal biondo e smise di trattenere le lacrime.


Non ci si può nascondere dal proprio destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora