27. Sherlock e Mycroft

1.3K 131 61
                                    

Non appena Mycroft uscì, Sherlock distolse lo sguardo dalla porta, e lo fissò sulla finestra, lasciando che la luce lo accecasse.

Johnrimase immobile, seduto sulla poltrona, in silenzio.

-Perché non glielo hai detto subito?- fece John.

Sherlock rimase in silenzio.

-Sherlock. Perché?-

-Avevo paura, John-, fece secco.

-Avevi... Paura? E di cosa, Sherlock?- disse Johnridendo.

-Che ti facesse arrestare. È già successo, con altre persone. Non volevo ripetere l'esperienza- disse alzandosi.

John si alzò, lo afferrò per un braccio, voltandolo e portando il suo viso contro il proprio.

Sherlock sostenne il suo sguardo, senza cedere.

-Non perché mio fratello mi chiede qualcosa o mi minaccia intendo tradire la persona che amo- disse, e si divincolò dalla stretta, avviandosi verso la camera.

John gli si fiondò addosso, lo prese e lo baciò, finendo contro il muro. Sherlock, sorpreso, non reagì, lasciando che le sue spalle fossero schiacciate contro la parete.

-Ti prego, Sherlock perdonami. Io... Sono un idiota, lo sono sempre stato..  Perdonami- sussurrò John, tenendo gli occhi bassi, arrossendo.

Sherlock gli alzò il mento, incrociando il suo sguardo. Gli sorrise, pacifico. Lo baciò con tenerezza.

-Certo che ti perdono, maledetto idiota- sussurrò, staccandosi appena dalle labbra di Watson, che poté sentire il movimento che facevano quelle di Sherlock mentre parlava. Sherlock riprese a baciarlo con dolcezza, prendendogli il viso tra le mani, e accarezzandolo. Johngli si strinse contro. Lo amava. Ne era certo.

~~~~~~~~~~~

Mycroft uscì dal 221 di Baker Street con il sorriso: rivedere quell'esplosione di vita che era Siria gli aveva fatto bene. Il sorriso si allargò non appena pensò all'altra persona che occupava gran parte della sua mente: Greg Lestrade, ispettore di Scotland Yard. Lo aveva conosciuto grazie a suo fratello e se ne era innamorato. Un maledetto, bellissimo, repentino, colpo di fulmine. Si lasciò andare ad un sospiro sognante, interrotto da un molto meno poetico trillo di cellulare.

Da: +049815900932

Sono l'Ispettore Gregory Lestrade, ho avuto il suo numero dal mio superiore, che ritiene necessario il suo intervento a Scotland Yard. La prego di raggiungerci al più presto, abbiamo problemi di diplomazia e servizi segreti.

Mycroft rimase immobile, a fissare lo schermo leggermente luminoso che irradiava una luce fredda all'interno dell'abitacolo mentre la sua mente cercava di elaborare l'informazione. Chi doveva ringraziare per quel... quel miracoloso avvenimento che lo stava esponenzialmente avvicinando a Greg, consentendogli di lavorare al suo fianco?

Sospirò ancora, sognante e felice.

Anthea gli rivolse uno sguardo strano: non era abituata a tutti quei sospiri speculativi, il suo capo era molto più... "prendo il telefono, muovo i fili giusti, e la questione è risolta".

Mycroft Holmes sapeva che avrebbe potuto fare così anche per avvicinarsi a Lestrade, ma aveva voluto lasciar fare al caso. E la lunga attesa lo aveva ricompensato.

Sorrise.

Una figlia inaspettataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora