Il silenzio dominava il taxi.
Siria si schiarì la voce.-... E ora?- mormorò.
Non ebbe risposta: lo sguardo di Sherlock era altrove, rapito dal proprio mind palace.
Sapeva dove aveva visto già quella donna, lo sapeva, ma non ricordava: doveva sforzarsi, pensare, pensare, pensare, frugare nei meandri, nelle stanze, nei cassetti di quel colossale palazzo che era la sua mente.
Scese distrattamente dal taxi, seguito da Siria; entrarono in casa, e lui si sedette sulla poltrona, senza guardare John, senza concedersi distrazioni.
Siria aprì la bocca per parlare, ma lui sibilò secco e rapido: -Non parlate, non vi muovete, non respirate, non pensate neanche. Devo riflettere-.Lei si gelò.
-Vad-..- osò.
-Taci!-
Si rifugiò in camera, in silenzio, a leggere.
Passò un'ora di assoluto silenzio, finché...
-ERIKA VOYL!-
Un dolce tepore si diffuse nel corpo di Sherlock, la portata della sua scoperta era enorme, lo sapeva, ed era questo a provocargli quella goduriosa sensazione di formicolio tiepido.Tutto coincideva: la donna aveva già una condanna pesante per spaccio, evitata con la fuga all'estero, e ora era tornata in attività.
Godendosi in silenzio il malcelato sorriso orgoglioso di John, mandò un messaggio al fratello.
A: Mycroft
Erika Voyl.
-SH
Si concesse un altro sorrisetto.
-Ora si può parlare?- chiese Siria, affacciata sulla stanza.
-Non verrai aggredita, se lo farai- ridacchiò John.
Sherlock rimase impassibile, con l'espressione sorniona di un gatto soddisfatto.
-Stasera esco. Non so se torno a dormire, ok?- disse lei improvvisamente, con espressione angelica.
John sospirò.
-E dove dormi?-
-Da... Ja..nine-
-E chi è?-
-Una...-
Sherlock, impassibile fino a quel momento, alzò un sopracciglio.
-Te lo giuro.-
Scambio di sguardi tra Sherlock e John.
*sta mentendo* dissero gli occhi di ghiaccio del detective.
*lo so, ma la farò andare* risposero gli altri occhi.
*io te l'ho detto*
Gli occhi di Holmes chiusero la conversazione.-Puoi andare. Devi tornare entro le nove di domani mattina, va bene?-
Gli occhi di Siria brillavano.
-Grazie! Tornerò per quell'ora-
Baciò John e poi Sherlock e si infilò in camera.
-Guai all'orizzonte...- mormorò tra sé Sherlock.
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Una figlia inaspettata
FanfictionSherlock Holmes e John Watson, al ritorno da un viaggio di lavoro, trovano ad aspettarli una ragazzina: sorriso pronto, timida e cortese, un inglese un po' stentato e una voglia bruciante di conoscere il suo vero padre. Inizia così un caso intrigan...