Neppure il pomeriggio fu dei migliori. Con la testa fra le nuvole, mi recai a lavoro per il mio turno. I clienti parlavano, ed io ero altrove. Ruppi addirittura uno dei bicchieri da frappé. Ma cosa potevo farci se mi ritrovavo coinvolta da un possibile criminale, figlio di un possibile mafioso, che riusciva a passare dalle minacce, agli avvertimenti per la mia tutela?
E poi Brody...il bacio. Ogni volta che ci ripensavo, la scena vissuta la sera prima, mutava repentinamente. Il bacio era bello. Il bacio mi aveva disgustata. Non lo so...ma le famigerate farfalle nello stomaco erano annegate nella saliva del signor Palmer, forse. Avevo troppe domande e poco tempo per pensare. Forse avrei dovuto parlarne con qualcuno, magari con Tracy, o Madison. Ma qualcosa mi frenava nel farlo ; già, avevo paura dei loro giudizi.
La giornata non era ancora terminata, però, e qualcosa mi diceva che non lo avrebbe fatto presto.
Pulivo uno dei tavolini sgombri, quando qualcuno mi toccò una spalla. Pensai immediatamente a Jared, che era venuto per rompere le palle un'altra volta, e invece...
«Ehi, B-Brody» farfugliai, sorpresa e nel panico.
Lui sorrideva mostrando la dentatura perfetta e sfavillante. I lividi che andavano lentamente schiarendosi.
«Mi dispiace se non ti ho scritto dopo ieri sera».
Mi sforzai di sorridere, mentre dentro di me mi chiedevo : " e questo che diavolo ci fa qui?"
«Ma figurati, non importa, sul serio» dissi nervosa, con il tono che salì di qualche ottava.
Quel tavolino sarebbe diventato splendente, dopo quella conversazione.
«Allora» cominciò lui, con lo sguardo entusiasta «come ti è sembrato?»
Volevo morire.
«Che c-cosa?»
Sorridi, Scarlett. Continua a sorridere e fai la vaga.
I suoi occhi si fecero più seri «sto parlando del bacio».
Annuii a lungo, ed ebbi l'impressione di sembrare pazza «a te come è sembrato?»
«Mi rispondi con una domanda?» ridacchiò, nervosamente.
Feci spallucce «a me è sembrato fico, no?»
Santo Dio, stava per venirmi una paralisi facciale.
«Fico» ripeté lui, pensieroso, annuendo «okay, allora è stato fico».
Tentai di scappare dalla sua morsa «permesso» dissi, facendomi strada verso un altro tavolino da pulire.
Lui mi seguì «stavo pensando che potremmo uscire di nuovo, ti va?»
La mia mano si bloccò, così come il mio respiro.
«Stai bene?»
Annuii e mi morsi la lingua. Merda.
«Certo, sicuro».
Allora prese coraggio «domani sera Dylan McKein darà una festa, ti andrebbe di andarci con me?»
Se possibile, sbiancai ancora di più «Dylan?»
Oh mio Dio. La situazione continuava a degenerare.
Annuì, sorridendo «sì, sta con tua cugina, lo so, e so anche che è un coglione, se è quello a cui stai pensando. Ma non devi stare con lui, saremo tu ed io» precisò, munendosi di occhi dolci «e ci saranno un sacco di ragazzi forti che devi assolutamente conoscere. Pensa, ti farai degli amici prim'ancora di cominciare l'università».
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Paper Skin
عاطفيةScarlett Summers è una ragazza di provincia dalle grandi ambizioni e un debole per le metropoli piene di caos, ma anche di possibilità. Ottenuta una borsa di studio per la più prestigiosa università di Chicago, non ci pensa due volte prima di abband...