35. Soluzioni

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Il silenzio dominava il taxi.
Siria si schiarì la voce.

-... E ora?- mormorò.

Non ebbe risposta: lo sguardo di Sherlock era altrove, rapito dal proprio mind palace.

Sapeva dove aveva visto già quella donna, lo sapeva, ma non ricordava: doveva sforzarsi, pensare, pensare, pensare, frugare nei meandri, nelle stanze, nei cassetti di quel colossale palazzo che era la sua mente.

Scese distrattamente dal taxi, seguito da Siria; entrarono in casa, e lui si sedette sulla poltrona, senza guardare John, senza concedersi distrazioni.
Siria aprì la bocca per parlare, ma lui sibilò secco e rapido: -Non parlate, non vi muovete, non respirate, non pensate neanche. Devo riflettere-.

Lei si gelò.

-Vad-..- osò.

-Taci!-

Si rifugiò in camera, in silenzio, a leggere.

Passò un'ora di assoluto silenzio, finché...

-ERIKA VOYL!-
Un dolce tepore si diffuse nel corpo di Sherlock, la portata della sua scoperta era enorme, lo sapeva, ed era questo a provocargli quella goduriosa sensazione di formicolio tiepido.

Tutto coincideva: la donna aveva già una condanna pesante per spaccio, evitata con la fuga all'estero, e ora era tornata in attività.

Godendosi in silenzio il malcelato sorriso orgoglioso di John, mandò un messaggio al fratello.

A: Mycroft

Erika Voyl.

-SH

Si concesse un altro sorrisetto.

-Ora si può parlare?- chiese Siria, affacciata sulla stanza.

-Non verrai aggredita, se lo farai- ridacchiò John.

Sherlock rimase impassibile, con l'espressione sorniona di un gatto soddisfatto.

-Stasera esco. Non so se torno a dormire, ok?- disse lei improvvisamente, con espressione angelica.

John sospirò.

-E dove dormi?-

-Da... Ja..nine-

-E chi è?-

-Una...-

Sherlock, impassibile fino a quel momento, alzò un sopracciglio.

-Te lo giuro.-

Scambio di sguardi tra Sherlock e John.

*sta mentendo* dissero gli occhi di ghiaccio del detective.

*lo so, ma la farò andare* risposero gli altri occhi.

*io te l'ho detto*
Gli occhi di Holmes chiusero la conversazione.

-Puoi andare. Devi tornare entro le nove di domani mattina, va bene?-

Gli occhi di Siria brillavano.

-Grazie! Tornerò per quell'ora-

Baciò John e poi Sherlock e si infilò in camera.

-Guai all'orizzonte...- mormorò tra sé Sherlock.

Una figlia inaspettataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora