36. Visita dal passato

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Alle nove in punto del giorno dopo, una donna in pantaloncini di jeans e canottiera, con un borsone militare in mano, suonò al 221b di Baker Street. La signora Hudson la fece salire, ed entrò nel salotto, incrociando lo sguardo di Sherlock, solo nella stanza; John era entrato nella doccia da poco, si sentiva l'acqua scendere velocemente.

I due si fissarono a lungo, Sherlock la stava deducendo, anche se sapeva già per una stranamente irrazionale intuizione chi fosse quella donna. L'ospite resse con pacifica tranquillità lo studio del detective; il silenzio era sottile come le gocce d'acqua che scivolavano sul collo di John quando ruppe il silenzio, irrompendo nella stanza con un mero asciugamano attorno ai fianchi, ancora un po' bagnato.

-She-...- si bloccò, fissando la donna.

-Marina...-
-John...-

I loro sguardi si incrociarono e tutto scomparve.

Un'esplosione svegliò i sei reparti dell'esercito e tutti, come da addestramento, si misero al riparo, già armati e all'erta, il sonno già lontano dalle loro menti.
Un attacco terroristico.
Un'altra esplosione.
Grida di atroce sofferenza.
John digrignò i denti mentre usciva insieme agli altri dai tendoni che usavano come case.
Altre esplosioni, altre grida.
Cominciarono ad udirsi colpi d'arma da fuoco, e il panico si diffuse.
I pochi soldati rimanenti si stavano battendo contro gli assalitori, ma erano troppi, e troppi militari inglesi, francesi e italiani cadevano a terra, immobili.
Senza che venisse ordinata la ritirata, i soldati si dispersero, tesi e abbaondonati.
Marina era spaventata, ma sapeva che doveva sopravvivere. Avanzava nelle sterpaglie di un fortuito bosco con l'arma carica davanti a sé, pronta al combattimento.
John intravide una sagoma scura e tenne pronta l'arma: era determinato a sopravvivere.
Marina avanzava in silenzio, lentamente.
John analizzò la figura e le si avvicinò.
Una mano tappò la bocca della donna, un corpo più pesante la trascinò a terra, mentre lei si dibatteva, lottando come una fiera selvatica.
-Zitta! Sono un inglese- sibilò John.
Marina si fermò, tesa.
-Non parlare-
Avevano visto entrambi le luci nemiche puntate sulle sterpaglie, ma erano dietro fitti cespugli, e nessuno li vide.
Restarono immobili a lungo, finché non calò un lugubre silenzio sul boschetto.

Una figlia inaspettataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora