Capitolo 17 - ... guai

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I ragazzi,tramutati in volatili di ogni tipo, seguirono i loro amici, che procedevano a galoppo.

«Derek, tu e Scarlet andate a prendere l'occorrente, noi andiamo a chiudere i cavalli» disse Aster mentre scendevano dai cavalli.

«Va bene Ast, io prendo anche il mio arco» disse Scarlet.

«Sì Scar, meglio essere preparati a tutto» le diede la conferma il ragazzo.

«Sei ancora certo che sia una buona idea?» chiese Pervinca.

«Certo – rispose sicuro il mago del buio – ehi Vì, c'è qualcosa che non va?» le chiese poi vedendola abbassare lo sguardo. Non ricevendo risposta si voltò verso di lei e le sollevò il viso prendendole il mento con due dita.

«Cos'hai piccola?» le chiese di nuovo.

«Non so cos'aspettarmi da quel posto, né io né Scar abbiamo mai visto niente oltre una stanza e... non voglio rischiare di perdere nessuno di voi, non voglio che abbiate problemi con le vostre famiglie» disse la rossa con voce rotta.

«Ma tu non perderai nessuno e, anche se avremo problemi con quelli del villaggio, non devi temere niente, io sarò sempre dalla tua parte. Non ti libererai mai di me» disse strappandole un sorriso con l'ultima parte del discorso.

I ragazzi della banda, chi invisibile e chi appollaiato sugli alberi, rimasero leggermente stupiti dalla conversazione dei due ragazzi.

«Grazie Ast» disse la ragazza abbracciandolo con tutte le sue forze.

«Mi stai stancando con tutti questi 'grazie', però noto con piacere che hai messo il reggiseno a fascia oggi» disse sorridendo il mago del buio.

«Ah-ah. E con questo possiamo mettere fine al momento serietà di Aster Pollimon» rispose Pervinca di nuovo sorridente.

«Mi conosci sorellina, odio essere serio» rispose Aster circondandole il fianco con un braccio e dirigendosi con lei all'interno della stalla.

«Visto Flox? Anche a lei abbvaccia così» disse bisbigliando Acanti, trasformato il passero e seduto affianco alla fidanzata.

Non ci volle molto che i ragazzi entrassero in casa.

«Come entriamo Gri?» chiese Vaniglia. Il ragazzo rimase in silenzio qualche secondo.

«Dal camino, è spento» rispose riprendendo il volo. Il primo a entrare fu proprio il Capitano e, dopo aver notato che la casa fosse vuota, disse ai suoi amici di scendere. Mentre gli altri entravano nella stanza, Grisam si allontanò e notò la porta che dava alla cantina aperta. Facendo piano si intrufolò di sotto e vide i quattro nella stanza degli incantesimi. Velocemente tornò di sopra e, dopo che tutti si furono trasformati in insetti, scesero nella Stanza degli Incantesimi.

«Dobbiamo prenderlo il libro?» chiese Scarlet avvicinandosi a una delle librerie.

«No, potremmo perderlo» rispose dura Pervinca.

«Hai ragione. Allora prendo solo un paio di sacchetti e provette» disse la bionda.

«Che ci devi fare?» chiese Derek.

«Campioni, Derek» rispose piccata. Scarlet e Pervinca misero tutto l'occorrente nelle borse a tracolla che portavano e si misero davanti alla porta situata dall'altra parte della stanza, dopo di ché entrarono.

«Ragazzi da qui potremo proseguire solo noi magici. I non magici non possono entrare nella Stanza degli Incantesimi. È meglio se proseguiamo solo in pochi, voi altri tornate al villaggio e copriteci con i nostri genitori, al nostro ritorno vi faremo sapere tutto» disse Grisam. Tra gli sguardi delusi di molti, Grisam, Vaniglia, Flox, Shirley e Thomas entrarono nella Stanza degli Incantesimi e subito dopo attraversarono la seconda porta trovandosi nel corridoio. Seguendo le voci dei quattro ragazzi e facendo meno rumore possibile, arrivarono alla fine del corridoio. A questo punto seguirono il sentiero.

Non ci si può nascondere dal proprio destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora