Capitolo 11 - Parlare

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Erano le 6 del mattino e Pervinca e Aster si trovavano in cucina con una tazza di caffè fumante in mano. I due ragazzi avevano passato la nottata quasi completamente insonne. quando avevano deciso di andare a dormire nessuno dei due era riuscito a prendere sonno e quindi avevano parlato come non facevano da molto tempo ormai.

Inizio Flashback

«Aster? Sei ancora sveglio?» domandò Pervinca all'amico.

«Si. Neanche tu riesci a dormire eh?» disse il biondo girandosi sul fianco per guardare in faccia Vì.

«Già. Ti va di parlare un po'?» chiese Pervinca.

«Certo» rispose sorridendo Aster «di cosa vuoi parlare?»

«Non lo so. Quello che vuoi» rispose lei.

«Va bene. allora...come va con il 'tappetino'?» chiese Aster.

«'Tappetino'? Ah, Tony» disse Vì dopo aver lanciato uno sguardo un po' smarrito all'amico.

«Non lo so» rispose dopo un po'.

«Che vuol dire 'non lo so'?» chiese confuso mettendosi seduto, ed imitato quasi immediatamente dalla ragazza.

«Vuol dire che non lo so. Insomma è strano; nell'ultimo mese è diventato molto appiccicoso e se provo a farglielo notare nega per poi darmi ragione e chiudere la discussione» spiegò torturandosi le mani.

«Vì? C'è qualcosa che non va? Puoi dirmi tutto lo sai, vero?» disse Aster prendendo le mani di Pervinca nelle sue.

«Non lo so Aster. Quando siamo stati portati qui, i due giorni che ho passato senza di lui, non l'ho mai pensato e sono stata bene. È questo che non mi spiego.» disse senza guardare negli occhi il biondo.

«Vuoi lasciarlo?» domandò Aster senza giri di parole.

«Non lo so, sono confusa. Non lo amo ma a lui ci tengo, ho paura di perdere anche la sua amicizia» disse Vì sul punto di piangere.

«Ehi, non lo perderai. E poi il mondo è pieno di ragazzi, troverai quello giusto. Non devi decidere tutto ora, hai solo diciassette anni dopotutto» disse abbracciandola.

«Hai ragione, ci penserò bene e quando tornerà ne parlerò con lui» disse risoluta. Dopo qualche minuto di silenzio che passarono abbracciati prese lei la parola.

«E tu che mi dici? Come va con Erica?» domandò allontanando abbastanza per guardarlo in viso.

«Voglio chiederle di sposarmi» disse Aster abbassando lo sguardo sorridendo.

«È fantastico Ast!» disse Vì abbracciandolo di slancio «quando?»

«Appena sarà finita questa storia» disse lui stringendola.

Passarono buona parte della notte a parlare, riuscendo ad addormentarsi solo verso alle 4, per poi alzarsi due ore dopo.

Fine Flashback

«Ast, grazie per stanotte. Mi ha fatto bene parlare» disse Vì avvicinandosi al ragazzo per abbracciarlo.

«Quando vuoi sorellina» rispose il biondo. A quelle parole, però, Vì parve intristirsi un po'.

«Ehi, va tutto bene?» disse Aster guardandola negli occhi.

«Non posso più essere la tua sorellina» disse lei guardandosi le scarpe.

«E perché?» chiese confuso.

«Tu l'hai già una sorella» spiegò Vì.

«E allora. Tu resterai sempre la mia sorellina. Perché sei tu quella con cui ho fatto pratica, con te io non ho segreti, ci capiamo con un solo sguardo e molte altre cose. E poi tu sei stata scambiata per la mia ragazza da Erica e Antony quando ancora non ci conoscevano» rispose di nuovo sorridente il biondo.

Non ci si può nascondere dal proprio destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora